Anche se formata da poco, IDA compie un primo passo verso la sostenibilità ambientale aderendo al Climate Neutral Data Center Pact. L’associazione che rappresenta i costruttori e operatori di data center italiani, si impegna così con decisione verso la neutralità climatica dei data center.
IDA aderisce al Climate Neutral Data Center Pact: una promessa di sostenibilità
Il Climate Neutral Data Center Pact (CNDCP) è un accordo volontario tra le principali aziende europee del settore Cloud e data center per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030. Una proposta che anticipa di molto gli obiettivi del Green Deal europeo, che si pone come obiettivo il 2050.
Per farlo, i data center si impegnano a seguire cinque linee guida:
- Migliorare l’efficienza energetica con indicatori oggettivi e verificabili da un ente esterno. Ogni data center dovrà fare il possibile per rispettare le soglie stabilite per il 2025 e il 2030.
- Usare solo energia verde o a basso impatto ambientale. Entro la fine del 2030 ogni data center dovrà coprire il suo fabbisogno elettrico solo con fonti rinnovabili o senza emissioni di CO2.
- Ridurre il consumo di acqua. I data center a pieno regime dovranno dimostrare di usare l’acqua in modo efficiente e responsabile.
- Dare una seconda vita ai server. Entro il 2025 i data center dovranno valutare la possibilità di riutilizzare, riparare o riciclare tutte le loro apparecchiature server.
- Sfruttare il calore per creare un ciclo energetico virtuoso. Il calore generato dai data center può essere una fonte di risparmio energetico se riutilizzato in modo intelligente. I data center si impegnano a farlo.
Cambiamento efficace e misurabile
L’industria dei data center ha preso un impegno forte per contribuire al Green Deal europeo e raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, anticipando di molto l’obiettivo del 2050. Il Climate Neutral Data Center Pact è un’iniziativa volontaria che coinvolge oltre cento operatori e associazioni del settore.
Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea per il Green Deal Frans Timmermans ha elogiato il patto come “una sorta di promessa che i protagonisti dell’industria dei dati hanno fatto alla società, un primo primo passo verso il raggiungimento di un futuro più intelligente e sostenibile”.
IDA, l’associazione italiana dei costruttori e operatori di data center, ha aderito al patto e si impegna a sensibilizzare i propri associati e le aziende più rilevanti del settore a seguire le linee guida stabilite.
Come spiega Emmanuel Becker, presidente di IDA e Managing Director di Equinix Italia: “Siamo molto orgogliosi di aver sottoscritto quest’iniziativa di autoregolamentazione che rappresenta un contributo concreto alla crescita sostenibile del nostro Paese. Promuovere l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale dei data center fa parte della nostra missione come associazione. E’ uno dei valori in cui crediamo più profondamente e che ispira gli sforzi che stiamo mettendo in campo per rendere responsabilità ambientale ed ecosostenibilità un approccio collettivo e virtuoso che coinvolga l’intero settore”.
“Il nostro obiettivo è far comprendere non solo al mercato ma anche alle istituzioni, all’opinione pubblica e a tutti gli stakeholder dell’ecosistema economico-sociale che il comparto dei Data Center sta facendo passi da gigante in termini di efficientamento energetico e rispetto dell’ambiente. Il tutto in tempi molto ridotti, se pensiamo a come si sono mossi gli altri settori di business. Con la firma del Climate Neutral Data Center Pact, ci proponiamo di rafforzare il nostro impegno a promuovere lo sviluppo sostenibile della trasformazione digitale, sensibilizzando tutti i data center e technology provider che fanno parte dell’associazione a implementare una catena del valore basata il più possibile sui principi dell’economia circolare.”
Trovate maggiori informazioni sul sito di IDA.
- Gerardus Blokdyk (Autore)