La pandemia di COVID-19 ha accelerato la digital transformation, dove l’88% delle aziende di tutto il mondo ha migrato verso il cloud, ma non senza rischi. Il dato emerge dall’ultimo studio di Trend Micro chiamato “Misconceptions and missteps: The challenges to successful cloud migration”,
“È molto positivo che la maggior parte delle organizzazioni in tutto il mondo stia abbracciando la trasformazione digitale e adottando il cloud”, ha affermato Lisa Dolcini, Head of Marketing di Trend Micro Italia. “Ma i risultati del nostro studio evidenziano che esistono anche delle sfide da affrontare per quanto riguarda la security in cloud. L’adozione del cloud non è un processo che si esaurisce premendo un pulsante, richiede una gestione continua e una configurazione strategica per poter prendere le migliori decisioni relative alla sicurezza”.
La digital transformation non esclude rischi per i dati
Lo studio conferma un semplice malinteso che può portare a gravi conseguenze per la sicurezza: nonostante l’infrastruttura cloud sia sicura, i clienti sono responsabili della protezione dei propri dati. Questo concetto è la base del modello di responsabilità condivisa per il cloud.
Solo il 55% del campione utilizza strumenti di terze parti per proteggere i propri ambienti cloud. Questo suggerisce che potrebbero esserci significative lacune e conferma che il modello di responsabilità condivisa non è compreso fino in fondo. Una ricerca dei laboratori Trend Micro Research ha confermato che le configurazioni errate sono il rischio numero uno per gli ambienti cloud, e questo può accadere quando le aziende non conoscono la propria parte di modello di responsabilità condivisa.
Fiducia nel cloud
Le organizzazioni intervistate hanno rivelato che hanno fiducia nella propria postura di cybersecurity cloud. Infatti Il 51% afferma che l’accelerazione della migrazione al cloud ha aumentato la propria attenzione verso le migliori pratiche di sicurezza. Addirittura l’87% ritiene di avere il pieno controllo, o la maggior parte, sulla protezione del proprio ambiente di lavoro remoto, mentre l’83% ritiene che sarà in grado di garantire la sicurezza del proprio ambiente di lavoro ibrido futuro.
“La buona notizia è che utilizzando strumenti di sicurezza intelligenti e automatizzati, le organizzazioni possono migrare al cloud senza problemi, garantendo la privacy e la sicurezza dei dati e superando eventuali carenze di competenze” – ha concluso Lisa Dolcini, Head of Marketing di Trend Micro Italia.
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Per quanto riguarda le soluzioni di sicurezza per gli ambienti cloud ritenute le più importanti dalle organizzazioni che hanno partecipato allo studio, si possono indicare quelle per la protezione della rete (28%), gli strumenti di Cloud Security Posture Management (26%) e quelli di Cloud Access Security Broker (19%).