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Panasonic a ISE 2023; intervista a Oriol Massagué

ISE 2023 – Tra le tante attrazioni dell’evento alla fiera di Barcellona lo stand di Panasonic aveva molto da offrire ai visitatori. Panasonic, che non delude mai per la qualità dei sui prodotti ha presentato, tra i vari annunci, una nuova lineup di proiettori e monitor a uso professionale.

La visita allo stand è stata sicuramente molto interessante e, più che i prodotti video e audio, sono stati i trend aziendali quelli che hanno catturato la nostra attenzione. Riassumiamo qui i più importanti.

Spinta forte verso alta luminosità

Le immagini proiettate hanno un solo nemico: la luce intensa. Tuttavia, oggi, è sempre più comune usare proiettori all’esterno o in condizioni di luce sfavorevole. Ad esempio, una sala riunioni per una videoconferenza e il sole che entra dalla finestra. La soluzione di Panasonic è molto semplice: aumentare i lumen. Nella nuova lineup, infatti, sono stati presentati proiettori 4K da 12000 lumen che anche in esterno e con luce diretta permettono di avere immagini decisamente ben visibili.

Riduzione degli ingombri e degli spazi necessari

Un proiettore con una capacità di 12000 lumen non può, chiaramente, essere ridotto a un pacchetto di sigarette. Questo, non fosse altro che per banali questioni di dimensione dell’ottica e dissipazione del calore. Se però siamo in una sala conferenze per una riunione possiamo accontentarci di meno lumen e ridurre gli ingombri. Tuttavia, ridurre il volume dell’apparecchiatura non è abbastanza; perché a volte le sale sono piccole e serve anche proiettare su superfici ampie. Panasonic riconosce e affronta questo problema con i suoi prodotti. Infatti, erano in esposizione proiettori capaci di produrre l’equivalente di un video da un centinaio di pollici anche se collocati a pochi centimetri dal piano di proiezione.

panasonic ise 2023 ip broadcast

Broadcast completamente IP

La linea di telecamere per broadcasting in 4K sta migrando verso una soluzione completamente IP. Questo è un trend che abbiamo rilevato parlando anche con altre aziende. Nel caso di Panasonic, però, abbiamo intuito un interesse a far diventare la trasmissione a pacchetto il modo principale, se non l’unico, di trasferire flussi video anche a qualità broadcasting. Ovviamente, Panasonic non si ferma li ma propone soluzioni (cone la serie di prodotti Kairos) per integrare tutto con una regia digitale e anche un sistema di ripresa robotizzato.

Interesse per entertainment

L’accezione di entertainment per Panasonic è quella delle applicazioni museali ed artistiche. Non a caso l’attrazione principale dello stand è stata una versione in piccolo di quanto realizzato presso frameless. Frameless è una installazione permanente di arte immersiva e interattiva realizzata a Londra con il supporto di Panasonic. In questa installazione, un complesso sistema di proiettori ad altissima definizione costruisce un ambiente virtuale tutto attorno al visitatore.

panasonic ise 2023 frameless 2

Nostro ospite durante la visita allo stand di Panasonic a ISE 2023, Oriol Massagué, Field Marketing Manager Panasonic Business Europe. Prima di congedarci, ne abbiamo approfittato per fargli qualche domanda.

Intervista a Oriol Massagué

Innanzitutto, grazie per averci concesso questa veloce intervista.

Inizieremmo volentieri parlando di lei; può presentarsi ai nostri lettori?

MI chiamo Oriol Massagué e lavoro in Panasonic da quindici anni, dove mi sono sempre occupato del settore Audio-Video professionale. Attualmente ricopro il ruolo di Field Marketing Manager per Spagna e Portogallo. Tra i miei compiti ci sono lo sviluppo del piano di marketing e la creazione di contenuti e strategie di distribuzione sul mercato. Inoltre, mi occupo di fare da interfaccia con agenzie creative e le agenzie stampa.

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Oriol Massagué

Secondo lei, siamo in presenza di una convergenza tra sistemi di videoconferenza e aziende che producono hardware per audio e video di alta qualità? Il mercato ci sta dando qualche segnale?

Quello a cui stiamo assistendo è un aumento delle soluzioni rivolte alla collaborazione tra questi due mondi. La pandemia ha ovviamente giocato un ruolo in tutto questo. Prima della pandemia ci trovavamo nella stessa stanza; durante, ognuno era a casa propria. Ora facciamo delle riunioni ibride dove qualcuno è a casa e altri sono in ufficio; anche se a volte in sedi diverse. Dobbiamo migliorare la collaborazione tra i partecipanti e dobbiamo migliorare la percezione di essere tutti nella stessa sala riunioni.

Con il termine della pandemia abbiamo osservato un forte incremento per il mercato delle telecamere per la produzione video da remoto, per lo streaming e per le produzioni virtuali. Questo sia in ambito professionale che education.

Volendo essere più generici e parlando di Panasonic nel suo complesso; che cambiamenti avete osservato nel mercato con la fine della pandemia?

Durante la pandemia abbiamo realizzato questi grandi spazi immersivi all’interno di musei ed esposizioni. Questo perché chi gestiva quelle realtà l’ha visto come un modo di far tornare i visitatori in un museo in un modo sicuro e controllato. Con la fine della pandemia, l’idea di questi spazzi immersivi è stata mantenuta e si è fatta strada una tecnologia in grado di crearli anche in spazi dove prima era impossibile riuscirci. Ad esempio, abbiamo creato lenti che ci permettono di proiettare in spazi molto ridotti; così facendo riduciamo gli spazi ed evitiamo di creare ombre. In qualche modo, la pandemia ci ha costretto a reinventare il modo in cui le installazioni artistiche nei musei ci propongono dei contenuti.

Quello che noi osserviamo oggi, come trend, è il fatto di voler portare queste esperienze immersive anche in ambienti più contenuti. In questo modo le aziende possono creare delle showroom virtuali per comunicare meglio o creare una vetrina più efficace per i loro prodotti e servizi.

Lei pensa che questa tecnologia potrà un giorno essere utilizzata anche in ambiente domestico?

Forse un giorno, ma non certo in un futuro prossimo. La tecnologia è ancora molto complessa da gestire e calibrare. Servono numerosi proiettori e dei server per il contenuto. Tutto questo ha ovviamente una ricaduta sul costo dell’installazione; che oggi è sostenibile solo per aziende e istituti di formazione. C’è bisogno di semplificare notevolmente la tecnologia prima di arrivare a un uso domestico. Panasonic sta già lavorando in questa direzione, ma la strada da fare è ancora lunga.

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Dario Maggiorini

Si occupa di tecnologia e di tutto quello che gira attorno al mondo dell'ICT da quando sa usare una tastiera. Ha un passato come sistemista e system integrator, si è dedicato per anni a fare ricerca nel mondo delle telecomunicazioni e oggi si interessa per lo più di scalabilità e sistemi distribuiti; soprattutto in ambito multimediale e per sistemi interattivi. Il pallino, però, è sempre lo stesso: fare e usare cose che siano di reale utilità per chi lavora nel settore.

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