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Verso un’era senza password: il ruolo cruciale dell’Identity Access Management

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L’Identity Access Management (IAM) è una componente fondamentale nella strategia per adottare l’approccio passwordless in un’azienda. Questo concetto, reso chiaro da Massimo Carlotti, Sales Engineering Manager Italy di CyberArk, sottolinea l’importanza di una gestione avanzata delle identità. Questo, per supportare l’eliminazione delle password e migliorare la sicurezza informatica. Prendendo spunto dalle parole di Carlotti, esploreremo come le soluzioni IAM possono essere implementate per abilitare l’autenticazione senza password e proteggere le risorse aziendali.

Massimo Carlotti, Sales Engineering Manager Italy di CyberArk
Massimo Carlotti, Sales Engineering Manager Italy di CyberArk

IAM a supporto di una nuova strategia passwordless

Il primo punto da considerare è lo Zero Sign-On (ZSO), un pilastro fondamentale delle soluzioni passwordless. ZSO si basa su robusti standard crittografici, come i certificati, e combina le identità degli utenti con informazioni contestuali per consentire l’accesso senza problemi alle applicazioni e ai servizi assegnati. Integrando ZSO con ulteriori fattori di autenticazione senza password, come la Web Authentication (WebAuthN) FIDO2, le aziende possono garantire un equilibrio ottimale tra sicurezza e usabilità. FIDO2 è un sistema di autenticazione che consente agli utenti di sfruttare dispositivi comuni per autenticarsi facilmente. Questo innovativo sistema può essere implementato facilmente dagli sviluppatori integrando un’ API basata sul Web. Un ulteriore punto a favore di questo mezzo di autenticazione è l’utilizzo di passkey a prova di phishing. Questo porta ad avere un minor numero di vettori d’attacco, rendendo molto più sicura l’autenticazione.

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Inoltre, l’autenticazione degli endpoint senza password è cruciale in un ambiente multi-device. Questa pratica non solo migliora l’esperienza dell’utente, ma aumenta anche la sicurezza complessiva, proteggendo le risorse interne dall’accesso non autorizzato. Allo stesso modo, l’accesso VPN sicuro per utenti remoti e ibridi richiede l’implementazione di tecniche di autenticazione avanzate, come l’MFA adattativa, per garantire un’esperienza di login priva di attrito ma altamente sicura.

Sostituzione self-service dell’autenticazione passwordless

Un altro aspetto chiave è la sostituzione self-service dell’autenticatore senza l’utilizzo di password, che consente agli utenti di gestire in modo autonomo i propri metodi di autenticazione. Questa funzionalità non solo migliora la flessibilità, ma garantisce anche un elevato livello di sicurezza, consentendo agli utenti di sostituire gli autenticatori persi o compromessi in modo sicuro e efficiente.

Quando si pianifica il passaggio al passwordless, è importante considerare attentamente i casi d’uso più adatti e identificare gli utenti più a rischio all’interno dell’organizzazione. Inoltre, la scelta dei giusti fattori di autenticazione senza password è cruciale per garantire un livello adeguato di sicurezza ed ergonomia. Un approccio graduale e ben pianificato è essenziale per minimizzare gli impatti sull’attività aziendale e per mitigare eventuali rischi aggiuntivi.

Infine, il supporto dei vertici aziendali e la collaborazione con fornitori affidabili sono fondamentali per il successo dell’iniziativa passwordless. È essenziale seguire una strategia disciplinata, investire nella formazione continua e adottare un approccio agile per adattarsi alle esigenze mutevoli del panorama della sicurezza informatica.

In conclusione, implementare soluzioni IAM avanzate è essenziale per supportare la transizione verso un’azienda senza password. Secondo CyberArk, possiamo capire come una gestione efficace delle identità sia fondamentale per migliorare la sicurezza informatica e garantire un’esperienza utente ottimale.

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