Nell’ambito del suo obiettivo di affermare la leadership nel campo dell’infrastruttura orientata alla alle applicazioni, NetApp ha siglato un accordo per acquisire Spot, azienda attiva nella gestione di ambienti cloud pubblici e nell’ottimizzazione dei relativi costi
Le aziende affermano che questa integrazione tra le competenze di entrambe le aziende può aiutare i clienti a risparmiare fino al 90% delle spese da sostenere per l’elaborazione e l’archiviazione nel cloud, oltre a incoraggiare l’accelerazione dell’adozione del cloud pubblico. Un risultato importante che sarà a disposizione dopo l’acquisizione sarà la creazione di un’infrastruttura basata sulle applicazioni, volta a consentire ai clienti di distribuire più applicazioni su cloud pubblici.
NetApp è ora in grado di raggiungere questo obiettivo tramite la piattaforma ‘as-a-service’ di Spot, che consente l’ottimizzazione continua sia di elaborazione sia di archiviazione per gli operatori i IT tradizionali che utilizzano applicazioni aziendali, carichi di lavoro nativi nel cloud e data lake.
NetApp e Spot, per essere più forti nell’Application Driven Infrastructure
Spot fornisce una combinazione di strumenti per la visibilità e l’automazione, che guidano l’ottimizzazione continua dei workload in un’unica piattaforma mantenendo sia lo SLA che lo SLO. Ciò solleva i team DevOps, CloudOps e FinOps dall’onere e dalla complessità di gestire, scalare, sintonizzare e ottimizzare le risorse cloud in modo da potersi concentrare sull’innovazione aziendale mantenendo sotto controllo il budget.
“Spot è stata fondata allo scopo di rivoluzionare il modo in cui le aziende consumano i servizi di cloud infrastructure, utilizzando l’analisi e l’automazione per fornire l’infrastruttura più affidabile, più performante e più efficiente in termini di costi per ogni workload su ogni cloud”, ha dichiarato Amiram Shachar, Fondatore e CEO di Spot. “Siamo entusiasti di entrare a far parte della famiglia NetApp e di costruire insieme il futuro dell’Application Driven Infrastructure, aiutando i clienti a distribuire più carichi di lavoro nel cloud”.
L’acquisizione di Spot arriva solo un mese dopo quella di CloudJumper, che ha permesso a NetApp di lanciare il proprio servizio di desktop virtuale (VPS).
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