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Google Cloud, passi avanti verso un futuro carbon-free

Ecco le nuove iniziative promosse in tema sostenibilità

Il tema della sostenibilità sta molto a cuore a Google Cloud e l’azienda lo scorso anno ha annunciato di voler perseguire l’obiettivo di operare con energia priva di carbonio 24 ore su 24, 7 giorni su 7, nei propri campus e data center nel mondo, entro il 2030. L’impegno di Google Cloud per supportare i clienti verso un futuro carbon-free ha fatto notevoli passi avanti e a supporto di questo sono state promosse alcune importanti inziative

La prima prevede che tramite la Cloud Console verranno indicate le Region con il minor impatto di carbonio e ciò aiuterà gli utenti a fare scelte più consapevoli e sostenibili quando si tratta di scegliere la region nella quale posizionare le proprie risorse cloud. Le Region contraddistinte dal tag “Lowest CO2” dal simbolo della foglia hanno un CFE% (che indica la fornitura di energia carbon-free rispetto alla domanda) di almeno il 75%, o – se le informazioni non sono ancora disponibili per la Region – una Grid Carbon Intensity di massimo 200 gCO2eq/kWh.

Prima di rilasciare questa funzionalità, Google Cloud ha eseguito degli esperimenti per misurarne l’impatto: gli utenti che erano stati esposti alla selezione della regione avanzata avevano il 19% di probabilità in più di selezionare una regione “a basse emissioni di carbonio” per il loro servizio Cloud Run. Questi risultati mostrano che visualizzando le informazioni sul carbonio emesse quando si decide quale regione scegliere a cui affidare i propri servizi cloud, Google i aiuta le azienda a prendere decisioni più sostenibili.

Google Cloud, la sostenibilità dei propri data center in immagini e dati

Google Cloud ha anche diffuso le percentuali di energia carbon-free (CFE%) registrate nei propri data center nel 2020, così come i progressi verso l’obiettivo 2030: di tutta l’elettricità consumata su base oraria, il 67% proviene da fonti locali prive di emissioni di carbonio.
Inoltre, l’animazione “A year in carbon-free energy” mette in evidenza i progetti più significativi avviati nel 2020 e sviluppati per consentire ai nostri data center di operare sempre più e ininterrottamente con energia priva di emissioni di carbonio.

Nell’animazione, si possono vedere i siti con molto verde a mezzogiorno (ad esempio in Cile o nel sud-est degli Stati Uniti), caratteristiche che evidenzia come l’energia solare sta dando un grande contributo alla sostenibilità di questi data center. Altri, come quelli dislocati nel Midwest degli Stati Uniti, si basano maggiormente sull’energia eolica e sono soggetti a fluttuazioni stagionali della velocità del vento. 

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Danilo Loda

100% "milanes", da una vita scrivo di bit e byte e di quanto inizia con on e finisce con off. MI piace tutto quello che fa rumore, meglio se con un motore a scoppio. Amo viaggiare (senza google Maps) lo sport, soprattutto se è colorato di neroazzuro.

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