La trasformazione digitale, guidata da edge computing e intelligenza artificiale, sta trasformando molti settori dell’industria, soprattutto quello manifatturiero. E per facilitare l’evoluzione tecnologica e abbattere le barriere tra OT e IT, entra in gioco il software open source. Francis Chow, vice president and general manager, Edge Computing e Red Hat In-Vehicle Operating System di Red Hat, ci spiega come.
Fabbriche intelligenti: il futuro del settore manifatturiero
Le fabbriche intelligenti, o fabbriche software-defined, ricoprono un ruolo sempre più cruciale nella velocità di innovazione dell’intero settore produttivo e nell’impatto di tale trasformazione. Tuttavia, la transizione da fabbriche “classiche” a intelligenti richiede un cambio di mentalità da parte delle aziende del settore. I sistemi tradizionali su cui si basano devono essere cambiati, passando da singole funzionalità software/hardware costruite su misura e integrate tra di loro a piattaforme in grado di ospitare più funzionalità, di sfruttare l’automazione e di essere gestite su scala.
Red Hat sta da tempo sperimentando con il proprio ecosistema per realizzare questo cambiamento. La più recente iniziativa riguarda la disponibilità di una piattaforma automatizzata con funzionalità di sicurezza avanzate, in grado di offrire interoperabilità e resilienza operativa. Questa innovativa piattaforma può essere applicata a tutte le operazioni di fabbrica, dal controllo in tempo reale degli impianti all’introduzione di funzionalità di AI/ML, fino alla gestione completa di server e macchinari. Inoltre, in collaborazione con Codesys, Red Hat ha contribuito a un sistema di virtualizzazione e containerizzazione dei controlli industriali (soft-PLC).
L’automazione contribuisce alla sostenibilità
La sostenibilità è un aspetto cruciale dell’evoluzione digitale. I produttori, infatti, stanno investendo in sistemi di automazione, controllo e ottimizzazione volti a sostenere una transizione sostenibile. Per garantire soluzioni flessibili, aperte e interoperabili, i sistemi di controllo dei processi devono essere integrati con una piattaforma di edge computing.
È qui che un nuovo approccio ai sistemi di controllo distribuiti (DCS) può generare una svolta nei processi di produzione moderni. Red Hat, in collaborazione con Schneider Electric, Intel e ABB, ha lavorato allo sviluppo di sistemi in grado di modernizzare le operazioni senza interferire con le funzioni di controllo principali, consentendo allo stesso tempo una supervisione rapida e sicura e l’ottimizzazione trasversale di apparecchiature fisiche, processi e impianti.
Intelligenza artificiale? Sì, ma solo se i dati vengono “liberati”
L’intelligenza artificiale si sposa bene con il settore manifatturiero, in quanto quest’ultimo richiede cicli di sviluppo e adozione rapidi, che garantiscano allo stesso tempo efficienza operativa e produttiva. Con un’infrastruttura edge modernizzata, sicura, scalabile e gestibile, è possibile sfruttare i benefici dell’intelligenza artificiale per aumentare la produttività delle fabbriche.
Il processo di adozione delle tecnologie di intelligenza artificiale sta venendo accelerato dall’implementazione di sistemi open source, che andranno a sostituire i silos di dati dei sistemi OT per una migliore gestione e analisi delle informazioni provenienti dai vari processi industriali.
Ingenti quantità di dati? Ci pensano i servizi intelligenti
Le catene produttive odierne sono bombardate da un flusso di dati in costante crescita derivato da processi di produzione in espansione, dispositivi intelligenti, sensori e altro ancora. La disponibilità di questi dati porta con sé grande complessità, ma anche un potenziale significativo per lo sviluppo di operazioni efficienti e sostenibili basate sui dati.
Per migliorare la visibilità delle attività dalla fabbrica ai tavoli decisionali, si possono integrare i processi aziendali con l’adozione dei sistemi di esecuzione della produzione (MES). Red Hat, in collaborazione con Critical Manifacturing, sta implementando un sistema per il supporto dell’implementazione di MES su Red Hat OpenShift, con l’obiettivo di semplificare le operazioni e fornire un’esperienza coerente indipendentemente dal luogo di implementazione, in sede o nel cloud.
Il potere delle reti private 5G
Secondo Yesmean Luk, Private Network Practice Lead di STL Partners, “Le reti private e l’edge computing sono due tecnologie indissolubilmente legate e destinate a migliorare le prestazioni delle applicazioni e a consentire l’elaborazione di enormi quantità di dati in tempo reale“.
Infatti, si stima che molti produttori manifatturieri si rivolgeranno alle reti private 5G per gestire il massiccio aumento del volume di dati generati dalle macchine e prendere quindi decisioni più rapide, usufruire una connettività più sicura e affidabile, implementare sistemi di intelligenza artificiale e altro ancora. In futuro, Red Hat prevede che, tramite una rete privata 5G, robot e nastri trasportatori saranno collegati con tutti i dispositivi che servono un’applicazione edge, a sua volta integrata con un modello AI/ML, per poter eseguire inferenze e prendere decisioni rapide.
Non dimentichiamoci della sicurezza
È cruciale però non perdere di vista la sicurezza. Con il 47% dei decision maker che citano la sicurezza dei dati, della rete e dei dispositivi fisici/digitali come una delle sfide più importanti per l’implementazione dell’edge, bisogna implementare sistemi all’avanguardia per impedire agli aggressori di infiltrare i sistemi IT e OT aziendali. Per questo motivo, Red Hat promuove una maggiore standardizzazione attraverso una piattaforma comune dotata di funzionalità di sicurezza coerenti e affidabili, in grado di aiutare le aziende manifatturiere a gestire la sicurezza su scala.
Per ulteriori approfondimenti sul tema, vi invitiamo a consultare l’articolo di Red Hat sul miglioramento della security posture in ambito aziendale.