Avere una buona connettività in ufficio è fondamentale per poter lavorare in maniera efficiente. Però, se con “buona connettività” ci limitiamo a indicare la capacità di rete e la disponibilità di WiFi in ogni stanza, stiamo facendo un’approssimazione troppo grossolana. La rete, il segnale WiFi, non devono solo essere presenti, devono essere di buona qualità, garantire giusti standard di sicurezza, scalare in maniera efficiente con il numero degli utenti e, soprattutto, essere facilmente esercibili. Perché aggiungere una nuova sala riunioni se non addirittura un nuovo piano al nostro posto di lavoro non deve essere un progetto ICT di due settimane e non deve avere un impatto su chi sta già usando il servizio. Synology, con i suoi router RT6600ax e WRX560, oggetto di questa recensione, si muove esattamente in questa direzione.
Si tratta di due apparati facili da installare e configurare, ma anche dotati di una serie di funzionalità di sicurezza e per la gestione remota che li rendono estremamente interessanti per piccole e medie realtà lavorative con una rete di accesso abbastanza estesa o con prospettive di crescita.
La recensione dei router Synology RT6600ax e Synology WRX560
Entrambi i router Synology di cui ci stiamo occupando in questa recensione si prestano bene a essere usati singolarmente per fornire connettività a piccoli uffici, o in ambito lavorativo domestico. Tuttavia, è lavorando in coppia che dimostrano il loro vero potenziale per la copertura di ampi spazi condivisi da gruppi di lavoro eterogenei. In più, nonostante il fatto che possiamo usarli per costruire delle architetture complesse, un software di gestione comune e unificato permette di gestire tutta l’infrastruttura come un’unica entità.
RT6600ax
Il Synology RT6600ax è un router di alta fascia progettato per essere il manager di una rete locale ed è in grado di supportare flussi di traffico importanti con un numero di utenti piuttosto elevato. Al suo interno, infatti, troviamo una CPU quad core a 1.8 GHz e 1 GB di RAM accompagnati da un motore di accelerazione hardware Layer 4 (TCP e UDP) e Layer 7 (a livello di singola applicazione). Sia la parte radio che il supporto crittografico per la trasmissione dati sono allo stato dell’arte per la categoria in cui si colloca questo prodotto. Il segnale radio, in particolare, gode di una forte stabilità grazie alle sei antenne esterne che sfruttano la tecnologia MIMO (Multiple Input Multiple Output).
CPU | Quad core 1.8 GHz |
RAM | 1 GB DDR3 |
Antenna | 4×4 MIMO Omni-directional high-gain dipole (5 GHz) 2×2 MIMO Dipolo omni-direzionale high-gain (2.4 GHz / 5 GHz) |
Porte di rete | Gigabit (RJ-45) x 3 2.5 GbE (RJ-45) x 1 2.5 GbE (RJ-45) x 1 (Dual WAN) |
Altri connettori | USB 3.2 Gen 1 x 1 (5V, 0.9A power output) |
Rete Wi-Fi | IEEE 802.11a/b/g/n/ac/ax 5 GHz-1: 4800 Mbps 5 GHz-2: 1200 Mbps 2.4 GHz: 600 Mbps 4×4 160 MHz Wi-Fi tri-band simultaneo |
Crittografia | WPA/WPA2-Personal WPA/WPA2-Enterprise WPA2/WPA3-Personal WPA3-Personal/Enterprise Wi-Fi Enhanced Open (OWE) |
Dimensioni (AxLxP) | 17.5 x 32 x 20 cm |
Peso | 1.6 Kg |
WRX560
Un WRX560 è un apparato pensato per operare alla periferia di una rete complessa e, rispetto a un RT6600ax, gestire sottoinsiemi di utenti collocati in uno spazio più circoscritto. Infatti, confrontando le specifiche tecniche, si nota un hardware leggermente meno potente e un sistema radio un po’ meno sviluppato. Questo, però, visto il diverso tipo di utilizzo, non rappresenta un problema. Come nel caso precedente, anche il WRX560 usufruisce di un motore di accelerazione hardware per i protocolli dei livelli 4 e 7.
L’obiettivo di un Synology WRX560 non è quello di fare da manager di rete quanto quello di massimizzare la banda erogata alla periferia dell’infrastruttura di rete. In un ambiente professionale con un’infrastruttura su più livelli può essere conveniente utilizzare un RT6600ax come gestore d’area e una serie di WRX560 per portare il segnale alle postazioni di lavoro. Il collegamento tra i due tipi di apparati può essere wireless o tramite cavo. Nel secondo caso Synology supporta un rapporto di un RT6600ax per coordinare fino a dodici WRX560.
CPU | Quad core 1.4 GHz |
RAM | 512 MB DDR4 |
Antenna | 4×4 MIMO antenna interna ad alte prestazioni (5 GHz) 2×2 MIMO antenna interna ad alte prestazioni (2.4 GHz) |
Porte di rete | Gigabit (RJ-45) x 3 2.5 GbE (RJ-45) x 1 2.5 GbE (RJ-45) x 1 (Dual WAN) |
Altri connettori | USB 3.2 Gen 1 x 1 (5V, 0.9A power output) |
Rete Wi-Fi | IEEE 802.11a/b/g/n/ac/ax 5 GHz-1: 2400 Mbps 2.4 GHz: 600 Mbps Wi-Fi dual-band simultaneo |
Crittografia | WPA/WPA2-Personal WPA/WPA2-Enterprise WPA2/WPA3-Personal WPA3-Personal/Enterprise Wi-Fi Enhanced Open (OWE) |
Dimensioni (AxLxP) | 23.3 x 19.4 x 6.6 cm |
Peso | 1.35 Kg |
Setup e funzionalità
L’impostazione degli apparati è estremamente semplice. Si tratta di uno di quei momenti in un cui un manager di rete può essere contento di avere di fronte un dispositivo adatto anche per l’uso domestico.
I due prodotti che stiamo analizzando si differenziano per l’hardware, ma sotto il profilo software sono essenzialmente identici. Questo, a nostro parere, è un aspetto molto positivo perché permette di usufruire di una piattaforma uniforme, riducendo i tempi di intervento in caso di malfunzionamento.
All’accensione, il router propone una rete Wi-Fi con una password fittizia, entrambe riportate sulla sua etichetta posteriore. Il primo client che si collega viene indirizzato verso una procedura di configurazione tramite browser in cui siamo costretti a impostare un nuovo nome per la rete e, ovviamente, tutte le password necessarie per renderne sicuro l’accesso. Nel giro di 10 minuti il router è già operativo con delle ragionevoli impostazioni di base. Da li, possiamo procedere alla configurazione di dettaglio con calma e in sicurezza.
Le funzionalità di base
Per entrambi i prodotti, le funzionalità di base sono le stesse. Infatti, il software per la gestione del router, SRM (Synology Router Manager) 1.3.1 è esattamente lo stesso. Tramite SRM è possibile impostare una serie di parametri per il funzionamento della rete, quali l’assegnazione statica di indirizzi IP e la definizione di server virtuali.
Al di la delle operazioni d configurazione, SRM permette anche di configurare una serie di servizi erogati direttamente dall’apparato. Tali servizi includono, giusto per fare qualche esempio, storage condiviso e stampanti pubbliche che è possibile collegare direttamente al router. In più, non va sottovalutata, la possibilità di collegare delle telecamere di sorveglianza IP per integrare un sistema di sicurezza fisica. Su questo tema, in particolare, ricordiamo anche che Synology ha annunciato per il 2023 la commercializzazione di una propria linea di prodotti per la videosorveglianza.
Visti da questa prospettiva, entrambi i router di Synology oggetto di questa recensione risultano ottimi anche per l’uso domestico. Infatti, è possibile collegarli in cascata al router di un qualunque operatore (disattivandone la rete WiFi). In tal modo sarà possibile usare il sistema di Synology per gestire tutti gli apparati di casa e anche la domotica, oltre che per erogare centralmente una serie di servizi.
Funzionalità più avanzate, per l’uso professionale
Tramite SRM sono disponibili anche una serie di funzionalità che solitamente non sono di interesse per l’utente domestico. Tipicamente, si tratta di opzioni avanzate di sicurezza e management. Tra queste troviamo la possibilità di definire una DMZ, per catturare tutto il traffico diretto a indirizzi di rete non configurati. Altra interessante funzionalità è il monitoraggio della rete per bloccare il traffico associato a software indesiderato e phishing, in modo tale da proteggere tutti i dispositivi all’interno della LAN.
Esiste anche la possibilità di definire profili di traffico associati a singoli dispositivi. Pertanto, non solo si può dare una priorità ai pacchetti ma si può garantisce un quantitativo di banda sempre disponibile oppure limitare l’uso della rete a un utente o una postazione di lavoro.
La funzionalità avanzata secondo noi più interessante, però, viene erogata dall’esterno. È possibile infatti registrare ogni router e associarlo a un account sul sito di Synology. Si potrà quindi accedere dall’esterno della rete attraverso un identificativo unico. In questo modo è possibile tenere monitorata l’infrastruttura e accedere agli apparati dovunque siamo, anche usando un telefono cellulare.
Sotto il cofano, la flessibilità e la potenza di un router linux
Tra i vari servizi offerti dai router troviamo anche la possibilità di abilitare un servizio SSH. Con SSH siamo in grado di aprire un terminale a caratteri e collegarci al router per utilizzare direttamente la shell del sistema linux che lo governa.
Per ogni tecnico di lungo corso l’interfacca via web è una interessante semplificazione, ma nei casi in cui serve intervenire d’urgenza può diventare una specie di impedimento. È molto più veloce collegarsi in linea di comando ed effettuare le diagnostiche o consultare il log manualmente. Avere un sistema operativo linux accessibile all’interno del router si rivela quindi una grande comodità.
Inoltre, sapendo operare nella maniera corretta, è possibile personalizzare molto di più la configurazione per far fronte a richieste complesse. Giusto per fare un esempio, diventa possibile definire delle policy di rete molto più articolare e specializzate di quando può permette l’interfaccia via web.
L’argomento è molto complesso e, per motivi si spazio, non possiamo trattarlo qui. Tuttavia, ci sentiamo di dire che questo è stato uno degli aspetti che più ci sono piaciuti durante la recensione di questi due router di Synology. A onor del vero il sistema linux non è completo al cento per cento come sui sistemi NAS della stessa casa (qui si tratta di una busybox), ma sono comunque presenti molti comandi utili e si possono anche fare script in python (versione 2).
Il lavoro in coppia
Il funzionamento in mesh è un punto dove le funzionalità di RT6600ax e WRX560 divergono. Nel senso che i ruoli dei due apparati non sono più indifferenti e intercambiabili.
Tutte le volte che abbiamo a che fare con una rete di una certa complessità, dobbiamo costruire una federazione di router che espone un unico identificativo Wi-Fi e permette agli apparati degli utenti di spostarsi da un punto all’altro senza perdere il segnale e mantenendo attive le sessioni applicative. Una rete mesh risponde esattamente a questa esigenza.
La creazione di una mesh presuppone la configurazione di un apparato principale (ad esempio un RT6600ax) che governa il funzionamento della rete e poi altri apparati secondari (come dei WRX560) per permettere agli utenti di usufruire di un segnale stabile ovunque. Ci sono situazioni in cui un amministratore di rete è costretto a configurare manualmente tutti gli apparati per poter comporre la mesh. Nel caso dei router Synology, invece, abbiamo visto durante questa recensione che l’operazione è possibile con un intervento minimo.
Semplicemente, si collocano uno o più WRX560 dove necessario e li si alimenta. Una volta finita la fase di partenza, anziché usare un browser possiamo incaricare di tutto il manager della rete. Infatti, nel menu di configurazione dell’RT6600ax troviamo una procedura che effettua la scansione della rete e che configura in maniera automatica tutti i router secondari. Non solo avremo una mesh pronta nel giro di pochi minuti, ma non dovremo neppure preoccuparci di configurarla, perché tutto sarà gestito centralmente dalla console dell’RT6600ax.
Ovviamente, Synology permette di costruire mesh utilizzando varie combinazioni dei i suoi prodotti. Al di la di questo specifico caso, esistono dei vincoli su quali dispositivi utilizzare e come; per cui vi invitiamo a consultare la documentazione ufficiale.
La recensione dei router Synology RT6600ax e WRX560 in sintesi
Synology, dal punto di vista degli apparati di rete, mette a disposizione dei suoi clienti un sistema flessibile e semplice da installare. Inoltre, nel caso dei router RT6600ax e WRX560 questo software si sposa con lo stato dell’arte delle tecnologia sia dal punto di vista delle prestazioni che per la sicurezza informatica offerta.
Dal punto di vista delle funzionalità abbiamo trovato i router di Synology veramente all’avanguardia. In più, la loro flessibilità e semplicità d’uso li rende competitivi sia in un contesto professionale sia per l’uso domestico. Questo anche grazie alla forte integrazione con il servizio online di Synology che facilita la gestione remota pure in caso di infrastrutture relativamente complesse.
Difficile non suggerirne l’acquisto, soprattutto se avete bisogno di un sistema facilmente estensibile all’interno della vostra azienda.