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L’intelligenza artificiale accorcia la distanza tra azienda e cliente finale: il progetto di Abstract

Per dimostrare quanto l'intelligenza artificiale generativa sia importante per le aziende per raggiungere ed arrivare a comprendere il cliente e le sue esigenze, Abstract ha realizzato un progetto.

L’intelligenza artificiale generativa ha assunto il compito di accorciare la distanza tra l’azienda e il cliente finale. Questo è il suo obiettivo, il motivo per il quale è stata inventata, secondo Maria Grazia Baragioli, Chief Data Intelligence Officer di Abstract, ed Edgardo Di Nicola Carena, Head of Data Science di Abstract. Infatti, Abstract è l’azienda che aiuta i propri clienti nel processo di trasformazione IT.

Il progetto di Abstract per un cliente del Fashion pone al centro l’intelligenza artificiale generativa

Per dimostrare quanto l’intelligenza artificiale generativa sia importante per le aziende per raggiungere ed arrivare a comprendere il cliente e le sue esigenze, Abstract ha realizzato un progetto. Esso poneva due ordini di problemi. Si trattava di capire come venisse percepito il prodotto rispetto alle categorie interne all’azienda e verificare se queste ultime risultassero sempre attuali.

Partendo dalle recensioni online dei clienti, tramite un’attività di data cleaning, si è creata una base dati da sottoporre alla Generative AI per creare una lista di parole chiave. Esse rappresentano i commenti lasciati dagli acquirenti del prodotto. Per ciascuna parola estratta e filtrata dai commenti, è stata chiesta alla GenAI anche una descrizione nel contesto di business. 

Gli esperti di Abstract hanno potuto così creare uno spazio vettoriale nel quale collocare e mettere in relazione le parole chiave. Aggiungendo le descrizioni generate in riferimento ai target concept, ovvero le categorie ipotizzate dall’azienda, con i giusti prompt la Generative AI ha permesso di ridurre la distanza tra il modo in cui clienti percepivano il prodotto (le recensioni) e il modo in cui veniva percepito all’interno dell’azienda (le categorie).

Definire il prodotto in base alla categoria dettata dai clienti

Attraverso l’uso combinato di queste tecniche l’azienda cliente ha potuto così definire ciascun prodotto in base a una categoria che rispecchia l’opinione dei suoi clienti. Questa nuova tecnica basata sulla Generative AI ha dato risultati eccellenti. Migliori delle tecniche più tradizionali che Abstract aveva implementato in precedenza. 

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L’intelligenza artificiale è in grado di svolgere qualsiasi compito?

È la domanda che nell’ultimo periodo tutti si stanno ponendo. L’intelligenza artificiale è in grado di svolgere qualsiasi compito? La risposta sembra che sia quasi affermativa. Sottolineiamo il quasi perché sappiamo bene che l’AI è capace oramai di scrivere testi, comporre musica e creare arte digitale. Ma non è in grado di fare tutto ciò senza l’aiuto della mente umana e del suo genio.

A maggior ragione perché siamo ormai abituati a “parlare” con la tecnologia, ma con la Generative AI siamo diventati in grado di generare anche nuovi contenuti. Fondamentale è il prompt, ovvero l’input che viene dato alla GenAI affinché questa possa generare una risposta. La domanda che poniamo alla Intelligenza Artificiale generativa influenza, infatti, in misura significativa la qualità del risultato finale: più è chiara e specifica la richiesta, migliore sarà il contenuto generato. 

L’AI al servizio delle aziende

Non appena l’AI è stata messa a punto, o meglio, non appena sono venute fuori tutte le sue caratteristiche principali, le principali aziende tech non ci hanno messo nulla ad adattarle ai propri bisogno. E soprattutto a investirci una grandissima quantità di denaro, come il caso di Copilot per Microsoft.

La Generative AI, insomma, è destinata a diventare uno strumento strategico per le aziende. Essa è integrabile in soluzioni di business, a condizione che venga creato un ecosistema più complesso in cui la GenAI è alimentata da dati e restituisce a sua volta dati per altre applicazioni. Per diventare davvero strategica dev’essere infatti inserita all’interno di un ecosistema da cui possa attingere dati strutturati e destrutturati. 

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Roberta Maglie

Amante di cinema, serie tv, tecnologia e video games, mi piace approfondire la cultura pop attraverso il battere delle mie dita sulla tastiera del MacBook. La laurea in Comunicazione mi ha dato la spinta per buttarmi nel mondo del giornalismo, regalandomi così l’opportunità di riflettere sui temi più disparati.

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