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Il punto di Geotab sul futuro della mobilità e dei dati

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In occasione di Geotab Mobility Connect, tenutosi la settimana scorsa a Milano, abbiamo potuto assistere a un’interessante discussione sul futuro della mobilità e del ruolo dei dati. La roundtable ha visto come ospiti Neil Cawse, fondatore e CEO, e Sabina Martin, VP, Product Management, e Stefano Peduzzi, Vice President Technology Solutions & Operations Europe di Geotab.

Veicoli elettrici: buoni propositi, ma mancano le infrastrutture

Il tasso di adozione dei veicoli elettrici in Europa varia molto da Paese a Paese. Sul podio si possono trovare i Paesi nordici, come ad esempio i Paesi Bassi, ma ultimamente anche nazioni come la Francia e la Germania stanno rapidamente scalando la classifica. Purtroppo, i Paesi del sud Europa, come l’Italia, sono i meno avanzati nell’ambito dell’elettrificazione.

Il problema principale è la mancanza di infrastruttura, che va a inficiare sulla popolarità sia dei veicoli elettrici per uso personale sia, soprattutto, su quelli a uso commerciale. Questa mancanza, secondo Geotab, è una delle sfide più grandi da affrontare.

L’infrastruttura per supportare veicoli elettrici è, fortunatamente, in fase di progettazione e costruzione, ma per il suo completamento saranno necessari anni se non decenni. Ma non si può attendere che questa venga costruita: il nostro pianeta non ce lo permette. Qualcosa va fatto nel mentre, e quel qualcosa è aumentare l’efficienza delle flotte. Questo è uno dei tanti aspetti di cui Geotab si occupa.

“Se si riesce a ridurre la quantità di gasolio o di benzina utilizzata dai veicoli del 20, 30, 40 per cento ottimizzando diversi processi, questo è un enorme passo avanti che possiamo fare ora per prepararci a un mondo completamente elettrico,” ha affermato Cawse.

A nessuno piace essere tracciato, ma a volte è fondamentale avere più dati possibile

Il mercato della mobilità europeo è molto diverso da quello americano: diverse strade, diversi veicoli, diverse infrastrutture, diverse mentalità e diversa cultura. Geotab ha incontrato parecchie difficoltà proprio a causa di queste differenze, soprattutto nell’ambito della privacy.

Geotab impiega diverse tecnologie per tracciare veicoli e dipendenti, fatto che è visto come un negativo in molte regioni del mondo, soprattutto in Europa. L’intento dell’azienda, però, è nobile: i dati raccolti dalle tecnologie di tracciamento sono fondamentali per ridurre incidenti, emissioni e sprechi. Geotab ha attivato un dialogo con i sindacati delle varie nazioni europee per cercare di promuovere una cultura lavorativa più sicura, dove i dati raccolti sono gestiti nel pieno rispetto della privacy dei dipendenti.

Pensiamo infatti a come i dati raccolti da dispositivi di tracciamento potrebbero migliorare la qualità di vita non solo dei dipendenti, ma anche di tutti i cittadini. Ad esempio, grazie ai dati degli autisti, si potrebbero identificare gli incroci più pericolosi e mitigare gli incidenti futuri mettendovi un semaforo. Le possibilità sono molte, e rimane ancora una realtà in gran parte inesplorata.

Decimo Anniversario Geotab

E per quanto riguarda l’intelligenza artificiale?

I dati sono anche ciò che sfama l’intelligenza artificiale, che è destinata a diventare un elemento predominante nell’ambito della mobilità, sia commerciale che privata. Siamo ancora lontani (ma neanche troppo) da veicoli completamente autonomi governati da sistemi basati su intelligenza artificiale. Dove viene utilizzata allora questa tecnologia? Principalmente, nei processi di decision-making.

I dati sono fondamentali per consentire una migliore gestione dei costi, delle prestazioni e della sicurezza, ma devono ancora essere sfruttati appieno. Il potenziale è elevato, ma la realtà è molto più amara. Infatti, i vantaggi offerti dagli insight basati sui dati non vengono pienamente colti a causa della mancanza di interoperabilità e di coordinamento tra i sistemi aziendali, in particolare presso aziende di grandi dimensioni.

In generale, l’intelligenza artificiale è apprezzata ma non del tutto compresa. Solo la metà delle aziende europee infatti ritiene che l’AI possa migliorare la capacità di accedere ai dati in modo semplice e rapido per ottenere informazioni utili.

Per maggiori informazioni, vi invitiamo a consultare il report “Trusted data insights: what are your vehicles telling you?” condotto a livello mondiale da Geotab.

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