Il concetto di ufficio, una volta saldamente radicato nelle fondamenta delle dinamiche lavorative, ha subito una trasformazione importante. Mentre il mondo si immerge nuovamente nelle routine di riunioni di persona, viaggi ed eventi, il lavoro ibrido 2.0 emerge come una delle trasformazioni più significative e durature della vita post-pandemia. Esploreremo quindi l’importanza di adattarsi al lavoro ibrido e come ottimizzare l’esperienza lavorativa in questo nuovo panorama. Questo articolo prende ispirazione da ciò che Alessandro Riganti, Country Manager di D-Link per l’Italia ci ha raccontato.
Lavoro ibrido: la nuova normalità
Il lavoro ibrido è diventato la norma in Europa e probabilmente rimarrà tale. Le aziende, che hanno affrontato una rapida trasformazione digitale nel 2020, hanno abbracciato il lavoro da remoto e stanno ora incoraggiando i dipendenti a recarsi in ufficio solo due o tre giorni a settimana. Questo offre una flessibilità che molti dipendenti hanno accettato con entusiasmo, come dimostra l’83% dei partecipanti alla ricerca globale “Future of Work” di Accenture. Questa è una società che fornisce servizi in ambito Strategy & Consulting.
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Lavorare in remoto non deve significare farlo con scarsa comodità, anzi la comodità è spesso correlata alla produttività. Ecco perché è importante ottimizzare al meglio gli spazi di lavoro. Secondo il rapporto “State of the Global Workplace 2022” di Gallup, solo il 14% dei professionisti in Europa è concentrato sul lavoro, rispetto al 33% in Nord America e al 21% a livello globale. In questo contesto, la gestione creativa dell’ambiente di lavoro diventa cruciale. Nel contesto del lavoro ibrido 2.0, ciò va oltre la semplice disposizione delle sedie. Ottimizzare le postazioni di lavoro in modo ergonomico è cruciale per preservare la salute dei lavoratori a distanza. La rotazione delle postazioni all’interno del nucleo familiare, l’implementazione di postazioni mobili e l’uso di sedie ergonomiche sono solo alcune delle pratiche consigliate per garantire il benessere fisico durante il lavoro.
Investire nella connettività e nella sicurezza
La pandemia ha accelerato l’adozione di tecnologie digitali su vasta scala. Per garantire la produttività a lungo termine, è essenziale investire nel futuro digitale. La connettività costante e senza interruzioni è fondamentale quando intere famiglie condividono lo spazio di lavoro a casa. La nuova generazione di router e mesh extender Wi-Fi 6 ready, come quelli proposti da D-Link, può migliorare significativamente le reti ad alta densità di dispositivi. Questo permette di superare i problemi di connettività e punti morti. Inoltre, grazie alle nuove tecnologie legate alla connettività è possibile sfruttare un hotspot per navigare, avendo quindi una postazione totalmente mobile per lavorare anche in giardino o ancora più da remoto lontani da casa.
Con l’ufficio che si estende nelle case, la sicurezza digitale diventa una priorità inderogabile. Oltre a pratiche di sicurezza di base, come verificare attentamente gli indirizzi email e evitare richieste di informazioni personali sospette, è fondamentale integrare livelli di sicurezza aggiuntivi. L’utilizzo di una VPN, supportata da una vasta gamma di dispositivi D-Link, può proteggere la privacy online. Inoltre questo consente di monitorare le attività e garantire una navigazione sicura indipendentemente dalla posizione di lavoro.
Dopo quasi tre anni di lavoro da casa, il lavoro ibrido è diventato la nuova normalità. L’adattamento creativo, l’intelligenza nella gestione dello spazio di lavoro e la priorità della sicurezza sono chiavi per prosperare in questo ambiente in evoluzione. Investire nelle tecnologie e nelle pratiche che supportano il lavoro ibrido 2.0 garantirà un futuro lavorativo più flessibile, efficiente e sicuro per tutti.
- Rotondi, Francesco (Autore)