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Intel e Nutanix espandono la loro collaborazione per Intel Optane

Intel e Nutanix hanno annunciato, nel corso della NEXT Conference, una espansione della loro collaborazione con al centro la tecnologia di memoria Intel Optane. Vediamo quindi in cosa consiste e come l’HCI di Nutanix può averne vantaggio.

Nutanix e Intel Optane

Le Intel Optane sono una tipologia di SSD, ovvero di memorie a stato solido. Di questa categoria di dispositivi ve ne avevamo parlato in questo articolo, ma in generale si tratta di memorie basate sullo stesso principio delle penne USB e delle schede MicroSD. Offrono prestazioni molto più elevate dei sempre più obsoleti dischi rigidi (HDD), ma che dipendono dal tipo di interfaccia utilizzato (SATA, mSATA o NVMe) e dalla tecnologia specifica della memoria.

I vantaggi di Intel Optane

Intel OptaneNe sono un esempio estremo le Intel Optane, che si basano sulla tecnologia proprietaria 3D XPoint. Senza entrare troppo nei dettagli tecnici, vi basta sapere che questa caratteristica assicura a questi dispositivi latenze di scrittura bassissime, un valore di solito critico per altri SSD. Questa velocità permette anche di evitare l’utilizzo di tecniche usate in altri modelli per compensare questo ritardo, come il caching.

Le loro performance elevate arrivano però con anche un costo elevato. Per questo motivo, fino ad almeno poco tempo fa, la loro applicazione principale vedeva l’utilizzo di moduli da poche decine di GB per accelerare dischi HDD o anche SSD “tradizionali” con interfaccia SATA. La memoria ultrarapida permette di accedere ai dati che utilizziamo più frequentemente in maniera estremamente rapida, rendendo l’esperienza di utilizzo estremamente responsiva e fluida senza spendere un patrimonio per aggiornare tutto lo storage. Si stanno comunque cominciando a vedere anche utilizzi di Intel Optane come memoria principale, grazie all’offerta di modelli da centinaia di GB che permettono di installarci sopra OS e applicazioni.

La tecnologia Optane è così veloce da poter essere utilizzata anche per applicazione di Persistent Memory. In un contesto di memoria di sistema, infatti, dei dispositivi Optane possono essere impiegati o in “Memory Mode”, come se fosse quindi una memoria RAM volatile, o in “App-Direct Mode”, in grado quindi di conservare le informazioni di un’applicazione per garantire un accesso veloce.

L’utilizzo di Nutanix

Arriviamo quindi agli annunci fatti da Nutanix e Intel, che vedono l’utilizzo di una Intel Select Solution, ovvero una configurazione standard già ottimizzata, e la presenza dello Storage Performance Development Kit (SPDK) e della tecnologia Intel Volume Management Device (VMD). I prodotti Intel si integrano infatti alla perfezione con Nutanix AOS (Acropolis Operating System ), il sistema operativo per la HCI di Nutanix.  È possibile quindi sfruttare sia l’espansione di memoria data da Intel Optane Persisten Memory che l’accelerazione dello storage data da Intel Optane SSD e dalle SSD 3D NAND sempre di Intel.

L’integrazione profonda permette di ridurre drasticamente i tempi di latenza a meno di un millisecondoPermette anche di aumentare il numero di IOPS (le operazioni di input/output, quindi di lettura e scrittura sulla memoria) fino a più di 1 milione e mezzo. L’SPDK, parte di questa integrazione, è talmente veloce da essere potenzialmente in grado di saturare 8 SSD NVMe, raggiungendo più di 3.5 milioni di IOPS su singolo core CPU.

Maggiori dettagli riguardanti queste soluzioni saranno disponibili in prossimità del lancio, che avverrà nell’ultimo trimestre del 2020.

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  • Lettura/scrittura sequenziale fino a (MB/s): 3400/2000
  • Lettura/scrittura casuale fino a (IOPS): 380K/280K
  • Fattore di forma, Interfaccia: M.2 2280 (22mm x 80mm), PCIe 3.0 x4
  • Compatibilità: tutti i sistemi con slot PCIe M.2 2280 NVMe
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