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Parallels Desktop porta le app di Windows su Chromebook

Parelles Desktop porta le applicazioni di Windows anche su Chromebook. Dopo anni di esperienza nel simulare Windows in ambiente MacOS (qui la nostra recensione dell’ultimo uscito Parallels Desktop 16), Parallels propone il suo software per ChromeOS. Frutto di una collaborazione con Google, Parallels Desktop for Chromebook Enterprise permette di simulare Windows in una macchina virtuale. Per usare tutte le app, soprattutto quelle aziendali sviluppate solo per Windows.

Parallels Desktop for Chromebook Enterprise

L’applicazione per Chromebook lancia una versione completa di Windows in una macchina virtuale. In questo modo potete usare sullo stesso dispositivo sia i programmi Windows che le app di Android. ChromeOS implementa anche una funzione che permette di reindirizzare verso la macchina virtuale in Windows certi di file. La funzione non è fluida come Coherence su Mac, che permette di aggiungere le app Windows direttamente nel menù principale del PC di Cupertino. Però questa è una versione 1.0, Parallels Desktop ha tempo per crescere e migliorare l’implementazione in ChromeOS.

parallels desktop chromebook windows app

La versione per Chromebook di Parallels Desktop consente di usare più di una applicazione Windows anche quando siete offline. Google e Parallels hanno lavorato affinché possiate condividere clipboard, cartelle e profili utente. Potete perfino lanciare un link dal gestionale in Windows perché si apra in Chrome.

Dal punto di vista dei dispositivi, le stampanti sono supportate in parallelo. Webcam e microfoni per il momento no, così come nessun dispositivo attaccato a una porta USB. Paralleles sta però già lavorando per includere le periferiche in un prossimo aggiornamento.

Solo per i Chromebook da “power users”

Parallels e Google garantiscono l’uso delle macchine virtuali solo sui Chromebook che definiscono da “power users“. Quindi quelli con processore Intel Core (i5 e i7) con 8 GB di RAM se hanno un ventola oppure 16 GB se non ce l’hanno. Questo significa che i Chromebook da poche centinaia di euro non potranno usare le macchine virtuali ma la maggior parte dei prodotti business dovrebbero riuscirci.

Google Pixelbook Go 13.3" Touch Screen (Intel® Core M3 | 64 GB SSD | 8 GB RAM) Chromebook (Just Black) - UK Model
  • Display LCD touchscreen da 13,3", Full HD 1920 x 1080p, rapporto aspect 16:9, 72% NTSC colorato
  • Chrome OS | tastiera: Full size con pitch da 19 mm, tastiera retroilluminata | Trackpad: extra large con supporto multi-touch e gesture, superficie in vetro temperato con rivestimento anti-sbavatura
  • Dimensioni: 311,0 mm x 206,3 mm x 13,4 mm (lunghezza x larghezza x altezza). Peso: 1090 g
  • Batteria: batteria da 56 Wh, adattatore di ricarica USB-C da 45 W (5 V/3 A, 9 V/3 A, 15 V/3 A, 20 V/2,25 A) che funziona anche con i pixel, tempo di utilizzo fino a 12 ore, ricarica rapida: fino a 2 ore in 20 minuti di ricarica
  • Intel Core M3 | 64 GB SSD | 8 GB RAM

Gli amministratori di rete possono usare la Google Admin Console per abilitare Parallels e devono essere in possesso delle licenze Windows 10.

Google sta lavorando da un po’ a rendere più appetibili i propri Chromebook per le aziende. La possibilità di usare applicazioni Windows su questi sistemi, che sono più leggeri e costano mediamente di meno, dà un’occasione interessante ai clienti business. Il 3 dicembre Google organizza il Chrome OS Demo Day e ci aspettiamo altre novità interessanti per il settore Enterprise. In questo momento storico dove molte aziende si stanno digitalizzando, Google ha tutta l’intenzione di dire la sua.

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