La qualificazione e la scelta dei fornitori dei servizi per la Pubblica Amministrazione costituiscono un momento importante del percorso di attuazione della Strategia Cloud Italia. L’agenzia e il Dipartimento, dopo aver avviato il percorso per la realizzazione del Polo Strategico Nazionale, ovvero l’infrastruttura cloud della Pubblica Amministrazione, hanno definito le modalità per la classificazione dei dati e dei servizi pubblici e i requisiti per la qualificazione dei fornitori. Scopriamo insieme ulteriori dettagli.
Il Cloud Pubblico e la Pubblica Amministrazione
Di fronte a tale percorso, avviato da tutti gli Stati dell’Unione in misura e modalità diverse, l’European Data Protection Board (EDPB), ha avviato quella che costituisce la prima indagine coordinata a livello europeo.
L’Italia è uno dei primi Paesi europei che ha deciso di adottare un modello di classificazione di dati e servizi della PA per il cloud. Si tratta di un passaggio fondamentale per attuare il processo di migrazione previsto dalla strategia nazionale.
Il tema dell’innovazione e della digitalizzazione del nostro paese è estremamente cruciale. La digitalizzazione infatti permette a cittadini, aziende e imprese di possedere gli strumenti necessari affinché possano strutturarsi nel competere a livello globale. La Pubblica Amministrazione, come abbiamo accennato, ricopre un ruolo fondamentale. La struttura deve infatti fornire servizi sempre più digitali, efficienti e, soprattutto, sicuri.
L’adozione del modello cloud per la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni è infatti uno degli snodi centrali per la realizzazione degli obiettivi del PNRR. Il percorso, nel rispetto dei tempi previsti, è da tempo già stato avviato e si è venuto a creare, grazie alla collaborazione di alcune società, il Polo Strategico Nazionale.
L’obiettivo è quello di portare sul cloud, entro il 2025, almeno il 75% della Pubblica Amministrazione italiana.
Il modello di classificazione di dati e servizi della PA per il cloud
Il modello è semplificato e uniforme ed è stato pensato per facilitare il settore pubblico nella procedura di classificazione. Le amministrazioni potranno compilare un questionario on-line e, una volta completato, inviarlo all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale per la validazione della corretta applicazione della metodologia.
Ai fini della classificazione, le PA avranno a disposizione un apposito modello semplificato tramite una piattaforma digitale messa a disposizione dal Dipartimento che permetterà inoltre il suo invio all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale per la validazione della corretta applicazione della metodologia.
È stato anche pubblicato l’aggiornamento dei requisiti aggiuntivi di qualità, sicurezza e performance che i servizi cloud devono soddisfare secondo le quattro tipologie di qualificazione contenute nella Strategia Cloud Italia.
La Strategia Cloud Italia, realizzata dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, contiene infatti gli indirizzi strategici per il percorso di migrazione verso il cloud di dati e servizi digitali della Pubblica Amministrazione.
I vantaggi della migrazione al cloud
Per supportare la migrazione della PA centrali e locali al cloud, è previsto un programma di supporto e per trasferire basi dati e applicazioni. Questo programma è ovviamente rivolto, in particolare, alle amministrazioni locali. La presenza di infrastrutture sicure e affidabili, insieme all’uso di soluzioni cloud per i servizi pubblici, permettono a cittadini e imprese di usufruire dei servizi digitali con vari vantaggi. Tra di essi troviamo.
- Aumento dell’offerta di servizi digitali, qualità e sicurezza degli stessi;
- Servizi continuativi, affidabili e senza interruzioni;
- Migliore fruizione dei servizi, rendendoli più facili e semplici per gli utenti.
Le piccole e medie imprese hanno poi l’opportunità di investire nello sviluppo di servizi cloud. In questo modo possono:
- Soddisfare il crescente fabbisogno di servizi digitali delle amministrazioni;
- Sostenerle nell’adozione di soluzioni in cloud per i propri servizi;
- Supportare le amministrazioni nell’aumentare e migliorare l’offerta dei servizi pubblici.
Per concludere, le azioni favoriscono la Pubblica Amministrazione attraverso i seguenti step:
- Incredibili risparmi della spesa pubblica nella gestione dei data center che possono essere reinvestiti nello sviluppo di nuovi servizi;
- Più efficienza nella gestione di soluzioni tecnologiche e servizi digitali;
- Disporre di un’offerta più vasta e migliore di servizi digitali.