L’innovazione è frenata dalla paura. Potremmo riassumere così quanto esplicato nel nuovo report di Pure Storage, realizzato in collaborazione con Vanson Bourne. Lo studio, infatti, evidenzia come molte aziende siano più concentrate sulla gestione dei rischi che sull’innovazione, specialmente in ambito AI. Questa tendenza potrebbe compromettere la capacità di competere sul mercato.
Cosa evince dal report di Pure Storage
Lo studio pubblicato da Pure Storage ha ha coinvolto 1.500 CIO e responsabili IT di tutto il mondo. Il report, intitolato The Innovation Race, rivela che molte aziende stanno investendo più risorse nella mitigazione delle minacce che nell’innovazione, soprattutto nell’adozione di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale (AI).
Secondo il report, l’86% dei responsabili IT ritiene prioritario ridurre il profilo di rischio della propria organizzazione, affrontando soprattutto cyberminacce (42%), la gestione di sistemi differenti (34%) e i crescenti costi del cloud (30%) e dell’energia (28%). Questi aspetti stanno ostacolando la capacità delle aziende di innovare e restare competitive.
Nonostante ciò, la maggior parte degli intervistati riconosce nell’Intelligenza Artificiale uno strumento chiave per l’innovazione. Infatti il 93% sottolinea che l’AI offre le maggiori opportunità per trasformare le proprie organizzazioni, ma l’80% teme di restare indietro se l’infrastruttura necessaria a supportare l’AI non verrà implementata rapidamente. Inoltre, oltre due terzi degli intervistati stanno considerando di adottare una strategia AI-first per potenziare il successo del business.
La sfida è bilanciare rischio e innovazione
Le aziende si aspettano che l’AI aumenti l’efficienza operativa (55%), migliori la personalizzazione dell’esperienza cliente (47%) e ottimizzi l’uso dei dati nel processo decisionale (44%). Tuttavia, il tempo e le risorse dedicati alla gestione dei rischi limitano la capacità di sviluppare queste iniziative.
Il report di Pure Storage sottolinea una netta correlazione tra la maturità nell’uso dell’AI e la capacità di innovare. Quasi tutti gli intervistati stanno preparando o già adottando iniziative AI, ma il 51% dei team IT è troppo impegnato nella risposta ai rischi per poter dedicare tempo all’innovazione. Questa situazione rischia di lasciare molte aziende indietro rispetto ai concorrenti più agili.
Inoltre, il 58% dei responsabili IT vorrebbe dedicare più tempo all’innovazione, ma le esigenze aziendali attuali impongono di concentrarsi sulla riduzione delle minacce. Nonostante questo trend, l’88% dei decision maker ritiene che una riassegnazione dei budget dalla sicurezza informatica all’innovazione IT potrebbe offrire benefici significativi.
Più in generale, il report di Pure Storage mette in evidenza la necessità di un approccio equilibrato tra la gestione dei rischi e l’innovazione. Per le aziende è fondamentale non trascurare le opportunità offerte dall’AI per timore delle minacce. La capacità di innovare rapidamente potrebbe rappresentare il vantaggio competitivo decisivo nel prossimo futuro. Riuscire a ridurre il tempo dedicato alla gestione del rischio permetterebbe di liberare risorse preziose per iniziative che migliorano efficienza, personalizzazione e uso dei dati, consentendo alle aziende di restare all’avanguardia nel mercato tecnologico.
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