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Fjona Cakalli intervista Alberto Stecca, CEO di Silla Industries, per A ruota libera

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Nuovo appuntamento con A ruota libera, stavolta Fjona Cakalli intervista Alberto Stecca, co-fondatore e CEO di Silla Industries. Silla Industries è una startup che si occupa di mobilità elettrica.

Alberto Stecca ha gravitato da sempre attorno al mondo delle automobili. Quello che però ha fatto scattare la scintilla e lo ha spinto verso la mobilità elettrica è stato provare una Tesla. Di quella macchina lui non si è appassionato alla tecnologia per se, quanto della visione a lungo termine che avrebbe portato a una nuovo modello di mobilità.

Mi piaceva molto la vision proposta a lungo termine, cioè che sarebbe arrivata una macchina da 30 mila euro con mille chilometri di autonomia e che potevo ricaricare con i pannelli solari di casa mia […] Il futuro deve essere questo, perché vuol dire essere liberi da tutta una serie di cose dove oggi invece l’automobile tradizionale ancora ci lega

Alberto, però, ha deciso di non proporsi al mercato costruendo una macchina elettrica (che comunque, confessa, rimane il suo sogno nel cassetto) ma lavorando sull’ecosistema che ci gira attorno. In particolare, il problema della ricarica.

Silla Industries, infatti, nasce attorno all’idea di costruire un sistema di carica in grado di ottimizzare l’uso dell’energia. Questa ottimizzazione può voler dire attingere dai pannelli solari solo al momento giusto ma anche prelevare energia dalla rete solo quando costa meno. E proprio a questo servono i loro prodotti di punta: Prism e ENERGY HUB 149.

Il discorso passa poi alle infrastrutture presenti, le cosiddette colonnine, che in Italia, purtroppo, non abbondano. Anche Stecca è d’accordo con questa osservazione, ma mantiene una attitudine positiva. Secondo lui, infatti, ha poco senso sedersi ad aspettare una infrastruttura pubblica quando è possibile lavorare a livello personale e locale per favorire comunque il processo di transizione ecologica.

È vero che ci sono poche colonnine a livello di infrastruttura pubblica, ma non è un buon motivo per rinunciare a passare alla mobilità elettrica. Non deve diffondersi il concetto che per andare in auto elettrica si deve dipendere dall’infrastruttura di ricarica pubblica […] Però sei tu che decidi che cosa c’è nel tuo garage o nel garage del tuo condominio.

L’intervista prosegue parlando del passato e del futuro di Silla Industries. Per il passato, il CEO ammette di aver avuto a che fare con persone e realtà un po’ dubbiose riguardo la sua avventura. Interlocutori che, visto lo stato attuale della startup e l’importanza della tecnologia che produce, si sono dovuti spesso ricredere. In particolare, ci racconta Stecca, anche enormi realtà legate al mondo dell’energia hanno deciso di rivedere le loro valutazioni nei confronti di Silla.

Nel futuro dell’azienda, invece, c’è una importante sfida rappresentata da un complesso processo di internazionalizzazione. I confini tra le nazioni, ci viene detto, sono diventati più labili grazie all’e-commerce; ma occorre fare i giusti investimenti per potersi affermare come realtà internazionale. Proprio con questa prospettiva, Silla Industries sarà presente al prossimo salone dell’auto di Parigi.

Se volete saperne di più e scoprire tutti i dettagli dell’intervista a Silla Industries, vi lasciamo il video qui sotto. Inoltre, vi aspettiamo anche su linkedin per partecipare alla discussione.

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