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Modernizzazione, tra dubbi e rischi: i risultati del Kyndryl Readiness Report

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Stiamo assistendo a un vero e proprio paradosso nel mondo dell’IT. Nove dirigenti su dieci ritengono fermamente che l’infrastruttura IT della loro azienda sia tecnologicamente avanzata, ma solo il 39% pensa che sia pronta a gestire i rischi futuri. Questo dato mostra solo una delle tendenze contrastanti del mondo IT, e proviene dall’appena pubblicato Kyndryl Readiness Report.

Il report si basa su un indagine somministrata a 3200 responsabili decisionali senior e sulle intuizioni dell’innovativo Kyndryl Bridge. Bridge è una piattaforma alimentata dall’intelligenza artificiale che permette di illustrare le sfide e le opportunità aziendali globali nei vari mercati e settori grazie a partire dai dati forniti.

Modernizzazione, tra paradossi e ostacoli

Spesso, le aziende ritengono di avere un’infrastruttura IT moderna e all’avanguardia, quando spesso non è così. Molte infrastrutture critiche si stanno ormai avvicinando al fine vita, sostenute da tecnologie ormai obsolete come vecchi mainframe e sistemi operativi datati. Il rifiuto di aggiornare queste infrastrutture, che costituisce il 44% del campione preso in esame da Kyndryl, aumenta la vulnerabilità delle aziende e pone sempre più alte barriere alla modernizzazione.

Questo è un altro paradosso: in un mondo digitale per quasi metà governato da sistemi obsoleti, la quasi totalità dei dirigenti (94%) sostiene comunque che la modernizzazione tecnologica è una priorità assoluta per le loro aziende.

La modernizzazione è citata come forza per contrastare i rischi, creare talenti e sfruttare i nuovi strumenti. Tuttavia, la realtà è che il budget e le competenze spesso mancano per portare a termine progetti di grande portata come una completa revisione delle infrastrutture IT aziendali. Infatti, oltre il 40% dei leader riscontra lacune nelle competenze tecnologiche che ostacolano i progressi della modernizzazione.

La strada verso la modernizzazione è accidentata, ma una volta arrivati alla meta i risultati sono evidenti

La preoccupazione più grande per le aziende si riconferma essere la sicurezza informatica. Infatti, il 65% dei dirigenti aziendali è preoccupato per gli attacchi informatici, mentre solo il 30% si sente pronto a gestirli. Questo va chiaramente a cozzare con il dato descritto prima, che delinea una marcata insufficienza di modernizzazione avente come conseguenza, purtroppo, una minore sicurezza.

Inoltre, il 59% esprime preoccupazione per le questioni climatiche e ambientali, ma solo il 25% ritiene che i propri sistemi siano in grado di rispondere efficacemente. Anche sotto pressione delle normative, le aziende fanno ancora fatica ad adattare le loro infrastrutture per renderle più efficienti. E, a proposito di normative, il 48% dei dirigenti teme che il ritmo della regolamentazione sia troppo veloce, il 66% ritiene che la regolamentazione abbia un effetto positivo nel complesso.

Fortunatamente, una volta superata la barriera della modernizzazione, i risultati sono notevoli. Guardando all’anno passato, infatti, i leader hanno dichiarato di aver sperimentato una maggiore efficienza (85%), una maggiore innovazione (71%) e una migliore esperienza dei dipendenti o dei clienti (60%).

Però ci sono dei punti da migliorare. I dirigenti vedono un impatto minore sulla sicurezza dei dati e sulla conformità alle normative (34%) e sui risultati basati sulla sostenibilità, come la riduzione del consumo energetico o delle emissioni (27%).

Risposta alla domanda: "Quanto è pronta la sua organizzazione a gestire i seguenti rischi aziendali esterni?"
Risposta alla domanda: “Quanto è pronta la sua organizzazione a gestire i seguenti rischi aziendali esterni?”

Una tabella di marcia per facilitare il percorso alla modernizzazione

Modernizzare un’infrastruttura IT in funzione da anni è un compito che intimidisce molti dirigenti aziendali. È però uno sforzo necessario per migliorare l’efficienza operativa, e garantire un futuro migliore all’azienda.

Nel report, Kyndryl riporta una tabella di marcia per essere pronti in un panorama aziendale in rapida evoluzione. Vediamola insieme.

Essere “pronti per le persone” è importante quanto essere “pronti per la tecnologia”

L’innovazione tecnologica parte dalle persone: sono queste che la utilizzano, la costruiscono e la portano avanti. È importante che CIO e CTO collaborino con la C-suite per accompagnare i propri dipendenti nel labirinto degli innovamenti tecnologici. I leader che coltivano una forza lavoro qualificata hanno maggiori probabilità di sentirsi pronti ad affrontare i rischi futuri. Investire nello sviluppo dei talenti, in particolare nell’AI e nella cybersecurity, è quindi fondamentale.

Valutare il nuovo rispetto al già noto

Riprendendo in parte il punto di prima, è importante che i leader comprendano come i nuovi strumenti si integreranno non solo con la tecnologia, ma anche con la cultura, i processi e gli obiettivi dell’azienda. Si tratta di uno sforzo di bilanciamento tra esigenze immediate e investimenti a lungo termine: solo investendo prima nelle fondamenta si può ottenere successo in futuro.

Riformulare la conversazione sul debito tecnologico

Ridurre il debito tecnico elimina le inefficienze operative e sblocca il potenziale per una crescita più rapida: un investimento nell’agilità e nell’innovazione future. Ciò include la piena adozione di nuove funzionalità come l’automazione per aumentare l’efficienza e ridurre i tempi di inattività.

“Il lavoro che svolgiamo in Kyndryl per gestire e trasformare infrastrutture IT complesse per migliaia di clienti aziendali ci ha fornito una prospettiva profonda su come le aziende possono identificare le opportunità per superare le sfide aziendali di oggi”, ha dichiarato Martin Schroeter, Presidente e CEO di Kyndryl. “La preparazione è una sfida continua e si tratta di responsabilizzare le persone, allineare gli strumenti alla cultura e abbracciare il complesso viaggio della trasformazione digitale in tutta l’organizzazione”.

Per maggiori informazioni, vi invitiamo a consultare il report ufficiale disponibile sulla pagina web dedicata.

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