Da quando il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) è entrato in vigore a maggio 2018, ha imposto un cambiamento significativo nel modo in cui le imprese e le Pubbliche Amministrazioni (PA) gestiscono i dati personali. Dopo anni dalla sua implementazione, emerge una situazione complessa: numerose organizzazioni, comprese le PA, stanno ancora lavorando per adeguare i propri processi organizzativi a questa normativa fondamentale.
GDPR nelle Pubbliche Amministrazioni: tra percezione e realtà
Il GDPR è spesso percepito come un fardello burocratico o una mera questione di privacy. Questa visione limitata tralascia gli aspetti più profondi e cruciali della normativa, che riguardano la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone nel trattamento dei dati personali. La non conformità al GDPR non è solo un rischio legale e finanziario per le organizzazioni, ma può avere ripercussioni dirette sui cittadini, in particolare nel contesto delle PA.
Per comprendere meglio come le istituzioni affrontano queste sfide, abbiamo intervistato il Colonnello Giuseppe Alverone, DPO dell’Arma dei Carabinieri. Ci ha fornito un’analisi dettagliata su come l’Arma dei Carabinieri ha implementato il GDPR attraverso un Modello Organizzativo Privacy, che va oltre la semplice conformità normativa. Questo modello si concentra sull’efficienza organizzativa e sulla governance dei processi che coinvolgono dati personali, definendo chiaramente ruoli e responsabilità e istituendo procedure per la gestione dei diritti privacy e dei data breach.
La doppia sfida normativa dell’arma dei carabinieri
L’Arma dei Carabinieri si trova in una posizione unica, dovendo applicare sia la Direttiva UE 680 del 2016 (LED) per le attività istituzionali legate al trattamento dei dati in ambito penale, sia il GDPR per il trattamento dei dati del personale e per la gestione del sito web istituzionale. Questo ha portato a un’ampia mappatura e rimodellamento dei processi organizzativi, assicurando che ogni trattamento dei dati fosse conforme ai principi di protezione dei dati personali.
Formazione e consapevolezza
Una componente essenziale del Modello Organizzativo è la formazione del personale. L’Arma ha scelto di ancorare i processi di formazione agli standard e alle best practice nazionali. Questo approccio garantisce che ogni membro dell’Arma sia pienamente consapevole delle proprie responsabilità legali in relazione al trattamento dei dati personali, rafforzando la sicurezza e la compliance dell’istituzione.
La protezione dei dati come diritto fondamentale
Nella sua intervista, il Colonnello Alverone ha evidenziato l’importanza di vedere il GDPR come uno strumento per la tutela dei diritti fondamentali, non solo come una normativa sulla privacy. Questa prospettiva aiuta a comprendere la reale portata e il significato del GDPR, che protegge i “frammenti di vita” delle persone, difendendo la loro dignità e libertà.
GDPR: un cambiamento culturale nelle Pubbliche Amministrazioni
La comprensione e l’applicazione del GDPR da parte delle PA e delle istituzioni richiede un impegno continuo e strutturato. Eventi come il Cyber & Privacy Forum, a cui il Colonnello Alverone parteciperà come relatore, offrono un’occasione importante per discutere e approfondire questi temi. L’evento, organizzato da Ethos Media Group e previsto per il 29 Novembre 2023 a Verona, rappresenta un’opportunità per aggiornarsi e confrontarsi sulle migliori pratiche in materia di protezione dei dati e privacy. La partecipazione è gratuita previa registrazione, offrendo a professionisti e interessati un forum per discutere e comprendere meglio la portata e l’importanza del GDPR nel nostro contesto sociale e istituzionale.
Per ulteriori informazioni visitate il sito di Cyber & Privacy Forum.
- Di Mascio, Fabrizio (Autore)