Pochi giorni fa, il 25 maggio 2023, si sono compiuti cinque anni dall’entrata in vigore del regolamento generale UE sulla protezione dei dati (GDPR), una normativa che ha cambiato il modo di fare marketing online in Europa.
Come si sono adattate le aziende dell’Unione a questo scenario? Quali sono le sfide e i benefici della compliance? A queste domande ha cercato di rispondere Piwik PRO, provider di un software proprietario privacy-friendly che analizza la customer journey su web e app, con la seconda edizione della ricerca chiamata Cinque anni di GDPR: come le aziende UE conciliano compliance e marketing efficace.
Com’è percepito il GDPR a 5 anni dalla sua entrata in vigore?
L’indagine, condotta ad aprile 2023 su un campione di 300 tra CEO, COO, CMO, responsabili marketing e senior marketing manager di realtà di medie e grandi dimensioni e provenienti da 30 Paesi europei, ha rivelato una crescente consapevolezza dell’importanza della privacy online da parte delle organizzazioni.
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Il 90% degli intervistati ritiene che la privacy dell’individuo debba essere rispettata, mentre quasi l’80% considera leggi come il GDPR necessarie. Inoltre, più dell’80% delle aziende ritiene possibile mantenere l’equilibrio tra un’attività di marketing efficace e la conformità alle normative sulla privacy, registrando un aumento del 20% rispetto allo scorso anno.
“Con la condivisione di importanti chiarimenti in aree chiave e la premessa di una migliore applicazione del GDPR, l’Unione Europea sta ponendo le fondamenta di un nuovo approccio alla tutela della privacy, che premierà le organizzazioni con standard più elevati. – sostiene Lisette Meij, Data Protection Officer di Piwik PRO – La soddisfazione dei requisiti base permette alle aziende di concentrarsi su aggiornamenti e ottimizzazioni, aumentando il vantaggio competitivo e rendendo la compliance alla privacy un punto di forza”.
Il GDPR può rappresentare un’opportunità di marketing?
Secondo 3 intervistati su 4, agire in linea con le regolamentazioni in materia di privacy ha un impatto positivo sul business, in termini di maggiore data security, credibilità del brand e fiducia dei clienti.
Questi ultimi due aspetti sono anche le principali motivazioni che spingono le aziende ad adottare soluzioni per la compliance, mentre si riduce il timore di una sanzione. Tuttavia, la tutela dei dati resta una sfida per la maggior parte dei rispondenti (73,4%), che devono gestire stack di marketing complessi e integrati con strumenti di analytics, social media, email automation e advertising.
Per verificare l’effettiva compliance di queste tecnologie, il 36% delle aziende effettua controlli occasionali e il 33% li compie regolarmente. Solo il 9% non ha mai verificato la conformità degli strumenti utilizzati. La rinnovata attenzione alla questione privacy e le recenti polemiche relative all’uso di Facebook e Google Analytics in Europa potrebbero aver contribuito all’aumento della popolarità delle piattaforme di marketing europee e ospitate nell’UE.
Il report mostra che più della metà delle organizzazioni (58%) usa software con server nell’UE e che il 75% degli intervistati sarebbe pronto a sostituire i tool delle big tech con opzioni europee. Questa percentuale è salita dal 50% del 2022 e indica una maggiore fiducia delle aziende nel rispettare il GDPR.
“C’è chi ha definito il GDPR un tentativo degli europei di ‘regolamentarsi a morte’. Eppure, nonostante abbia messo fine ad alcuni modelli di business, privacy e compliance sono ora accolte e abbracciate dalle aziende”, commenta Piotr Korzeniowski, CEO di Piwik PRO.
- Roveda, Federico (Autore)