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DriveNets espande le sue soluzioni di routing in cloud per operatori Internet

La startup israeliana investe 262 milioni di dollari in equity per continuare a crescere

La startup DriveNets fornisce soluzioni software alternative in cloud di routing per gli operatori internet e investito 262 milioni di dollari in equity per espandere la propria tecnologia e la propria impronta geografica. La startup israeliana lavora oggi con quasi 100 clienti, fornitori di servizi internet che connettono miliardi di dispositivi e persone. E nell’ultimo anno ha visto il traffico sulla propria architettura cloud crescere di oltre il 1.000%.

DriveNets investe nelle sue soluzioni di routing in cloud per operatori internet

Nel 2023 saranno collegati ben 29,3 miliardi di dispositivi online. La crescita annua della rete internet è di circa il 10%. Non c’è da stupirsi quindi se gli operatori internet stiano cercando delle modalità più convenienti per scalare la connettività e gestire la domanda in continua crescita. Investire solamente nell’hardware rischia di costare troppo, mentre soluzioni software e in cloud possono abbassare la spesa per i grandi operatori.

Le soluzioni di routing di DriveNets permettono ai provider di gestirle come servizi virtualizzati in architetture generiche “white box”. Questo permette di evitare ai quasi 100 clienti di DriveNets di investire unicamente in hardware per espandere la propria capacità di network, un processo costoso sia in termini finanziari che di tempo.

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Una soluzione cloud-based che fa risparmiare tempo e denaro

La pitch della startup è proprio quella di sostituire la costosa espansione hardware utilizzando il suo sofisticato sistema operativo proprietario, che si appoggia a una architettura basata sul cloud. Questo sistema può operare con sistemi generici di equipaggiamento di rete più semplici e meno costosi che si trovano nei data center degli stessi provider.

Il risparmio può risultare davvero enorme: fino al 40%.

Il sistema operativo di DriveNets ha diverse funzionalità. Sia core che di aggregazione, peering, interconnessione di data center, edge computing e servizi cloud. Secondo Ido Susan, CEO e co-fondatore con Hillel Kobrinsky, questo significa che i clienti vengono per il risparmio, ma restano per i servizi.

Un forte investimento per crescere

Questo round di investimento di serie C è guidato da D2 Investements, un fondo con capitale americano e degli Emirati Arabi Uniti. Ma restano investitori come Bessemer Venture Partners, Pitango, D1 Capital, Atreides Management e Harel Insurance Investments & Financial Services.

Il precedente round B ha toccato quota 208 milioni, portando la quotazione oltre al miliardo. Al momento la startup non rivela la propria quotazione dopo questo round, ma fonti vicini alla compagnia hanno svelato a TechCrunch che si tratta di cifre prossime ai 2 miliardi di dollari.

Investimenti davvero enormi per quella che resta una startup, ma che sono giustificati dal tipo di aziende con cui lavora come AT&T e anche dal tipo di concorrenza: giganti come Cisco, Juniper e Huawei. Ma in questo caso si tratta anche della fiducia accreditata ai fondatori (già il primo round era da 110 milioni). Cisco ha acquisito per 475 milioni di dollari Intucell di Susan, AT&T ha acquisito la startup per conferenze web di Kobrinsky per 121 milioni di dollari.

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L’azienda ha la possibilità di lavorare con le più grandi enterprise del mondo per costruire sistemi di rete proprietari. Ma al momento i suoi clienti sono soprattutto service provider. Dapprima negli Stati Uniti, ma ora anche in Asia ed Europa.

Le soluzioni di routing in cloud di DriveNets possono crescere ancora

Se già oggi DriveNets sta attirando l’interesse di moltissimi provider internet, prevede di firmare ancora più contratti nel prossimo futuro. Ido Susan spiega che: “Durante la pandemia di COVID-19 gli operatori hanno accresciuto le proprie reti esistenti semplicemente comprando più dello stesso e minimizzando il peso operazionale. Ora, post-pandemia stanno iniziando a rinfrescare i propri servizi di networking. E con il crescente interesse dei Cloud Hyperscaler nei servizi di networking, gli operatori stanno cercando modi più innovativi per restare competitivi e accelerare l’innovazione, costruendo i network più come il cloud”.

Susan parla di “grandi clienti” che stanno espandendo le proprie capacita di rete e vogliono proporre nuovi servizi su vasta scala. E DriveNets, oltre a investire nell’espansione delle proprie attuali soluzioni, sta investendo in parallelo in offerte di soluzioni addizionali che forniranno valore aggiunto ai nostri clienti”.

La startup DriveNets continuerà quindi ad investire nelle proprie soluzioni in cloud per il routing per operatori internet. Inserendosi in un trend sempre più definito di aziende che propongono soluzioni software per replicare e superare le capacità dei sistemi hardware.

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Source
TechCrunch

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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