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L’era dell’Intelligenza Artificiale: i cinque fattori chiave della nuova rivoluzione moderna

Non siamo certi di dove l'AI potrà arrivare. Ma da dove sia partita sì, e ci sono cinque punti che lo spiegano benissimo.

L’Intelligenza Artificiale è una tecnologia che nel corso degli ultimi anni, anche grazie a diversi fattori, sta avendo un impatto gigantesco, quasi al pari dell’invenzione della macchina a vapore, momento che ha dato il via alla prima rivoluzione industriale.

E a ben pensarci, il peso che questa tecnologia può avere non solo nelle vite delle persone ma anche nel mondo e mercato del lavoro può avere un impatto come minimo uguale se non superiore a quello della prima rivoluzione industriale. Molto probabilmente però il suo sarà un impatto ancora più sconvolgente e rivoluzionario.

Dai chatbot che rispondono alle nostre domande ai sistemi avanzati che gestiscono infrastrutture critiche, è indubbio che l’Intelligenza Artificiale sia una delle tecnologie più discusse degli ultimi anni. Ma come è stato possibile uno sviluppo tecnologico così imponente? Nella ricerca di Tim Strohschneider, Head of Generative AI di adesso, vengono analizzati i 5 punti di questa nuova rivoluzione.

I cinque fattori della rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale

Il futuro dell’Intelligenza Artificiale, nonostante l’enorme impatto che sta avendo quasi al pari della prima rivoluzione industriale, non è certo, perché molti fattori sono in gioco. Come però è arrivata fino a questo punto l’Intelligenza Artificiale è chiaro, almeno secondo Tim Strohschneider di adesso.

Per Strohschneider sono cinque i fattori principali che hanno portato questa tecnologia a essere così impattante al giorno d’oggi e a modificare così radicalmente il modo in cui le persone vivono e lavorano in tutto il mondo. Questi fattori non sono scollegati tra loro, ma tendono a influenzarsi reciprocamente.

Digitalizzazione e dematerializzazione

Pensiamo ai nostri smartphone e a quante cose riescono a fare, ma soprattutto a quante cose hanno soppiantato. Se prima, per esempio, la lista della spesa era cartacea, ora grazie alle moderne app di liste è possibile averla comodamente sullo smartphone, ed è possibile aggiornarla anche in tempo reale. Oppure pensiamo anche più semplicemente alle vecchie videocassette e di come sono state soppiantate dai moderni servizi di streaming.

E si pensi anche a come molti di questi nuovi dispositivi e servizi siano interconnessi fra loro nell’Internet of Things, in modo da offrire sempre più dati all’Intelligenza Artificiale.

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Influenza dei big data

Più dati generati significa più dati da analizzare per le aziende, ormai praticamente in tempo reale. E grazie a questo gigantesco quantitativo di dati, secondo l’analisi di Strohschneider di adesso, l’AI è in grado di fornire responsi sempre più efficaci e affidabili, soprattutto con grande rapidità e dal valore intrinseco molto importante.

La legge di Moore come fattore della rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale

La legge di Moore, che ricorda la leggenda della nascita degli scacchi, serve a spiegare il velocissimo avanzamento tecnologico dell’Intelligenza Artificiale. Per fare un esempio pratico, prendiamo un chicco di riso e mettiamolo nella prima casella, mettiamone due sulla seconda, quattro sulla terza e così via, raddoppiando di volta in volta.

Arrivando alla 64esima e ultima casella, metteremmo un quantitativo di riso pari a 461 milioni di tonnellate. La tecnologia dell’Intelligenza Artificiale sta avendo uno sviluppo ugualmente tanto rapido, e gli sviluppi odierni saranno fondamentali per quelli futuri.

Il flusso di investimenti

Ovviamente, grandi sviluppi richiedono grandi investimenti. E una tecnologia dalle potenzialità così elevate ne riceve assai, siccome l’AI è a oggi considerata il principale motore dell’innovazione.

Bloomberg nel 2023 aveva previsto che il volume di vendite per l’AI avrebbe raggiunto gli 1.3 trilioni di dollari entro il 2032, e il trend è in continuo rialzo. A oggi questo mercato rappresenta circa 280 miliardi di dollari. E questa colossale ascesa influenzerà non solo il mercato del lavoro dell’economia, ma anche scenari geopolitici.

Il ciclo dell’hype per le nuove tecnologie

Il motivo forse più “semplice” che spiega quanto sia diventata importante l’AI è che tutte le novità tecnologiche sono sempre guardate con estremi hype e fascino.

Certo, molte tecnologie vivono una fortissima fase iniziale di hype, per poi scontrarsi con una dura realtà fatta di vari fallimenti, per poi scemare di interesse e finire nel dimenticatoio. Ma, non solo secondo l’analisi di Tim Strohschneider, Head of Generative AI di adesso ma anche per il resto del mondo, la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale è destinata a raggiungere un’importante maturità produttiva.

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