L’innovazione digitale è diventata sempre più una leva fondamentale per creare valore nel mondo del business digitale e per raggiungere i risultati aziendali desiderati. Secondo un’indagine di IDC del 2022 sulla Service-based Economy, il 95% dei CEO di tutto il mondo ha adottato una strategia digital-first.
Il principale obiettivo delle imprese è oggi quello di ottenere risultati di business positivi grazie all’innovazione digitale, con la crescita dei ricavi come risultato chiave per quasi tutte le aziende.
Cos’è la Service-based Economy?
Facciamo un piccolo passo indietro, almeno per capire bene il tema della discussione. La Service-based Economy, come suggerisce il nome, è un approccio che favorisce la fornitura di servizi alla produzione di beni e prodotti. Questo settore rappresenta la maggior parte dell’economia complessiva in molti paesi sviluppati. Tra i servizi che offre ci sono, ad esempio, l’informatica, l’ospitalità, il commercio al dettaglio, la sanità, l’istruzione e i servizi finanziari.
Questi servizi rispondono a dirette esigenze e preferenze dei consumatori e generano valore aggiunto, favorendo la crescita economica. Inoltre, la Service-based Economy può stimolare l’innovazione, la competitività e il commercio internazionale. Potremmo anche considerare la Service-based Economy come il termometro dei cambiamenti strutturali ed economici a livello globale.
L’indagine di IDC: le soluzioni digital-first guidano la crescita
I CEO intervistati da IDC infatti che la quota di ricavi provenienti da prodotti, servizi ed esperienze digitali aumenterà di oltre il 40% il fatturato entro il 2027. Altri obiettivi importanti sono l’aumento dell’efficienza misurabile e l’accesso a nuovi mercati attraverso prodotti e servizi digitali.
Per raggiungere questi obiettivi, i CEO stanno puntando su nuovi modelli di business, soprattutto quelli legati alla monetizzazione delle API e alla modalità as-a-service. Lo studio ci conferma ciò che in realtà avevamo già intuito: la Service-based Economy sta trasformando i modi di vivere e di consumare.
In molti ambiti della nostra società, il servizio non è più un elemento complementare al prodotto, ma diventa il cuore stesso di nuovi modelli innovativi. Una tendenza che coinvolge tutte le filiere, dalle più asset intensive a quelle consumer.
“La servitization implica reimpostare modelli operativi, architettura delle soluzioni e organizzazione aziendale in maniera tale da consentire la trasformazione da offerte di prodotti a offerte di soluzioni e servizi basate sui risultati, nonché da un’attività basata su una singola transazione a contratti a lungo termine e infine da un’attività di fornitura una tantum ad una ricorrente nel tempo e supportata da una forte rete di partner”, ha commentato Alessandro Passoni, Head of Digital Supply Chain Center of Excellence, SAP EMEA South. “I vantaggi per i produttori sono molteplici, tra cui la stabilità dei flussi di reddito e la possibilità di navigare con successo nelle dinamiche del cost to value, offrendo al contempo un basso TCO, costi prevedibili (e quindi investimenti) e cruscotti di monitoraggio dinamici”.
Un executive event dedicato, il 10 maggio a Milano
Per esplorare come le imprese dei settori industria e utility affronteranno le sfide competitive dell’economia basa tu servizi, IDC, SAP e il partner Altea UP organizzano un evento executive chiamato Servitization e società digitale. Questo si svolgerà il 10 maggio, a Milano presso, il MADE – Competence Center Industria 4.0.
L’evento è rivolto ai digital leader dei settori manufacturing e utility e sarà moderato da Fabio Rizzotto, VP, Europe South Lead, Consulting and Custom Solutions, IDC, con il contributo di Alessandro Passoni di SAP. Il programma della giornata prevede momenti di approfondimento alternati a una sessione dedicata alle testimonianze aziendali. In conclusione ci sarà una discussione aperta e una visita guidata presso il Competence Center.
Un modo, insomma, per fare il punto della situazione e per gettare uno sguardo al futuro che diventa sempre più presente.
- Toutant, Mr. Yann (Autore)