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Mediobanca e Oracle, come evolvono i sistemi di Core Banking

Il COO del Gruppo bancario ci racconta l’esperienza di spostare la banca nel cloud

I sistemi IT stanno evolvendo rapidamente in ogni settore, aumentando la flessibilità e abilitando l’utilizzo dei dati sul cloud. Il mondo bancario ha un incentivo enorme a guidare questa rivoluzione, ma anche la necessità di assicurare un livello di protezione e garanzia dei dati maggiore. Mediobanca ha da poco innovato i propri sistemi di Core Banking a fianco di Oracle: in questa intervista, ci facciamo spiegare da Marco Pozzi, COO del Gruppo Mediobanca e CEO & General Manager di Mediobanca Innovation Services, cosa implica questo cambiamento.

Mediobanca e Oracle, la transizione dei sistemi di Core Banking nel cloud

Pozzi ha una lunga esperienza nel mondo del banking, cosa che lo rende particolarmente adatto ad analizzare i cambiamenti del settore. Ci spiega che “Dopo alcuni anni di esperienza in una multinazionale americana, sono entrato nel Gruppo nel 1999 come Internal Auditing Manager di Compass e progressivamente ho ricoperto ruoli di crescente responsabilità in Mediobanca sino a costituire nel 2014 la Funzione di Group Expense Management. Dal 2017 ricopro il ruolo di COO del Gruppo Mediobanca e di CEO di Mediobanca Innovation Services: mi occupo del disegno strategico e della gestione delle operations nonché del coordinamento di tutte le iniziative con impatto tecnologico identificate nei piani di sviluppo del Gruppo”.

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La mansione che riveste nel Gruppo permette a Pozzi di mettere l’innovazione al centro, qualcosa che considera più di un lavoro: una vera passione. “Sempre a livello di Gruppo seguo le tematiche di innovazione e digitalizzazione con l’obiettivo di agevolare al meglio le strategie di crescita del business e di assicurare la migliore erogazione dei servizi operativi. La passione per l’innovazione ha da sempre accompagnato la mia vita professionale, portandomi a sviluppare insieme al mio team un approccio che cerca di coniugare una solida visione strategica con attività sistematiche di continuous improvement dei servizi erogati”.

Un cambiamento epocale

QONTO. Il conto business che semplifica la quotidianità bancaria.

Uno dei motivi per cui il lavoro di Mediobanca e Oracle per evolvere i sistemi di core banking risulta tanto interessante, ha a che fare con la storia. Nel nostro Paese, le banche svolgono un ruolo centrale dai tempi dei Gran Ducati e delle Repubbliche Marinare. Portare questo sistema nel cloud ha un’importanza non solo strategica, ma storica.

“Quello cui stiamo assistendo sul mercato non ha precedenti nel mondo finance. L’hype che riscontriamo sulle tematiche tecnologiche e di innovazione è fortissimo, lo si può notare anche nei recenti piani industriali di settore, nei quali lo spazio dedicato agli ambiti tecnologici è molto superiore rispetto al passato, sia in termini di comunicazione, sia in termini di investimenti stanziati ed è soprattutto visto come elemento abilitante per le strategie di business”.

Una maggior flessibilità, che potrebbe avere un ruolo fondamentale nel dare più opportunità alle banche in tutto il mondo. Pozzi ci spiega: “Tradizionalmente i sistemi di Core Banking rappresentano i pilastri su cui è stata costruita tutta l’operatività delle banche, ma come tali sono prevalentemente basati su tecnologie obsolete, spesso non abbastanza agili da tenere il passo con le nuove esigenze del mondo digitale e le aspettative della clientela. In questo contesto riteniamo che il Cloud possa offrire notevoli opportunità di aggiornamento dei sistemi tradizionali IT, una miglior rispondenza alle crescenti esigenze di digitalizzazione e un grande incremento in termini di flessibilità”.

Mediobanca e Oracle FLEXCUBE

Il progetto di Mediobanca per l’agenda digitale è ambizioso e di largo respiro. E inizia con l’adozione della nuova piattaforma di Core Banking di Oracle, FLEXCUBE, che Mediobanca ha scelto di sfruttare appieno.

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Pozzi ci spiega: “La nostra Digital Agenda già da qualche anno ci aveva spinti a ragionare secondo una visuale più ampia, tracciando un percorso pluriennale di innovazione nel quale l’aggiornamento dei sistemi di Core Banking rappresenta una delle tappe più importanti del nostro “Journey to Cloud”. Una parte della soluzione è arrivata grazie alla partnership con Oracle e all’adozione della piattaforma di Core Banking FLEXCUBE che è stata modernizzata e migrata integralmente nel Cloud pubblico”.

Una scelta particolarmente flessibile, anche nel modello di fruizione scelto. “Il modello adottato è il Software as a Service, semplice ed efficace grazie alla logica pay per use. Al di là dei benefici in termini di flessibilità e di efficientamento, questa scelta ci ha permesso di semplificare il nostro portafoglio IT e di consolidare su un’unica piattaforma molte delle customizzazioni che avevamo già portato a termine. L’approccio adottato ci permetterà inoltre un continuo aggiornamento del software, riducendo il tradizionale problema dell’obsolescenza crescente dei Core Banking”.

Mediobanca e Oracle, il Core Banking e la sicurezza

La prima domanda che gli esperti IT si pongono parlando di spostare il Core Banking nel cloud Oracle riguarda la sicurezza – una domanda che si porranno anche i clienti di Mediobanca, senza dubbio. Ma Pozzi ci spiega: “Il concetto di sicurezza in tutte le sue declinazioni è cambiato molto rapidamente e come Gruppo lo abbiamo posto al centro della nostra strategia evolutiva. Nel nostro approccio, infatti, tutte le iniziative di innovazione sono sviluppate includendo sin da principio la “security by design”. La sicurezza non deve svolgere solo il tradizionale ruolo di deterrente, ma per noi ha un ruolo fondamentale nel semplificare l’esperienza dell’utente e nell’abilitare l’operatività di matrice sempre più digitale”.

Il passaggio nel cloud, quindi, non ha diminuito la sicurezza, anzi. Pozzi ci spiega: “In linea con questa visione il progetto ha visto coinvolte in prima linea tutte le funzioni di controllo, incluse Risk, Compliance e Data Protection. Abbiamo creduto alle promesse del Cloud che ci offriva prospettive di evoluzione molto più sinergiche, coerenti con la roadmap che ci stavamo dando in termini di trasformazione digitale. La scelta di utilizzare questo sistema di Core Banking nel public Cloud come SaaS ha semplificato in maniera decisiva il nostro modello operativo e ci consente di avere oggi un single point of accountability a garanzia del corretto funzionamento end to end del servizio e del rispetto dei Service Level Agreement”.

Potete approfondire la questione con il post che Pozzi ha scritto qui.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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