Oggi 21 agosto si celebra la Giornata Mondiale dell’Imprenditore, un’occasione che ha l’obiettivo di diffondere la consapevolezza sull’importanza dell’imprenditorialità e dell’innovazione all’interno delle aziende. In questa cornice, GoodHabitz, piattaforma internazionale focalizzata sulla promozione della formazione continua come abitudine fondamentale per lo sviluppo organizzativo, ha realizzato una ricerca interessante. Lavoratori e decision maker italiani hanno parlato di competenze professionali e formazione.
La Giornata Mondiale dell’Imprenditore e la formazione continua
La giornata mondiale dell’imprenditore ogni 21 agosto arriva per riconoscere il contributo degli imprenditori alla società, all’economia e all’innovazione. Questa giornata nasce nel 2010 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. E ha lo scopo di incoraggiare la cultura imprenditoriale, la creatività e la collaborazione tra i vari attori del mondo degli affari.
La giornata mondiale dell’imprenditore offre anche l’opportunità di sensibilizzare sui problemi e le sfide che gli imprenditori devono affrontare. Come l’accesso al finanziamento, alla formazione, al mercato e alla rete. E GoodHabitz ha colto l’occasione per parlare proprio di uno di questi temi: la formazione continua.
Una ricerca sul mercato italiano
In collaborazione con l’agenzia di ricerca Markteffect, GoodHabitz ha condotto uno studio che ha coinvolto 1.277 lavoratori e 434 decision maker italiani. L’obiettivo principale dell’indagine era comprendere quali sono ad oggi gli attuali gap di competenze nel panorama professionale. E quale ruolo possa svolgere la crescita personale nel colmare tali lacune.
Il campione analizzato è rappresentativo di un’ampia fascia d’età (25-65 anni) e coinvolge vari settori e dimensioni aziendali. L’approccio metodologico, basato su ponderazioni riguardanti età, genere e settore, garantisce per Markteffect una rappresentazione accurata e generalizzabile dell’intera popolazione, con un livello di confidenza del 95%.
Cosa emerge dalla ricerca
Dallo studio emergono chiari concetti riguardo all’interconnessione tra innovazione, crescita personale e ambiente lavorativo. Il 70% degli italiani considera molto importante lo sviluppo personale per la propria soddisfazione lavorativa. Mentre il 63% ritiene che sia responsabilità del datore di lavoro fornire opportunità per tale crescita.
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Ciò è particolarmente evidente nei vertici aziendali, con il 4 su 5 che sostiene che lo sviluppo personale impatti positivamente sulle performance dei dipendenti nel mercato del lavoro. È evidente la consapevolezza che gli impiegati abbiano bisogno di continuare ad aggiornare e migliorare le proprie competenze al fine di prepararsi adeguatamente al futuro.
Giornata Mondiale dell’Imprenditore: le competenze più importanti da formare
In Italia, il 91% dei decisori aziendali attribuisce una notevole importanza alla formazione del proprio staff. Interessante è l’orientamento verso il benessere dei dipendenti. Il 90% dei datori di lavoro concorda sul fatto che i propri dipendenti sarebbero più soddisfatti nel loro ruolo attuale se avessero maggiori opportunità di crescita personale. Questo dato sorpassa persino le opinioni espresse dai dipendenti stessi.
Le competenze chiave individuate dai decisori aziendali si focalizzano principalmente sul lavoro di squadra (43%), la comunicazione (42%) e le competenze digitali (36%). Questi fattori sono considerati essenziali per affrontare le sfide del mondo del lavoro in evoluzione. Infatti, la collaborazione, la comunicazione efficace e la capacità di sfruttare strumenti digitali sono determinanti per il successo aziendale.
Nelle Giornata Mondiale dell’Imprenditore diventa importante sottolineare il ruolo cruciale della crescita personale nell’ambito dell’imprenditorialità e dell’innovazione. Trovate spunti a riguardo sul sito di GoodHabitz.
