Site icon Techbusiness

Il mercato delle auto sempre connesse vale 2,5 mld di euro e continua la scalata +16%

Il mercato delle auto sempre connesse vale 2,5 mld di euro e continua la scalata +16% thumbnail

Connected Car & Mobility, fonte Depositphotos

I numeri parlano chiaro, il mercato delle auto sempre connesse vale 2,5 mld di euro e continua la sua scalata +16%.

In numeri si quantifica, in numeri si concretizzano le ipotesi. E oggi, in Italia, 19,7 milioni di auto risultano essere connesse, la metà di quelle in circolazione.

Connected Car & Mobility, fonte Depositphotos
Connected Car & Mobility, fonte Depositphotos

Le necessità delle auto sempre connesse

Siamo una popolazione che ha necessità di essere sempre connessa. E le aziende del settore fanno a gara per stare al passo con i tempi. Il mondo dell’automotive, poi, sperimenta come arrivare a ottenere il 100% di sicurezza nel settore della guida autonoma.

Ecco, lo scorso anno, il mercato della Connected Car & Mobility ha raggiunto, in Italia, un valore di 2,5 miliardi di euro+16% rispetto al 2021. Un risultato importante, soprattutto se si considerano le problematiche legate alla carenza di semiconduttori e di materie prime, a cui si è poi aggiunta l’instabilità economica e politica per la guerra in Ucraina.

Il giro d’affari per trovare soluzioni all’auto connessa è di un valore pari a 1,4 miliardi di euro (+10% in un anno). A questi si aggiungono i sistemi di Advanced Driver Assistance Systems (ADAS) integrati nei nuovi modelli.

Come la frenata automatica d’emergenza o il mantenimento del veicolo in corsia, che valgono 740 milioni di euro (+16%), e le soluzioni Smart Mobility nelle città, in primis per la gestione dei parcheggi e la sharing mobility (340 milioni di euro, +48%).

Iniziano ad affacciarsi le prime sperimentazioni di smart road: sono 190 i progetti identificati – a livello mondiale – a partire dal 2015. Di questi, ben 63 sono stati attivati nel 2022 (+43% sul 2021). Nel nostro paese sono 15 le iniziative avviate, tutte nel biennio 2021-2022.

Auto sempre connesse, le soluzioni

Le soluzioni più diffuse sono i box GPS/GPRS per la localizzazione e la registrazione dei parametri di guida con finalità assicurative (10 milioni, +4% rispetto al 2021), ormai sul mercato da molti anni, ma la crescita è trainata principalmente da auto nativamente connesse tramite SIM (4,3 milioni, +21%). Parallelamente, prosegue con convinzione il processo di maturazione dell’offerta di soluzioni per l’auto smart, con sempre più aziende in grado di raccogliere grandi quantità di dati dai veicoli, che creano un impatto diretto sui numeri del mercato: i servizi raggiungono quota 480 milioni di euro, +20% rispetto al 2021.

Le novità normative costituiranno un importante motore di crescita: sia l’obbligo, a partire dal 2024, di integrare specifici ADAS all’interno di tutte le vetture di nuova immatricolazione, sia quello, dal 2035, di immatricolare solo veicoli a emissioni zero. La connettività avrà infatti un ruolo molto importante nella gestione dei nuovi veicoli elettrici e nel garantire scambi di informazioni tra auto e infrastruttura (ad esempio, per individuare le stazioni di ricarica più vicine).

Connected Car & Mobility, fonte Depositphotos

Perché il tema della Smart Mobility è così importante

Il tema Smart Mobility è considerato fondamentale o comunque rilevante da più di 4 comuni italiani su 5 (83%) con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. Coerentemente, sono lievemente aumentate le iniziative: comuni che hanno avviato progetti passano dal 27% nel 2020 al 46% nel 2021 e al 47% nel 2022. Guardando alle intenzioni per il breve periodo, in particolare ai progetti che saranno attivati a partire dal 2023, è forte l’interesse dei comuni verso la mobilità elettrica (81%), la sharing mobility (60%), e per le applicazioni per la gestione del traffico (39%) attraverso, ad esempio, l’utilizzo di semafori intelligenti e l’attivazione di servizi di infomobilità.

I nuovi fondi previsti dal PNRR daranno una nuova forte spinta al mercato della Smart Mobility. Nel 2022, a livello nazionale, sono stati già stanziati 14 miliardi di euro per progetti legati alla mobilità sostenibile e intelligente. Tra questi rientrano, ad esempio, il rinnovo delle flotte di treni e bus verdi, l’adozione di soluzioni di mobilità a idrogeno, lo sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica, il rafforzamento della mobilità ciclistica e il MaaS (Mobility as a Service). Nonostante i fondi, alcuni comuni – soprattutto quelli di piccole e medie dimensioni – si trovano ancora a fare i conti con la carenza di disponibilità economiche (64% dei rispondenti). Si riscontra invece qualche segnale positivo per quanto riguarda la mancanza di competenze (62%, -7% rispetto 2021).

Connected Car & Mobility, che cosa cerca il consumatore

Italiani popolo di santi poeti e navigatori“, partiamo da questa frase scolpita nel fregio del Colosseo Quadrato, a Roma. Prendiamone l’ultima parola: ora, siamo diventati un popolo di navigatori del futuro. Abbiamo e vogliamo il meglio dalla tecnologia da applicare in tutti i settori.

Poi, quando si tratta dell’auto, beh, essendo tra i simboli che determinano il nostro status nella società, siamo conosciuti per essere quelli che non badano a spese.

Un tempo cercavamo dal dealer di farci mettere gli optional migliori in auto. Oggi, chiediamo servizi che ci aiutino a facilitare le nostre giornate. Il park assist ha rivoluzionato il nostro modo di parcheggiare, l’apertura delle portiere con lo smartphone, poi, unisce l’utile al dilettevole. Il non aver più la fobia del ‘perdo le chiavi, oddio dove sono’ al ‘con un click nell’app sblocco la vettura’.

Ecco, i costruttori dell’automotive studiano e testano soluzioni dettate dal consumatore, sempre più attento, ma soprattutto sempre più connesso.

 

Exit mobile version