Nell’era della rivoluzione industriale digitale, l’intelligenza industriale 4.0 ha portato all’integrazione dell’industrial IoT (Internet of Things) nell’ambito delle reti Operation Technology (OT). L’OT si riferisce all’informatica utilizzata per il controllo e la gestione dei processi industriali, come le catene di montaggio o l’agricoltura. Questo implica l’uso di reti di sensori che coordinano le attività di produzione, rendendo evidente il legame con l’IoT, l’Internet delle Cose. Per questo articolo abbiamo preso spunto a quello che Giovanni Prinetti, Solution Marketing Manager di Allied Telesis, ci ha comunicato. Allied Telesis è una società di infrastrutture di rete e telecomunicazioni.
Qual’è il ruolo delle reti Operation Technology?
Le reti OT hanno un ruolo fondamentale nei settori manifatturiero, dei trasporti e dell’energia, dove controllano e monitorano i processi fisici. Tuttavia, questa integrazione tra l’IT (Information Technology) e l’OT espone le reti OT a una serie di minacce informatiche. Una violazione della sicurezza in una rete può comportare gravi danni fisici, interruzioni della produzione e perdite finanziarie significative. Ecco perché è cruciale proteggere le reti OT, e la micro-segmentazione può essere un metodo estremamente efficace.
La segmentazione di rete è un approccio chiave alla sicurezza che permette alle aziende di creare zone sicure all’interno delle proprie reti. La micro-segmentazione è una forma avanzata di segmentazione che suddivide ulteriormente la rete in parti più piccole, le isola e applica criteri di comunicazione rigorosi tra i dispositivi. Questo approccio impedisce agli attaccanti di muoversi lateralmente all’interno della rete, riducendo i potenziali danni in caso di violazione.
Quali sono i principali benefici della micro-segmentazione per la protezione delle reti OT?
Miglioramento della sicurezza
La micro-segmentazione migliora notevolmente la postura di sicurezza delle reti Operation Technology. Gli amministratori di rete possono definire controlli di accesso granulari, limitando l’accesso solo alle aree di rete necessarie. Questo rende più difficile per gli attaccanti penetrare nella rete e accedere ai dati sensibili.
Riduzione della superficie di attacco
Isolando applicazioni e dati all’interno di segmenti specifici, verrà di conseguenza limitato anche il numero di punti di accesso alla rete per gli attaccanti. Se un’area specifica viene violata, il resto della rete rimane intatto, proteggendo le risorse critiche.
Conformità normativa
Molte normative richiedono l’implementazione di misure di sicurezza, tra cui la segmentazione. La micro-segmentazione aiuta le aziende a soddisfare questi requisiti normativi, evitando potenziali sanzioni e conseguenze legali.
Rilevamento e risposta più efficace agli incidenti
I flussi di traffico sono più facilmente monitorabili. Gli amministratori possono rilevare le anomalie nel traffico in modo più rapido ed efficace. In caso di attacco, la minaccia ha più barriere di sicurezza da superare, il che rallenta la sua diffusione e consente una risposta più tempestiva.
Flessibilità nella gestione delle reti OT
Grazie a questa strategia viene aumentata la flessibilità nella gestione delle reti OT. Gli amministratori di rete possono gestire i criteri di sicurezza in modo centralizzato e apportare rapidamente modifiche per adattarsi alle mutevoli condizioni di rete.
Tuttavia, è importante notare che la gestione manuale della micro-segmentazione può comportare un notevole sovraccarico di lavoro per gli amministratori di rete, soprattutto quando le reti vengono aggiornate o ampliate. In queste situazioni, il ruolo del Software-Defined Networking (SDN), diventa essenziale. Queste sono delle reti virtuali definite al di sopra di reti fisiche, che utilizzando degli apparati simulano completamente la topologia e le linee trasmissive.
Il ruolo delle reti SDN
Le reti SDN sono progettate per separare il controllo del traffico (control plane) dal traffico effettivo (data plane) all’interno della rete. Questa separazione consente agli amministratori di gestire centralmente i flussi di traffico e le policy di sicurezza tramite un’applicazione software.
Gli amministratori possono utilizzare il SDN per definire criteri di sicurezza che controllano il traffico tra reti virtuali, basandosi su parametri come l’identità dell’utente, il tipo di dispositivo, l’applicazione e la posizione. Questi criteri assicurano che solo il traffico autorizzato possa fluire tra le reti virtuali, garantendo una protezione efficace.
Questa tipologia di rete permette di assegnare dinamicamente le risorse di rete in base alle policy definite. Questo assicura che le reti virtuali siano isolate l’una dall’altra e abbiano le risorse necessarie per funzionare correttamente.
Utilizzando l’SDN si può contare su una visibilità in tempo reale sul traffico di rete, consentendo agli amministratori di monitorare i modelli di traffico e identificare le anomalie. Questa visibilità è essenziale per individuare e rispondere prontamente alle minacce alla sicurezza.
Anche su reti di grandi dimensioni, viene semplificata la gestione e garantita l’applicazione automatica dei criteri di sicurezza ogni volta che la rete viene modificata o estesa. Questo contribuisce a mantenere la robustezza della strategia di sicurezza basata sulla micro-segmentazione nel tempo.
L’utilizzo di queste tecnologie combinate è un passo cruciale verso la protezione delle risorse critiche e la conformità normativa, soprattutto in un’epoca in cui l’IT e l’OT sono sempre più interconnesse.
- Shmatko, Alexander (Autore)