Interviste

Sicurezza dei dati e lavoro agile: il punto di vista di Vincenzo Costantino di Commvault

Tra lavoro ibrido, raccolta dati e responsabilità aziendale, abbiamo parlato con Vincenzo Costantino di cybersecurity

All’interno del mondo lavorativo odierno c’è un elemento che aziende e società non posso trascurare: i dati. Raccogliere e analizzare i dati, infatti, è importantissimo per conoscere e prevede i bisogni dei clienti, guidare l’efficienza operativa e studiare la strategia aziendale. Certo, tutelare informazioni sensibili e potenzialmente “pericolose” (per il rispetto della privacy) è un tasto ancora delicato. Per questo motivo molte aziende si rivolgono a Commvault, società specializzata nella gestione dei dati in ambienti on-premise, cloud e SaaS.

Commvault, infatti, negli ultimi anni si è specializzata nella gestione e protezione di tutte le informazioni che vengono generate da aziende e imprese. I servizi offerti possono aiutare a ottenere una maggiore efficienza aziendale, affinando strategie di business. Ma non solo. Commvault aiuta anche a snellire il lavoro, rendere la tecnologia più accessibile, a fornire strumenti e servizi che possano rendere l’utilizzo e la tutela dei dati semplice e sicura.

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Vincenzo Costantino

Per conoscere meglio i servizi di Commvault e per capire quali strategie sono più utili alle aziende per sfruttare e proteggere i dati, abbiamo deciso di intervistare Vincenzo Costantino. Ingegnere, con una carriera di oltre 21 anni nell’ IT a livello italiano ed internazionale, ha coperto diversi ruoli come presales e Manager/ Director. Nel corso degli anni ha maturato una competenza specifica in ambito Software infrastrutturale, soluzioni in ambito SaaS e Cloud. Ha assunto ruoli internazionali come Sr. Manager, EMEA Product Marketing in cui ha avuto responsabilità diretta della pianificazione strategica delle soluzioni in ambito virtualizzazione e Cloud in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA).
Attualmente, Vincenzo Costantino ha la responsabilità della pianificazione e gestione del Team di Prevendita nella regione EMEA Western and Israel di Commvault.

L’intervista a Vincenzo Costantino di Commvault

Chi meglio dell’Ingegner Vincenzo Costantino poteva raccontarci i servizi che Commvault offre alle aziende? Abbiamo parlato di lavoro ibrido, strategie aziendali e sicurezza dei dati.

Buongiorno Ingegner Costantino, la ringraziamo per la disponibilità. Abbiamo visto che ha una lunga esperienza in posizioni di alto profilo in forza vendita. Le va di parlarci del suo percorso?

Io sono in Commvault da quasi 8 anni. Faccio parte del gruppo di supporto ingegneristico alle vendite (sales engineering) per la West Region, che comprende Iberia, Italia, Francia, Benelux e Israele. In Commvault ho ricoperto diversi ruoli, sempre nel settore sales engineering, occupandomi anche dalla parte EMEA. Ho seguito lo sviluppo tecnico e commerciale dell’est e del nord Europa. Prima di approdare in Commvault ho lavorato per 10 anni in Symantec. Lì, avevo un ruolo internazionale, non solo come responsabile di gruppi tecnico-commerciali ma anche all’area product marketing EMEA. Diciamo mi sono sempre occupato di infrastruttura, gestione e protezione dati. Questo mi ha permesso di toccare diversi ambiti; hardware, software e cloud.

Come sappiamo, Commvault si occupa Intelligent Data Services. Ci può parlare di quali servizi nello specifico offrite alle aziende?

Commvault è riconosciuta come leader di settore da società autorevoli come Gartner. La nostra missione è proteggere i dati e lo facciamo per ogni tipo di dato e cliente. Abbiamo una lunga esperienza che ci ha permesso di maturare una competenza solida e rodata. Abbiamo imparato che i clienti sono tutti diversi tra loro e che per offrire soluzioni vincenti dobbiamo poter garantire una tecnologia che si sappia integrare con tutti i sistemi e i dati delle aziende, anche con i modelli meno recenti. A volte le società lavorano con database e tecnologie datate, noi dobbiamo poter garantire protezione e sicurezza anche in questi casi. La nostra tecnologia, infatti, permette di adottare tutte le innovazioni infrastrutturali, come il cloud o l’integrazione con le soluzioni SaaS, in qualsiasi caso.

Siamo specializzati anche nel supporto al ripristino da attacchi informatici. Per Commvault è importante proteggere i dati ma anche renderli immediatamente disponibili a seguito di un attacco di sicurezza puntiamo alla rapidità d’azione per contenere i danni. Un altro ambito in cui Commvault può supportare i clienti in modo efficace è quello della digital and data transformation, in cui ci impegniamo a rendere semplice e snella la migrazione di dati da on-premise a cloud e tra diversi cloud provider.

Siamo focalizzati anche sulla data insight e data compliance, ovvero sulla possibilità di indicizzare il contenuto dei dati da proteggere, indipendentemente da dove si trovino i file e dal loro formato. Commvault rende facilmente accessibili e analizzabili tutti i dati dell’azienda. In sostanza, ogni società può raccogliere, riordinare e studiare tutti i file raccolti dai propri archivi, anche quelli più vecchi.

I nostri lettori sono principalmente imprenditori ed esperti ICT. Ci può spiegare quali sono i vantaggi di un modello “As-a-Service” per il tipo di servizi che offrire voi? Quali sono i benefici per le aziende?

Il vantaggio è potere avere protezione del dato come servizio, specie per aziende piccole e medie che non hanno personale che si occupa di infrastruttura tecnologica. Con Commvault si possono usare i servizi di cui parlavamo prima, in modo preconfigurato e preinstallato. Il servizio va solo attivato e si hanno gli stessi benefici che si ottengono con le migliori tecnologie, ma con maggiore facilità e risparmio. In sostanza si hanno i vantaggi dell’innovazione, ma sotto forma di servizio, senza dover effettivamente dotarsi di nuove infrastrutture e personale dedicato. Inoltre, con Commvault l’integrazione con altri servizi SaaS avviene direttamente in cloud.

A livello di servizi, ci sembra di capire che l’offerta che sta riscuotendo maggiore successo tra i vostri clienti è Metallic. Di cosa si tratta esattamente? Quali sono i suoi punti di forza? A chi la consiglia?

Metallic è un progetto interno partito 5 anni fa, in modo del tutto avveniristico. La visione da cui è nato Metallic era il desiderio di poter offrire tutte le soluzioni di Commvault come servizi, in modalità As a Service. Il progetto si estende di giorno in giorno, per ricoprire ogni esigenza aziendale.
Il target iniziale era lo small-medium business, ma il mondo è cambiato tantissimo a livello di tecnologia e gestione del lavoro; quindi, la soluzione Metallic ora si può adattare a tutti. La protezione dati e la gestione dei servizi SaaS ora riguardano quasi tutte le realtà lavorative.

Tra le principali novità, infatti, spicca ThreatWise. Una componente di sicurezza che consente di mettere “esche” nell’infrastruttura del cliente. Così si emulano i server dei clienti, inserendo trappole che agli occhi di un attaccante rispondono in modo uguale al server vero. Il vantaggio è la possibilità di intercettare un possibile attacco e diluirne la quantità, disorientando il malintenzionato e ritardandone l’azione. Metallic ThreatWise consente di gestire al meglio gli attacchi e il ripristino dei dati.

Quello che offriamo con Commvault è un framework strutturato  con molte funzionalità che lavorano insieme per dare la migliore soluzione possibile al cliente.

commvault

La pandemia ha portato ad una diversa gestione del lavoro. Che cosa consiglia Commvault a chi deve gestirsi tra smart working e lavoro ibrido per garantire sicurezza ed efficienza dei dati?

La remotizzazione dei lavoratori ha aperto svariate falle di sicurezza. Lavorando da casa spesso si usano dati aziendali, anche sensibili, su dispositivi non sicuri. Certo i cloud privati si sono diffusi e sono utilissimi per conservare materiale personale come fotografie; ma per dati delicati, non cifrati che possono mettere a repentaglio la sicurezza di un’intera azienda e dei suoi dipendenti, è meglio adottare soluzioni più affidabili.

Commvault consiglia di proteggere con backup i dispositivi che si usano da casa, anche da remoto, in modo che tutti i dati presenti su questi dispostivi vengano copiati e conservati su computer aziendali cifrati e quindi sicuri. Tutto deve essere automatico e centralizzato. Inoltre, con Commvault, è facile svolgere attività di routine, come il trasferimento dei dati su nuovi PC anche al di fuori dall’ufficio. Noi garantiamo la possibilità di accedere ai database aziendali in modo sicuro. Lavorare da casa ha grandi vantaggi ma non bisogna mai abbassare la guardia. Commvault aiuta i clienti a gestire al meglio il proprio lavoro, da casa come dall’ufficio.

Il mondo del lavoro è sempre più tecnologico e digitale; questo porta spesso a una forte complessità. Come si pone Commvault nei confronti di questa sfida tecnologica?

Commvault guarda sempre all’innovazione per essere pronta a supportare ogni nuova tecnologia, ma non bisogna mai dimenticare la semplificazione. La digitalizzazione è importante ma non ha utilità se non è semplice da gestire. Ad esempio, conoscere i dati, pulire, archiviare e ordinare i database è importante per snellire l’ambiente ed evolvere. Per semplificare l’utilizzo delle soluzioni tecnologiche, la via è l’automazione. Automatizzare i processi e l’innovazione non serve solo a ridurre gli errori, ma anche ad abbracciare nuove sfide in modo automatico. Se ogni novità arriva ai clienti in modo diretto e automatico, pronta all’uso, senza bisogno di metterci mano, allora il progresso diventa più snello e funzionale. L’automazione poi si sposa bene con la personalizzazione; una volta costruita una soluzione ad hoc, essa è in grado di aggiornarsi senza ulteriori interventi.

Guardando al futuro, quali sono i trend e le evoluzioni che ci possiamo aspettare nei prossimi anni a livello di gestione dei dati? C’è qualche considerazione che vuole condividere con noi?

Si è appena “conclusa” l’ondata di adozione di cloud e multicloud. Siamo nel bel mezzo della containerizzazione, ovvero una fase in cui si cerca di creare applicazioni che non abbiano più bisogno di una macchina virtuale dedicata. Dobbiamo immaginare il funzionamento dei container come quello di un televisore, che si può spegnere e accendere senza perdere alcun dato. Questo modello di protezione sarà snello, semplice, accessibile. In quest’ambito l’Europa è avanti rispetto agli USA. Gli Stati Uniti sono corsi verso il cloud prima, spostando tutti i loro dati in massa. L’Europa sta facendo una trasformazione più lenta e graduale, concedendosi il tempo di valutare tutte le evoluzioni e le opzioni disponibili.
Con Commvault stiamo cercando di anticipare i bisogni e di inseguire l’innovazione in questo senso. La tecnologia in questi anni si è evoluta in modo velocissimo e non ci si può fossilizzare sul presente, altrimenti si rischia di restare bloccati e perdere l’occasione di migliorare.

Ringraziamo Vincenzo Costantino di Commvault per la disponibilità e per le informazioni che ha condiviso con noi. L’importanza di proteggere i dati e tutelare la propria rete aziendale è un elemento che non può attendere. Il processo di digitalizzazione, e la nuova frontiera del lavoro agile, non possono trascurare la tutela della privacy e la prevenzione di cyberattacchi. Al giorno d’oggi i dati hanno ruolo troppo rilevante per essere messi da parte e per sottovalutare i rischi che un attacco di sicurezza può comportare.

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Martina Ferri

Sono laureata in filosofia, gattara, vegetariana e vesto sempre di nero. Ora che vi ho elencato i motivi per cui potrei sembrare noiosa, posso dirvi che amo la musica, i libri, la fotografia, la pizza, accamparmi in tenda vicino al main stage di qualche festival! Che dite, ho recuperato?

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