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Ecco i nuovi aggiornamenti di Red Hat Enterprise Linux

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Red Hat, Inc., azienda leader globale nella fornitura di soluzioni open source, ha svelato le ultime pietre miliari della sua offerta principale, annunciando le versioni 9.3 e 8.9 della piattaforma Red Hat Enterprise Linux (RHEL). Questa mossa segna un passo significativo nel miglioramento della gestione e automazione dei container, promuovendo l’innovazione containerizzata nell’ambiente ibrido del cloud.

Il mercato del software per infrastrutture containerizzate è in crescita esponenziale. La proiezione è di raggiungere i 5,57 miliardi di dollari entro il 2027 secondo una recente ricerca di IDC. In risposta a questa crescente domanda, Red Hat ha sviluppato le nuove versioni di RHEL. Questo per offrire un’esperienza Linux scalabile e flessibile che soddisfi le esigenze di sicurezza, affiancando l’innovazione containerizzata.

Rappresentazione codice

L’annuncio dell’arrivo di due nuove versioni per Red Hat Enterprise Linux

Gunnar Hellekson, vice president e general manager di Red Hat Enterprise Linux, ha sottolineato l’importanza delle applicazioni containerizzate e cloud-native, definendole “il futuro dell’informatica”. Hellekson ha dichiarato che le nuove versioni di RHEL fungono da ponte tra le attuali esigenze dell’IT e le future innovazioni. Consentendo quindi alle aziende di evolversi senza affrontare cambiamenti radicali nelle competenze o nei flussi di lavoro.

Le caratteristiche chiave di RHEL 9.3 e 8.9 includono l’espansione delle capacità di Podman. Si tratta di uno strumento daemonless per deployment, esecuzione, costruzione e condivisione di container Linux. Ora, gli amministratori possono specificare azioni automatiche per correggere o mitigare gli errori di verifica dello stato di salute di un container Podman, semplificando la gestione dei carichi di lavoro containerizzati su larga scala.

Inoltre, le versioni più recenti introducono Quadlet. Si tratta di uno strumento che semplifica l’esecuzione dei container con systemd, ottimizzando l’efficacia di systemd come meccanismo di gestione dei container localizzato.

Una delle principali innovazioni è l’integrazione completa di Stratis, un sistema di storage Linux progettato per semplificare l’amministrazione dello storage e migliorarne l’efficienza. Stratis offre funzionalità avanzate come: thin provisioning, snapshot, caching e scaling dinamico, il tutto gestibile attraverso la console web di RHEL.

Gli aggiornamenti di Red Hat Insights

Red Hat Insights, incluso in tutte le sottoscrizioni di Red Hat Enterprise Linux, ha ricevuto importanti aggiornamenti, tra cui il supporto di Image Builder per immagini nei formati: iso, ova, qcow2 e vmdk. Garantendo quindi una risposta coerente nell’hybrid cloud. Maggiore visibilità degli accessi, supervisione avanzata delle vulnerabilità del sistema e flussi di lavoro semplificati per la conformità completano l’arsenale di miglioramenti di Red Hat Insights.

Infine, per agevolare la transizione verso Red Hat Enterprise Linux, l’aggiornato strumento convert2rhel ora supporta distribuzioni derivate da RHEL, semplificando il passaggio alla piattaforma.

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