La piattaforma open-source per l’e-commerce PrestaShop ha effettuato una ricerca sui merchant, valutandone il rapporto con la cybersecurity. L’indagine svela che i venditori del Million Club (che hanno generato oltre un milione di vendite) in Italia hanno subito meno attacchi informatici rispetto ad altri Paesi. Forse proprio perché sono più focalizzati sul tema sicurezza.
Ricerca PrestaShop: i merchant italiani fanno attenzione alla sicurezza
PrestaShop ha condotto uno studio tra i merchant del Million Club, quelli che ogni anno realizzano oltre un milione di vendite. Come leader in Europa e America Latina, il campione è sufficientemente ampio per trarre conclusioni interessanti.
Il primo dato che emerge è che in Italia due merchant su cinque (44%) hanno subito un attacco informatico. Almeno una volta da quando hanno aperto il proprio negozio sul web, dei cybercriminali li hanno attaccati. Ma a livello globale il dato si avvicina a uno su due.
Nonostante questo, il 33% dei merchant del nostro Paese ritiene prioritario focalizzarsi sulla sicurezza, più di quanto avviene in America Latina e Polonia.
Il 50% degli attacchi rende indisponibili i servizi
Il 25% dei merchant nel nostro Paese ha dovuto far fronte a bot dannosi, attacchi ai server DNS, DDoS e SQL injection, ransomware. Ma se le minacce sono molto varie, il risultato nella metà dei casi è lo stesso: l’indisponibilità dei servizi. Il furto dei dati è minore (25%) ma risulta essere il doppio di quanto avviene in media nel mondo.
Questo genere di attacco spesso insegna ai merchant a prestare subito più attenzione alla sicurezza. Come spiega Carlo Pisan, CEO Retelandia ha commentato: “Da tempo stiamo facendo fronte ad alcuni tipi di attacchi e siamo convinti che investire nella protezione informatica sia fondamentale. Recentemente a causa di un ransomware abbiamo dovuto recuperare alcuni dati crittografati. Si trattava solo di una piccola parte del nostro database archiviata in un hardware più datato, ma tale episodio ci ha insegnato quanto siano fondamentali le azioni di aggiornamento e protezione dati al fine di prevenire queste minacce”.
Tuttavia, va segnalato che in Italia i tempi di reazione sono in media più lunghi che nel resto del mondo. Infatti, se il 20% degli attacchi si risolve entro un’ora, in Italia nessun merchant ha risolto così in fretta. Il 25% ci ha impiegato mezza giornata, un altro 25% ha avuto bisogno di una settimana.
Il 50% ha risolto installando patch di sicurezza mancanti, il 25% reinstallando il backup. Nessuno riporta di aver pagato il riscatto ai cybercriminali.
I merchant su PrestaShop prendono la cybersecurity sul serio
I merchant italiani hanno giudicando minime le perdite finanziarie subite in seguito agli attacchi. Nessuno di loro a rischiato il fallimento per un attacco. Ma dall’altro lato le misure prese per proteggersi da chi non ha subito un attacco sono relativamente accessibili. Si tratta infatti di attivare la protezione dei pagamenti (100%) e dei dati personali (80%) e la creazione di backup (80%).
Ma se il 90% a livello globale ritiene la sicurezza importante, solo per il 24% è una priorità. Questo dato però si alza in Italia: ben 1 merchant di PrestaShop su 3 (33%) dà priorità alla cybersecurity. E molti di loro tendono a esternalizzare la cybersecurity: lo fa il 78% dei merchant italiani (quota mondiale a 69%). Soprattutto perché le risorse interne non hanno competenze (56%), perché il budget è poco (33%) e perché faticano a trovare il giusto provider (33).
Francesco D’Acri, Country Manager Italia di PrestaShop commenta: “In luce dell’aumento progressivo e ormai senza confini del numero degli attacchi informatici e della complessità delle minacce che un e-store può subire, è fondamentale che ci sia consapevolezza dei possibili effetti anche finanziari di tali attacchi e dell’importanza di investire nella creazione di salde competenze – siano queste interne oppure in outsourcing – che possano aiutare i merchant a prevenirli o gestirli con la massima rapidità”.
Trovate maggiori informazioni su PrestaShop sul sito ufficiale.
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