LinkedIn ha deciso di chiudere il suo esperimento con le Storie, che spariranno dalla piattaforma entro la fine di settembre. La funzionalità ripresa da Snapchat (e poi utilizzata da tanti social come Instagram e Facebook) arrivò nel febbraio 2020 ma non sembra aver raccolto abbastanza proseliti.
LinkedIn rinuncia alle Storie
Secondo Liz Li, senior director of product per l’azienda dietro al social per lavoratori, il motivo principale dietro l’insuccesso delle Storie su LinkedIn è il fatto che siano effimeri. “Nello sviluppare le Storie abbiamo dato per scontato che le persone non avrebbero voluto i propri video informali nel proprio profilo. E che l’effimerità avrebbe ridotto le barriere che bloccavano le persone dal postare. Invece abbiamo valutato che le persone vogliono creare video che durino nel tempo per raccontare la propria storia professionale in un modo più personale e mostrare sia la propria personalità che le capacità”.
L’annuncio di LinkedIn segue quello simile di Twitter, che aveva chiuso le sue Fleets questo luglio. Anche in questo caso la scelta riguarda lo scarso interesse del pubblico verso quel prodotto. Le aziende dietro i social sembrano aver intuito che gli utenti utilizzano social media diversi per funzione diverse. E che le Storie, nate su Snapchat e che hanno riscosso un grande successo anche su Instagram, non funzionano altrettanto bene in altri contesti.
Snap e Facebook non sembrano aver intenzione di tornare indietro sulle storie (anche se forse quest’ultima potrebbe rimuoverle da WhatsApp, dove sono meno usate). Ma le altre aziende hanno abbandonato le Storie, considerate di scarso successo fuori da alcuni ambiti. Chissà se fra non molto succederà lo stesso a tutte le aziende che hanno deciso di clonare le stanze audio di Clubhouse. Di cui anche LinkedIn sta lanciando una versione: che questa funzionalità sia destinata a durare?
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