A causa dalla pandemia da COVID-19 e dalla conseguente crisi finanziaria, le imprese si sono viste, inevitabilmente, costrette a rivedere i propri piani di investimento per le infrastrutture di rete e, in particolare, per quelle di storage.
Per affrontare questo problema i clienti sono quindi alla ricerca di maggiore agilità, elevata flessibilità e di uno spazio di manovra più ampio quando si tratta di gestire le proprie esigenze di storage. Per questo motivo, invece di affidarsi ad un unico modello di acquisto – CapEx o OpEx – perché non avere la possibilità di utilizzarli entrambi?Per rispondere a questa richiesta, sono stati introdotti, per le soluzioni di storage, modelli di acquisto altamente flessibili. È ora possibile, infatti, acquistare capacità a lungo termine a basso costo o affittare maggiore spazio di archiviazione a breve termine per periodi di utilizzo intenso. Inoltre, grazie al modello noto come “Elastic Pricing” è possibile passare dinamicamente da un accordo all’altro senza dover pagare penali e senza dover spostare fisicamente i dati. Ciò offre ai clienti l’accesso a tutta la capacità richiesta quando ne hanno più bisogno ed elimina il rischio di assumere un impegno a lungo termine per soddisfare esigenze di archiviazione a breve termine.
Elastic Pricing: ecco dove può diventare la soluzione ideale
- Test DevOps per ambienti effimeri (temporanei): sono progetti che nascono in modo rapido e non prevedibile, sia in termini di capacità che di durata. Potrebbero, infatti, richiedere centinaia di terabyte per settimane o mesi, oppure terminare velocemente. In questo caso, sarebbe vantaggioso sia poter pagare su base CapEx per i carichi di lavoro previsti che creare spazio di archiviazione a breve termine per coprire solo il periodo di maggiore capacità. Affidarsi a un’efficiente tecnologia di snapshot, inoltre, può semplificare ulteriormente questo scenario, indipendentemente dal modello di business scelto.
- Ripristino dei dati: a volte è necessario ripristinare temporaneamente un vecchio backup, ad esempio a causa di un audit esterno, e tale processo di ripristino richiede una capacità maggiore di quella disponibile. Pagare CapEx la capacità richiesta per un recupero temporaneo ha poco senso. La soluzione migliore è quella di aumentarla per un giorno, completare il recupero e tornare successivamente alla capacità realmente necessaria.
- Nuovi sviluppi di app: i team di sviluppo, spesso, iniziano un progetto senza poter prevedere quali saranno i requisiti di archiviazione necessari. L’app potrebbe diventare straordinariamente popolare e le esigenze di archiviazione aumenteranno notevolmente. Se, però, la moda passa e l’app non interessa più, il rischio è rimanere bloccati con un’ingente quantità di capacità di storage pagata, ma inutilizzata.
“Oggi i leader IT devono affrontare molte più sfide che in passato. Devono, infatti, essere in grado di muoversi rapidamente per ottimizzare le proprie soluzioni di storage anche con pochissimo preavviso, riuscendo al contempo a rispettare il budget a loro disposizione. Per questo motivo la flessibilità è un fattore chiave, non solo nella scelta degli ambienti di archiviazione, ma anche nella scelta dei modelli di acquisto. Elastic Pricing è la soluzione migliore per permettere ai dipartimenti IT di soddisfare le esigenze di crescita aziendali senza incappare in costi elevati”, spiega Andrea Sappia, Solutions Architect Infinidat Italia.