BARCELLONA – Nessuna fiera dell’audio-video sarebbe completa senza una visita allo stand di Sharp NEC, che ci siamo fatti raccontare da Enrico Sgarabottolo, General Manager TIGI (Italy Greece Turkey Israel) dell’azienda a ISE 2023. Che con l’esperienza combinata dei due brand offre soluzioni davvero interessanti, dal digital signage alle control room, passando per collaboration ed education.
Sharp NEC, visita dello stand a ISE 2023 insieme a Enrico Sgarabottolo
Il nostro tour dell’allestimento preparato da Sharp NEC per ISE 2023 a Barcellona parte dalla sezione digital signage, con Sgarabottolo che sottolinea da subito come l’azienda tenga particolarmente a fornire qualità, ma anche personalizzazione.
“Nel digital signage la cosa più importante è veicolare informazioni nella maniera più efficace – qualcosa che parte dal rendere leggibili in ogni condizione i display. Noi forniamo un trattamento anti-glare che assicura che non ci siano riflessi a infastidire chi cerca il proprio volo in aereoporto oppure aspetta il proprio turno in una sala d’attesa di un ospedale”.
Attenzione anche ai materiali, per due motivi principali: resistenza e sostenibilità. “Tutti i nostri display per il digital signage hanno un corpo metallico, che ci permette di garantire una miglior resistenza e dissipazione del calore. Ma che soprattutto risulta più sostenibile, perché possiamo riutilizzarlo e riciclarlo al meglio”. Sgarabottolo ci spiega inoltre che tutte le macchine hanno diversi sensori e dissipatori di calore, in modo da evitare che nel tempo si formino macchie e difformità sullo schermo.
Un digital signage flessibile
Ma non si tratta solo della qualità costruttiva: fontamentale è fornire flessibilità e personalizzazione ai clienti, per rispondere al meglio alle loro esigenze. “Una nostra particolarità è che nel digital signage non mettiamo la capacità computazionale dentro, ma lasciamo degli slot in cui inserire le unità di calcolo che servono al cliente. Questo permette di dare la maggior flessibilità al cliente. Possiamo per esempio inserire un Raspberry Pie, soluzione entry level che possiamo programmare con Linux o Windows, lasciando diverse opzioni per il software che i nostri partner installeranno. Senza rinunciare alla possibilità di gestire anche due display 4K contemporaneamente”.
Ma se i clienti volessero qualcosa di più, possono avere le risorse per farlo. “Se servisse più capacità computazionale, potrebbe optare per un SDM Windows con processore Intel che parte dall’Intel Core I3 e arriva fino all’I7. Tutto prodotto da noi e con la massima integrazione. Questo permette ai clienti, per esempio, di iniziare oggi con un digital signage di base, che mostra video in loop. E magari fra cinque anni scegliere di integrare dati dall’esterno e interagire in modo diverso: invece di buttare gli schermi, possono aggiornare solamente l’unità computazionale e ottenere così più potenza”.
Sgarabottolo ci spiega inoltre che la capacità di offrire sia sistemi Linux che Windows permette anche installare digital signage in infrastrutture (come aeroporti e ospedali) abbinando il signage al sistema di gestione. In questo modo si possono più facilmente rispettare paramentri di sicurezza e compliance.
Le soluzioni per la control room di Sharp NEC a ISE 2023
Il protagonista assoluto dello stand, tuttavia, non può che essere il grande display per control room che Sharp NEC ha posto al centro del suo stand ISE 2023. Sgarabottolo ci spiega che si tratta ci “LED completamente blindato, con un modulo in alluminio pressofuso. Non ci sono connettori, non ci sono incavi. La pixel card, la parte frontale del LED, è a sua volta blindata: ha un retro in alluminio. Questo la rende più rigida e quindi semplice da montare. Con altre soluzioni, dopo qualche mese spesso iniziano a vedersi delle righe fra le varie pixel card che compongono lo schermo, perché l’assestamento del metallo è diverso da quello della plastica delle pixel card. Usando il metallo, il montaggio diventa più preciso e sicuro nel tempo”.
Oltre alla semplicità di montaggio, c’è la resistenza nel tempo: quando si fa un investimento in un display da control room si vuole essere sicuri che la qualità resti alta a lungo. “Il LED invecchia, come qualsiasi altra tecnologia per i display. La cosa importante è assicurarsi che tutte le varie zone del display invecchino con la stessa temperatura media. Con un piatto di alluminio pressofuso zigrinato, riusciamo a scaricare il calore e avere una temperatura media uniforme”.
Sgarabottolo ci spiega inoltre che in questa soluzione ci sono anche centri di computazione e connessione ridondati, con sensori che segnalano eventuali problemi evitando i tempi di down. Inoltre, Sgarabottolo ci spiega che “ci siamo liberati dello ‘scatolotto’ che processa per tutto il display di control room. Ogni parte dello schermo viene gestita da due processori Intel in maniera distribuita: se anche entrambi i sistemi ridondanti dovessero cadere, al massimo va nera quella parte di schermo. La control room non si spegne mai”. E c’è persino la possibilità di comunicare con control room diverse e localizzate in diversi stabilimenti.
Collaboration ed education
Sgarabottolo ci mostra anche la parte di collaboration, con enorme varietà. “In termini di tecnologia abbiamo gli infrarossi, l’IGB – quindi in-glass display – e non solo. Questo permette diverse modalità di interazione: per esempio i touchscreen riconoscono il tocco diverso fra penna e dita, per dare maggior controllo a chi lavora. Abbiamo anche soluzioni bezel-free, che aiutano molto quando pulite il display, in modo da non portare lo sporco negli angoli delle cornici – qualcosa di utile anche in ambito education”.
In questa sezione, Sgarabottolo ci mostra anche diversi prodotti in 21:9, che sono ottimi per utilizzare Front Row di MIcrosoft Teams. Spiegandoci che c’è la possibilità di adattarsi a qualsiasi sala conferenze.
Inoltre, Sgarabottolo ci spiega che Shar NEC ha portato anche due nuovi proiettori a ISE 2023. “I nostri migliori proiettori laser hanno una particolarità molto utile: sono sigillati. Questo migliora la manutenzione del prodotto. Con il laser, cambiare la lampada non serve più, ma bisogna andare a cambiare il filtro. Con una soluzione sigillata puoi invece installare il proiettore e poi dimenticarti della manutenzione per le prossime 20.000 ore”.
Sgarabottolo ci racconta che il raffreddamento a liquido porta il calore prodotto da laser e imaging in un radiatore esterno, dove viene dissipato. “Tutto questo dai 7.000 ai 17.000 mila lumen: questa è una delle novità che abbiamo portato in fiera”. Ma ci spiega che a Barcellona i clienti possono trovare anche la versione non sigillata, pur con le stesse ottiche, per le aziende che vogliono limitare la spesa.
Le possibilità sono moltissime: lo stand catalano di Sharp NEC a ISE 2023 mostra colori vibranti su tantissime soluzioni di display. Potete trovarle tutte sul sito ufficiale.