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beSharp: non è solo questione di numeri

Siamo stati a Pavia da beSharp per capire come sta crescendo la specialista italiana di AWS

PAVIA – beSharp non è un’azienda come tante. L’abbiamo capito appena varcata la soglia, quando un’entusiasta Alessandro Molina, CFO, CMO & Co-founder della società pavese, ci ha accolto i t-shirt e felpa, rigorosamente brandizzate beSharp. Non ci sono inutili formalità. Alessandro è cordiale e solare, ci accompagna a depositare i nostri averi e poi a fare il giro degli uffici di beSharp, ormai diventati troppo piccoli. Nel 2019, quando si sono trasferiti, erano circa 20 persone, oggi sono circa 50 e hanno tutta l’intenzione di crescere ancora entro la fine dell’anno.

Gli spazi di beSharp sono ampi e aperti, con le persone che lavorano fianco a fianco e le postazioni dell’HR (che no, non sta per Human Resources ma per Human Relations, ci spiega più tardi il CEO, Simone Merlini) che sono letteralmente in mezzo alla stanza, così da essere sempre disponibili e raggiungibili.
Open space, sale riunioni, phone booth super isolati e sedie per i visitatori firmate Sparco. Poco sobrie ma decisamente accattivanti.
Ed è Sparco anche il sedile del simulatore di guida che troneggia all’ingresso della zona bar. E’ curato in ogni dettaglio e amatissimo da tutti i dipendenti ma non è l’unico svago. Alessandro ci mostra subito dopo la sala dedicata al relax che include una batteria, una tastiera, un televisore con PlayStation, un’ellittica (ormai diventata più che altro un appenditiabiti) e persino gli scacchi. C’è tutto il necessario per staccare la spina e ricaricare le batterie, magari dopo aver attraversato il corridoio ed essere entrati in cucina per farsi un buon caffè con i colleghi.

Questi elementi, che magari possono sembrare superficiali, sono in realtà lo specchio della filosofia con cui Alessandro e Simone hanno costruito beSharp. Un’azienda che si basa sui valori e sull’attenzione ai dipendenti. Il wellfare qui è fondamentale e lo sono anche la crescita e la soddisfazione personale di chi lavora nella società pavese.
Pensate che i due fondatori hanno ideato anche un sistema simile alla mensa. Si sono affidati ad un’azienda esterna – Alimentiamoci – e al suo servizio Planeat.eco per far consegnare in azienda i pasti dei dipendenti che possono selezionare ciò che vogliono accedendo ad un ampio menù. Non è obbligatorio, sia chiaro. In alternativa ci sono i buoni pasto per coloro che preferiscono uscire dall’ufficio ma è la dimostrazione dell’attenzione che Simone e Alessandro dedicano ai colleghi.

Ma cosa fa beSharp?

Simone Merlini CEO BeSharp
Simone Merlini, CEO di beSharp

“beSharp ha come mission quella di supportare le aziende nel loro percorso di trasformazione digitale ottenendo il massimo del vantaggio offerto da un approccio cloud-based. Il nostro team di esperti è tra i più certificati al mondo in questo ambito e i risultati raggiunti testimoniano la qualità dei servizi erogati e la fiducia che abbiamo ottenuto dai nostri clienti. Vogliamo continuare a crescere, proseguendo nell’acquisizione di talenti provenienti dal territorio e facendo in modo che possano continuare a crescere qui, invece che cercare nuove opportunità nelle grandi città o all’estero, come purtroppo accade sempre più spesso per le professioni altamente specializzate”, spiega il CEO.

Insomma, beSharp è l’azienda a cui dovete rivolgervi se pensate di passare al cloud, indipendentemente dal settore a cui appartiene la vostra società. Alessandro Molina infatti ci ha spiegato che non hanno un cliente tipo, né per dimensione né per tipologia. E anche i progetti sono tutti differenti. Si va, ad esempio, dal passaggio sul cloud di Nital e Satispay alla necessità di servire pagine specifiche agli utenti in caso di manutenzione come è successo con Vodafone. Persino Disney ha chiesto l’aiuto di beSharp.

Perché Pavia?

A caratterizzare l’azienda però non sono solo wellfare e competenze.

In fondo Pavia è la città dove Alessandro e Simone hanno studiato, una città con un’università che continua a sfornare grandi talenti che beSharp identifica e assume per migliorare costantemente la qualità del servizio offerto.
L’azienda può inoltre contare su una grande sinergia con l’Ateneo pavese, con gli studenti che vengono coinvolti già all’inizio del loro percorso accademico grazie a progetti di alternanza università/lavoro, stage, tirocini e tesi di laurea.

beSharp sta pensando di aprire altre sedi in città simili a Pavia, per dimensioni, clima e qualità dell’università ma, ci assicurano, il quartiere generale rimarrà sempre qui.

Il 2021 di beSharp

Come si traduce tutto questo in numeri? Che no, non sono la cosa più importante ma vi aiutano a capire quanto il modello di beSharp sia funzionale.
Il 2021 si è chiuso con un +40% nelle assunzioni e una crescita del fatturato – ancora in chiusura – che dovrebbe attestarsi ad un +46%.
A dicembre poi si è conclusa la trasformazione che ha portato l’azienda da Srl a SpA, testimonianza della volontà di gettare le basi per un progetto a lungo termine.

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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