Oracle o Skift ha realizzato una ricerca dal nome A Data-Driven Look at Hospitality’s Recovery, che ha coinvolto 4.600 potenziali viaggiatori e viaggiatrici e 1.800 operatori del settore alberghiero e viaggi in Nord America, Europa, Asia-Pacifico e America Latina. La ricerca è stata eseguita per comprendere i cambiamenti riguardanti l’esperienza degli ospiti, degli addetti, l’evoluzione delle prenotazioni e le prospettive di ripresa del settore dopo la pandemia.
Dai dati rilevati emerge che, dopo le restrizioni sugli spostamenti per l’emergenza sanitaria, le persone hanno voglia di viaggiare: poco più della metà (51%) delle persone intervistate in Nord America e in America Latina prevede di prenotare un viaggio nei prossimi sei mesi, mentre il 38% di quelli in Asia-Pacifico ed Europa sta pianificando una vacanza. Le persone preferiscono mete raggiungibili in auto (47%) e all’interno del proprio Paese (44%). Ma è fondamentale per 76% di questi che, a causa della situazione, siano fornite politiche di cancellazione e rimborso flessibili e sono ancora di più interessate agli hotel che offrono tariffe scontate (65%).
“Il settore dell’hospitality è sulla giusta via per la ripartenza e la ripresa economica: la tecnologia giocherà un ruolo fondamentale soprattutto per quanto riguarda la salvaguardia sia dei viaggiatori sia degli operatori”, ha affermato Alex Alt, senior vice president and general manager, Oracle Hospitality. “La sicurezza rimane giustamente la massima priorità di chi pianifica un viaggio e il settore sta raddoppiando l’impegno nell’adozione di tecnologia che faciliti il distanziamento fisico riducendo l’interazione con la clientela di persona per garantire la massima protezione degli ospiti”.
Ricerca Oracle: ecco i nuovi viaggiatori cosa si aspettano
- Le chiusure delle frontiere modifica il profilo degli ospiti: oltre il 30% delle figure dirigenziali del comparto ha dichiarato di aspettarsi un numero maggiore o significativamente maggiore di viaggiatori nazionali e oltre il 60% si aspetta un numero inferiore o nettamente inferiore di viaggiatori internazionali (questo non è un problema, ad esempio, in Nord-America, dove già la maggior parte degli ospiti erano viaggiatori nazionali, anche prima della crisi sanitaria)
- Nuove politiche per andare incontro ai viaggiatori: gli hotel si stanno muovendo rapidamente per soddisfare le richieste dei clienti con oltre l’80% dei responsabili alberghieri intervistati che dichiara di aver preso in considerazione o di aver già implementato delle modifiche a favore di politiche di cancellazione e rimborso più flessibili.
- La sicurezza sarà il nuovo standard di riferimento: non sorprende che gli ambienti e la pulizia rimangano aspetti critici, con l’84% dei viaggiatori che concorda sul fatto che regole che garantiscono il distanziamento fisico da applicare negli spazi condivisi degli hotel sarà il fattore più determinante nella loro scelta di viaggio. I responsabili del settore alberghiero sembrano pronti a soddisfare queste aspettative, con l’82% che sta già modificando – o pianifica di farlo a breve – gli spazi per garantire le distanze di sicurezza appropriate.
La tecnologia diventa fondamentale per gli ospiti
Sempre secondo la ricerca Oracle, la tecnologia uno degli aspetti più importanti che gli ospiti valutano nella scelta di una struttura. Questa aiuta a garantire il distanziamento fisico/sociale e a migliorare gli aspetti legati all’igiene, riducendo la necessità di interazioni di persona. Gli hotel possono quindi soddisfar queste esigenze fornendo un servizio di alto livello ma ‘senza contatto’. In particolare:
- Gli hotel diventano ‘contactless’: oltre il 70% dei dirigenti d’albergo ha dichiarato di prendere in considerazione – o sta già utilizzando – i servizi di pagamento contactless e di messaggistica digitale e quasi il 60% ha preso in considerazione o sta già utilizzando chiavi digitali, attivate tramite smartphone per l’accesso alle camere. I clienti concordano, indicando che i pagamenti contactless (35%), le chiavi digitali della camera (26%) e i servizi di messaggistica (20%) sono i primi tre punti che li farebbero sentire più a loro agio in un hotel.
- Gli strumenti self-service consentono agli ospiti di evitare la reception: oltre il 70% degli addetti del settore concorda sul fatto che la tecnologia self-service sarà importante per aiutare gli ospiti a ridurre al minimo i contatti non necessari, con due terzi (67%) che stanno utilizzando – o stanno valutando di utilizzare – procedure di check-in self-service. Il 70% dei consumatori concorda che sarebbero più disposti a soggiornare presso le strutture ricettive che hanno implementato questo tipo di servizi, con il 23% che dice espressamente che un check-in self-service tramite totem aumenterebbe il loro comfort.
- Più servizi, meno interazioni: oltre il 60% degli intervistati ha riferito di aver preso in considerazione – o di adottare – modifiche per aumentare le opzioni che riguardano i servizi in camera e il 50% sta cercando di ampliare la possibilità di asporto/consegna dei pasti. Un quinto degli ospiti ritiene l’ampliamento del servizio in camera uno dei fattori principali di sicurezza in quanto consente loro di evitare gli spazi comuni degli hotel, come i ristoranti.