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L’Osservatorio InSIdE racconta il mondo dell’influencer marketing

Una ricerca per conoscere gli influencer, sempre più importanti nel mondo del marketing

Conoscere gli influencer diventa una priorità per il marketing: per questo nasce l’Osservatorio InSIdE. L’influencer marketing ha cambiato le regole del gioco e chi vuole promuovere prodotti e servizi deve conoscerle. Fra tutte, l’Osservatorio InSIdE ha sfatato una regola d’oro del marketing tradizionale: la relazione top-down non ha più lo stesso effetto.

L’Osservatorio InSIdE racconta gli influencer e l’impatto sul marketing

Non basta trovare l’influencer famoso. Ci sono diverse variabili da tenere in considerazione per aumentare l’awarness, la conversion e la reputation di un brand. Le ricerche dell’Osservatorio InSIdE hanno evidenziato che alcune regole del marketing tradizionale restano valide. Come la necessità di modulare il messaggio pensato al mezzo e al pubblico a cui ci rivolgiamo. Ma altre sono cambiate.

Per esempio, l’inserimento di messaggi promozionali all’interno della narrazione personale dell’influencer ha un impatto positivo. Quindi bisogna cercare la persona giusta non solo contando il numero di follower, ma anche quella che si presenta con valori in linea a quelli del marchio.

Il progetto Osservatorio InSIdE condotto da Pulse Advertising ha voluto portare un approccio scientifico al tema dell’Influencer Marketing. Ha quindi chiesto al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Pavia, in particolare al professor Flavio Ceravolo, e al marketing research director di Eumetra Alberto Stracuzzi di condurre un’analisi qualitativa. Prendendo in considerazione il punto di vista degli influencer ma anche quello del loro pubblico. In modo da valutare l’impatto delle scelte in ambito marketing.

Il professor Ceravolo spiega. “Gli influencer oggi in Italia sono moltissimi sempre più caratterizzati, singolari e in molti casi estremamente verticali. Ognuno di loro poi personalizza la chiave comunicativa al variare delle condizioni del pubblico, del momento storico e del canale, della campagna, rendendosi praticamente unico nel proprio genere.

Per usare una metafora efficace: come se fossero tante montagne sparse per il globo. Ognuna di queste montagne ha caratteristiche proprie, sorge in un continente, a una latitudine, una longitudine molto precise che al variare delle condizioni atmosferiche muta la propria natura. Le aziende, come scalatori, senza conoscere a fondo la situazione attraverso una carta geografica ragionata, rischiano di perdersi nella scalata, in metriche solo quantitative, perdendo di fatto una porzione importantissima di informazioni qualitative che aiuta a centrare l’obiettivo e – dentro la metafora – a raggiungere la vetta”.

Per conoscere meglio questa realtà in continua evoluzione, fate un salto sul sito di Pulse Advertising.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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