Aruba Enterprise e Lenovo sono i partner tecnologici di Ducati Motor Holding che oggi può contare su un’infrastruttura IT all’avanguardia. La partnership iniziata da più di anno aveva tra gli principali obiettivi principali di rinnovare completamente l’approccio tecnologico al cloud e disporre di un vero e proprio data center ridondato ed implementato con logica ibrida.
Le competenze di Aruba Enterprise e Lenovo per il Data Center Ducati
Aruba Enterprise ha proposto la realizzazione di un progetto con hardware e configurazione completamente diversi rispetto a quanto utilizzato fino ad allora da Ducati. L’approccio condiviso con il CTO di Ducati ha totalmente rivisto le architetture e le logiche tradizionali per dare spazio ad una nuova concezione di data center, caratterizzata dalla massima personalizzazione: Aruba ha coadiuvato il rinnovo dell’hardware del data center on-premise di Ducati fornendolo sotto forma di servizio in modalità Private Cloud; mettendo a disposizione – da un lato – una soluzione Cloud completamente dedicata per garantire il massimo livello di sicurezza e segretezza; – dall’altro – un ambiente di Disaster Recovery all’interno del Global Cloud Data Center di Aruba per gli applicativi business critical della sede di Ducati a Borgo Panigale (Bologna).
I vantaggi per Ducati
Tra i vantaggi principali della nuova soluzione studiata per Ducati, avere un’infrastruttura personalizzata e pronta per l’estensione e up-scaling ha permesso di sfruttarla con il massimo vantaggio. Ducati ha oggi la completa libertà di utilizzare le risorse computazionali a disposizione per il Disaster Recovery dedicate per gli ambienti di test e sviluppo, come se fossero risorse primarie. In questo modo l’azienda dispone di maggiore potenza di calcolo e può sfruttare le macchine di test per nuovi prodotti, migliorando al contempo il time to market per il proprio business.
Allo stesso modo, Ducati ha potuto migrare carichi di lavoro dalla sede centrale alla sede periferica, il sito di Disaster Recovery, sfruttandolo come sito attivo e non esclusivamente per il ripristino dei dati. In questo modo, una parte dei dati freddi utilizzati dal cluster di calcolo non risiede più sul sito centrale, ma su quello periferico, e ciò permette di gestire una gran parte di dati in memoria, velocizzare i tempi di calcolo e distribuire il carico di lavoro tra i vari nodi.
“Tra le tecnologie che il Covid-19 ha spinto maggiormente, il cloud è senza dubbio tra le principali che hanno permesso di fronteggiare meglio la crisi, da un’indagine commissionata internamente emerge, infatti, che il 59% di quanti hanno potuto disporre di soluzioni cloud nel corso dell’emergenza ha ritenuto il suo utilizzo fondamentale – ha commentato Giorgio Girelli, General Manager di Aruba Enterprise – La condivisione e l’unione delle più recenti tecnologie di tre aziende come le nostre, leader in settori distinti e specifici, ha dato vita ad un progetto molto innovativo frutto delle diverse esperienze messe in campo con l’obiettivo comune di ottenere le massime prestazioni.”
“L’emergenza che abbiamo vissuto negli ultimi mesi e che tuttora stiamo vivendo, nell’immediato ha imposto alle aziende di implementare e rafforzare le proprie pratiche di lavoro da remoto, e in prospettiva sta portando molte realtà a ripensare i flussi di lavoro e ad applicare lo smart working in maniera più sistematica anche in fase di ripresa dopo l’emergenza”, ha dichiarato Alessandro de Bartolo, Country General Manager per l’Italia di Lenovo Data Center Group. “La nostra collaborazione con Ducati si sta evolvendo in tal senso, con le più recenti implementazioni delle nostre tecnologie ThinkSystem a supporto della business continuity e – soprattutto – del lavoro da remoto anche per carichi di lavoro quali l’automazione, la progettazione e la modellazione matematica che richiedono grande potenza di calcolo e non possono subire rallentamenti anche lavorando in remoto. Siamo particolarmente lieti della fattiva e sinergica collaborazione che si è stabilita tra tutti gli attori coinvolti nel progetto