L’assistente digitale di Oracle è ora disponibile in Microsoft Teams. Ma non è tutto: l’assistente AI ha ricevuto numerosi altri aggiornamenti, tra cui la capacità di interagire tramite comandi vocali, la sicurezza di livello aziendale per le registrazioni vocali e la capacità di rispondere a comandi vocali più complessi.
La notizia è stata annunciata alla conferenza OpenWorld che si è tenuta ieri a San Francisco. Come parte dell’integrazione di Microsoft Teams, gli utenti di di quest’ultimo servizio e quelli di Office 365 potranno accedere ai robot aziendali Oracle dall’App Store di Microsoft Teams. A giugno Oracle e Microsoft hanno annunciato una partnership per l’interoperabilità tra Microsoft Azure e Oracle Cloud Applications in modo che un cliente potesse, ad esempio, gestire un database in un cloud e le applicazioni in un altro.
Migliora la piattaforma Oracle Digital Assistant
La piattaforma Oracle Digital Assistant – introdotta per la prima volta all’evento OpenWorld dell’anno scorso – offre ai dipendenti un modo colloquiale per completare una serie di attività associate a marketing, vendite, assistenza clienti, help desk IT, gestione delle risorse umane, recruting ed ERP.
Da allora, l’azienda americana ha introdotto integrazioni con Slack, Facebook Messenger e WeChat, nonché assistenti popolari come Alexa, Siri e Google Assistant. Il Digital Assistant è in grado di rispondere a comandi vocali più complessi e come domande di follow-up con analisi semantica.
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Aggiornamento anche per l’SDK
Anche l’SDK dell’assistente ha ricevuto un aggiornamento che ora gli consente di poter comprendere scambi di conversazioni più espressivi nelle interazioni vocali e i particolari tipi di parole che gli utenti aziendali impiegano normalmente durante il lavoro. Ad esempio “key account director” o “KAD” fanno ora parte del vocabolario dell’assistente Oracle. Le aziende possono anche produrre e incorporare i propri dati delle conversazioni. Il vocabolario per l’assistente AI di Oracle è progettato per settori verticali come finanza e banche, hospitality management, costruzioni, servizi pubblici e telecomunicazioni.
Un altro annuncio di Oracle all’OpenWorld riguarda l’apertura di 20 nuovi datacenter di aree cloud in tutto il mondo entro la fine del 2020.