Con la presenza online sempre più rilevante e costante e al contempo l’interesse unico nei confronti dei nostri dati personali era necessaria una regolamentazione nuova, che desse maggior protezione agli utenti del web. Questo è stato il General Data Protection Regulation, noto anche con il nome GDPR. Ieri, apparentemente, tale insieme di regole ha colpito per la prima volta, almeno in Francia. È infatti arrivata una pesante multa per Google proprio a causa di una violazione del GDPR.
Google multata per inottemperanza al GDPR
Ben 50 milioni di euro. È questa la cifra che la società di Mountain View sarà costretta a pagare alla Commission nationale de l’informatique et des libertés (o CNIL), l’equivalente francese del Garante della Privacy. Apparentemente si tratta della prima multa dovuta al GDPR in un singolo stato dell’Unione Europea. Senza dubbio si tratta di una delle più sostanziose e una delle prime che arriva alle orecchie del grande pubblico, in particolare italiano.
Stando a quanto emerso nelle ultime ore, tutto parte da due ricorsi contro Big G. A dare il via alla procedura sono state le organizzazioni La Quadrature du Net e NOYB (acronimo di None Of Your Business) entrambe dedicate alla protezione dei diritti dei cittadini sulla rete, in particolare come si può dedurre, del diritto alla privacy sostenuto dal GDPR.
La milionaria multa imposta a Google è dovuta, come anticipato, a una violazione delle regole di comportamento prescritte dal GDPR. Non c’è ancora conferma effettiva, ma apparentemente Big G è stata accusata di essere poco chiara nei confronti dei propri utenti. In particolare, avrebbe agito in modo da rendere più difficioltosa la comprensione del trattamento dei dati e la gestione delle preferenze in merito.
In attesa di capire meglio i contenuti del provvedimento emesso nei confronti di Google, è intervenuto Gastone Nencini, Country Manager di Trend Micro Italia, che ha dichiarato:
“Questo dimostra che anche le grandi aziende tecnologiche stanno lottando con il rafforzamento dei regimi normativi e di conformità che l’UE ha messo in atto per proteggere i dati dei cittadini dell’UE. Questa multa rappresenta un campanello d’allarme per i giganti della tecnologia e qualsiasi altra società che raccoglie e accumula enormi quantità di dati personali senza applicare la dovuta cura e attenzione alla protezione, alla conservazione e allo smaltimento sicuro dei dati una volta che non sono più necessari”.
Cosa ne pensate del GDPR e di questa multa a Google? Siete convinti che sia una decisione coerente? E quali sono le vostre impressioni generali su questo discusso regolamento europeo?