PV Agency, agenzia leader nel settore degli eventi, incentive, congressi e promotion, annuncia i risultati di una ricerca condotta sui propri Clienti riguardo lo status degli eventi in Italia post-Covid 19. Un’indagine completa che mostra come la recente pandemia ancora in corso abbia decisamente cambiato le sorti di questo comparto ma soprattutto come le aziende sono intenzionate ad agire nell’immediato futuro.
I dati arrivano da multinazionali (66%) e grandi aziende italiane (26%) operanti nei settori industriali e farmaceutico dove le tipologie di eventi organizzati da queste realtà spaziano tra formazione e training (33%), convention e congressi (28%), viaggi incentive e roadshow (14%), eventi stampa e lanci prodotto (12%).
PV Agency, l’incertezza regna sovrana
Dalla ricerca emerge chiaramente un forte senso di incertezza, opzione selezionata dal 33% dei rispondenti per rispondere allo status del momento, seguita da confusione (20%) e frustrazione (14%). Solo un 3% si dichiara ottimista.
“Questo è un dato rilevante. Di sicuro ci aspettiamo un passo verso la digitalizzazione anche se, al contempo, le aziende e gli utenti hanno voglia di ritornare ad incontrarsi. Per un primo periodo quello che prevediamo è la nascita di formati di eventi “ibridi” che fonderanno insieme il digitale al fisico. Da sempre attivi in questo settore, il passaggio immediato al digitale è stato per noi naturale in modo da continuare a rispondere alle esigenze dei nostri Clienti alla luce di una situazione completamente cambiata. L’esperienza nel settore ci ha portato a poter rivedere la nostra offerta di servizi e siamo sicuri di poterla riadattare ora che lo scenario sta di nuovo cambiando perché questa flessibilità è la nostra forza” afferma Valentina Aquilino, CEO PV Agency.
L’impatto sugli eventi: Il digitale sarà di sicuro un ottimo alleato
La metà degli intervistati, (51%) pensa al prossimo possibile evento in chiave esclusivamente virtuale,un 20% è indeciso mentre quasi un’azienda su tre (29%) spera di ritornare a fare meeting dal vivo. Questo perché gli eventi rimangono un asset chiave per le aziende che, piuttosto che rinunciare, preferiscono optare per trasferimenti di budget dal fisico al virtuale senza allocare questi costi ad altro (60%).
La maggior parte delle aziende (34%) interrogate su come prevedono il futuro degli eventi di dimostrano ancora incerte a fronte di un 29% che opta per mantenere le presentazioni e gli eventi collaudati/necessari/strategici seguendo le direttive dell’OMS. Il 20%, invece, non rinuncia alla forza del digitale ipotizzando eventi/presentazioni/meeting/formazione tramite piattaforme digitali tailor made e brandizzate.
“Abbiamo attraversato mesi difficili e siamo ancora in una fase di forte transizione dove, come emerge da questo studio, le aziende non sanno bene che direzione prendere” dichiara Luca Aquilino, CEO PV Agency. “Due le grandi evidenze che mi preme sottolineare: l’incredibile valore del digitale che non perderemo assolutamente e l’interesse e la percezione del valore aggiunto delle aziende per gli eventi. Sicuramente mi aspetto che questo comparto subirà una profonda trasformazione e assisteremo alla nascita di nuove concept che fonderanno insieme fisico e virtuale. Noi ci stiamo già lavorando” conclude Aquilino.