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Aziende e AI composita: il punto di Dynatrace

L’intelligenza artificiale (AI) è una risorsa indispensabile per le aziende che vogliono migliorare la loro competitività, efficienza e innovazione. Tuttavia, l’AI presenta anche delle sfide e dei rischi che richiedono un approccio olistico e integrato. Questo è il messaggio principale di un rapporto globale sull’AI di Dynatrace, leader nell’osservabilità e sicurezza unificate, basato su un sondaggio indipendente a 1.300 leader tecnologici di grandi organizzazioni.

Dynatrace: un approccio composito all’AI

Il sondaggio evidenzia come le organizzazioni stiano investendo sempre di più nell’AI in tutti i settori della loro attività, per ottimizzare la produttività, automatizzare i processi, ridurre i costi e contrastare la concorrenza. Allo stesso tempo, però, le organizzazioni devono affrontare delle problematiche legate all’affidabilità, alla conformità e alla sicurezza dei risultati dell’IA, soprattutto quando si tratta di supportare casi d’uso critici per il business.

Per superare queste difficoltà, il rapporto suggerisce di adottare un approccio composito all’IA. Un approccio che quindi consiste nel combinare diversi tipi di AI – come quella generativa, predittiva e causale – e diverse fonti di dati – come osservabilità, sicurezza ed eventi di business. In questo modo, si può garantire che gli output dell’IA siano precisi, contestualizzati e significativi.

I dati dell’indagine di Dynatrace sulle prospettive dell’AI in Italia

Il rapporto presenta anche i risultati specifici per l’Italia, che mostrano una forte consapevolezza e una grande fiducia nell’IA da parte dei leader tecnologici italiani. Tra i dati più rilevanti, si segnalano i seguenti:

  • Il 92% dei leader tecnologici italiani (contro l’83% della media globale) ritiene che l’AI sia ormai essenziale per gestire la complessità e la dinamicità degli ambienti cloud.
  • Il 92% dei leader tecnologici italiani (contro l’82% a livello globale) riconosce che l’AI sarà cruciale per rilevare, indagare e rispondere alle minacce alla sicurezza.
  • Il 93% dei leader tecnologici italiani (contro l’88% a livello globale) si aspetta che l’AI renda più accessibile l’analisi dei dati a tutti i dipendenti, anche quelli non tecnici, grazie alle query in linguaggio naturale.
  • Il 60% delle organizzazioni italiane ha già modificato i ruoli e le competenze richieste ai propri dipendenti a causa dell’IA.
  • Il 90% dei leader tecnologici italiani crede che l’AI favorirà l’efficienza dei costi del cloud, supportando le pratiche FinOps.
  • l 63% dei leader tecnologici italiani prevede di aumentare gli investimenti nell’AI nei prossimi 12 mesi, per accelerare lo sviluppo grazie alla generazione automatica del codice.

“L’IA è diventata centrale nel modo in cui le organizzazioni promuovono l’efficienza, migliorano la produttività e accelerano l’innovazione. Il rilascio di ChatGPT alla fine dello scorso anno ha innescato un significativo ciclo di hype attorno all’IA generativa. I leader aziendali, dello sviluppo, delle operation e della sicurezza pongono grandi aspettative sull’IA generativa come ausilio nel fornire nuovi servizi con meno sforzo e più rapidamente. Tuttavia, man mano che le organizzazioni si sforzano di realizzare il valore atteso, diventa evidente che l’IA generativa richiede una messa a punto specifica per il singolo dominio e un’integrazione con altre tecnologie, inclusi altre tipologie di IA. Inoltre, le organizzazioni devono utilizzare l’IA in modo sicuro e responsabile e monitorarla attentamente per gestire i costi e l’esperienza dell’utente. Questo li aiuterà a fornire risultati accurati, a ridurre le spese e a impedire ai dipendenti di esporre dati sensibili o creare vulnerabilità nei loro ambienti”.

Bernd Greifeneder, Chief Technology Officer di Dynatrace

Le sfide e le preoccupazioni

Il rapporto evidenzia anche alcune preoccupazioni e sfide legate all’IA, che riguardano sia l’Italia che il resto del mondo. Tra queste, si possono citare le seguenti:

  • L’89% dei leader tecnologici italiani (contro il 93% a livello globale) teme che l’IA possa essere usata per scopi non autorizzati.
  • Il 94% dei leader tecnologici italiani (in linea con la media globale) teme che l’uso dell’AI generativa per creare codice possa portare a violazioni dei dati e a usi illeciti o impropri della proprietà intellettuale.
  • Il 91% dei leader tecnologici italiani (contro il 98% a livello globale) teme che l’AI generativa possa essere influenzata da pregiudizi, errori e disinformazione involontari.
  • Il 94% dei leader tecnologici italiani (come il resto degli intervistati) afferma che l’AI generativa sarebbe più efficace se integrata e alimentata da altri tipi di Intelligenza Artificiale. Torniamo quindi al concetto di AI composita.

“Una delle sfide più significative che le organizzazioni devono affrontare con l’IA generativa è ottenere risposte significative di cui gli utenti possano fidarsi per risolvere casi d’uso e problemi specifici. Soprattutto per i casi d’uso che coinvolgono l’automazione e dipendono dal contesto dei dati, adottare un approccio composito all’IA è fondamentale. Ad esempio, l’automazione dei servizi software, la risoluzione delle vulnerabilità della sicurezza, la previsione delle esigenze di manutenzione e l’analisi dei dati aziendali richiedono tutti un approccio composito all’IA. Questo approccio dovrebbe garantire la precisione dell’IA causale, che determina le cause e gli effetti sottostanti dei comportamenti dei sistemi, e dell’IA predittiva, che prevede eventi futuri sulla base di dati storici. L’IA predittiva e l’IA causale non solo forniscono un contesto essenziale per le risposte prodotte dall’IA generativa, ma possono anche fornire prompt all’IA generativa al fine di garantire che risposte precise e non probabilistiche siano integrate nella sua risposta. Se le organizzazioni adottano la giusta strategia, combinare questi diversi tipi di IA con dati di alta qualità su osservabilità, sicurezza ed eventi di business può aumentare significativamente la produttività dei loro team di sviluppo, operation e sicurezza e fornire un valore duraturo per l’azienda”.

Bernd Greifeneder

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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