Aruba, InfoCert e Trust Technologies hanno commissionato ad IDC un’indagine sui benefici apportati dall’utilizzo della PEC (Posta Elettronica Certificata) dalla sua introduzione nel 2008 con proiezione fino al 2022.
La ricerca ha innanzitutto evidenziato come l’economia digitale per arrivare a sviluppare le sue massime potenzialità deve basarsi su Digital Trust, requisito fondamentale per ogni azienda. Infatti, entro il 2025, il 25% della spesa in sicurezza informatica sarà destinato ai “Trust Framework”, i modelli progettati per garantire la sicurezza e al tempo stesso generare fiducia tra le parti durante una transazione digitale.
Il primo passo per il Digital Trust
I benefici della PEC
Lo studio ha stimato in modo quantitativo i benefici diretti per l’intero sistema Paese – cittadini, imprese e istituzioni – dell’efficienza generata dall’uso della PEC. Il suo utilizzo ha consentito e consentirà una riduzione degli spostamenti (mobilità frizionale), abbattimento dell’impronta carbonica conseguente alla riduzione di tali spostamenti, eliminazione dei tempi di attesa (ore uomo risparmiate), liberazione degli spazi (m² di archivi non utilizzati). Le stime effettuate riguardano un orizzonte temporale che va dal 2008 al 2022 ed includono la considerazione degli ulteriori sviluppi previsti, ad esempio nell’evoluzione verso gli standard europei (eIDAS) o nell’ambito del PCT.
In base alle simulazioni sul dato storico, i benefici netti complessivi della PEC si attestano su un valore medio di circa 2,2 miliardi di euro sul mercato italiano nel periodo compreso tra il 2008 e il 2019. Valore che cresce ulteriormente di 1,8 miliardi di euro nella proiezione compresa tra il 2020 e il 2022.
“A nostro avviso, l’aspetto di maggior rilievo che emerge dallo studio è come il digitale abbia aperto un green market tanto per i nuovi operatori del circuito PEC quanto per gli operatori tradizionali del sistema postale, evidenziando come sia possibile mitigare efficacemente gli effetti più disruptive dell’innovazione tecnologica attraverso una coopetizione virtuosa tra gli operatori sotto la guida delle istituzioni”, sottolinea Giancarlo Vercellino, Associate Director Research & Consulting, IDC Italia.
“Lo studio conferma quanto la PEC sia diventato e sarà sempre di più un irrinunciabile strumento di uso quotidiano per tantissimi cittadini, professionisti e imprese”, afferma Marco Di Luzio, Chief Marketing Officer di InfoCert – Tinexta Group. “Il suo successo è determinato dalla sua semplicità d’utilizzo, dalla sicurezza dei dati trasmessi e dalla sua versatilità sia per i comuni cittadini che per le organizzazioni più complesse. Con risparmi economici e di tempo, nonché benefici ambientali che vanno a vantaggio non solo degli utilizzatori diretti ma anche del Paese nel suo insieme”.