Unire divertimento e formazione: questo è l’obiettivo di Gamedoo e del loro videogioco sulla cybersecurity Il Lato Debole, che abbiamo potuto provare. In questo articolo, esploreremo l’importanza dei videogiochi come medium educativo e di formazione, e vi introdurremo all’intrigante storia de Il Lato Debole.
Gamedoo e l’efficacia dei videogiochi come strumento di formazione
Prima di addentrarci nel videogioco in sé, vi presentiamo la casa che lo ha creato: Gamedoo. La startup, con sede a Garbagnate Milanese, ha come missione il creare esperienze immersive per rendere la formazione un’attività divertente e dinamica attraverso il medium del videogioco.
Perché proprio i videogiochi? È stato dimostrato che i questi possono stimolare le attività celebrali, potenziare la memoria, migliorare la capacità di risolvere i problemi, favorire la creatività e motivare a raggiungere gli obiettivi. E, ammettiamolo, giocare a un videogioco è più divertente che studiare da un libro o assistere a un corso di formazione frontale!
Un videogioco (formativo o non) riesce a ottenere ciò che viene definito “flow-state“, un fenomeno psicologico in cui una persona che svolge un’attività è completamente immersa in una sensazione di concentrazione energetica, pieno coinvolgimento e piacere nel processo dell’attività. Durante tali attività si hanno elevati livelli di concentrazione, che portano una persona a imparare meglio ciò che stanno facendo.
Gamedoo punta proprio a far ottenere il flow-state ai giocatori, facendoli ingaggiare in attività formative interessanti e stimolanti. Inoltre, tramite l’apposita piattaforma, permette di monitorare l’efficacia di apprendimento, lo stile di gioco e lo sviluppo di differenti abilità sia tecniche che soft skill.
Il tutto senza trascurare un aspetto cruciale: quello dell’accessibilità. Gamedoo vuole creare esperienze accessibili a tutti, in modo che chiunque possa partecipare alla formazione fornita dai videogiochi. In particolare, Il Lato Debole utilizza un’intuitiva interfaccia punta e clicca, i suoni e colori utilizzati sono solamente di contorno e non parte fondamentale per portare a termine l’esperienza di gioco
Il Lato Debole: un’intrigante storia dal retrogusto cyberpunk ci accompagna nel mondo della sicurezza informatica
Ci risvegliamo su un treno completamente vuoto, il nostro sonno interrotto da minacciose parole provenienti da una voce sconosciuta. Quando il treno si ferma decidiamo di scendere, e veniamo inondati dalle colorate luci di centinaia di lampade neon. Non appena i nostri occhi si abituano alla scena, ci viene spontaneo chiedere: “Ma dove diavolo mi trovo?“
Ci troviamo in Eniac-43, un mondo digitale ispirato allo stile cyberpunk, che a breve ci introdurrà a misteriosi personaggi e metterà alla prova le nostre conoscenze di sicurezza informatica.
Esplorando la città futuristica nel quale ci siamo ritrovati, incontriamo due personaggi chiave per la nostra avventura: il Professore e il Condor. Queste due figure ci promettono di aiutarci a far chiarezza sulla situazione in cui siamo capitati, a patto di essere disposti a dargli una mano.
Una volta scelto il personaggio con il quale allearci (noi abbiamo scelto il Professore), ci viene dato il compito di recarci al Portale che si è aperto al lato nord della città per confrontarci con una misteriosa entità conosciuta come Anomalia.
Fortunatamente, non saremo soli in questa impresa. Ci accompagnerà infatti un simpatico animaletto robot a forma di gattino, che ogni tanto ci darà delle dritte per sopravvivere alle sfide che Eniac-43 ci porrà davanti.
I minigiochi Hangword e Another Scam
Per sconfiggere l’Anomalia dobbiamo tenerla occupata generando delle password forti: più resistenti saranno e più velocemente la sconfiggeremo. Il nostro amico robotico ci spiegherà come creare delle password a prova di Anomalia, spunti utili che possiamo utilizzare anche nella vita reale.
Una volta sconfitta l’Anomalia, possiamo fare ritorno dal Professore, ma non senza prima imbatterci in una chiavetta USB abbandonata. Perlustrando in giro, verremo presto a conoscenza del presunto proprietario della chiavetta, un certo Rutano, che senza di essa rischia di essere licenziato.
Rutano ci mostra un comportamento molto pericoloso, quello di utilizzare dispositivi di archiviazione trovati in giro. Infatti, la “sua” chiavetta si rivela contenere una minacciosa creatura che prontamente ci sfida e un duello di domande e risposte sulla sicurezza informatica. Questa minaccia sarà il principale antagonista del gioco, che ci sottoporrà periodicamente a domande sempre più complesse per testare il nostro apprendimento.
Non solo: ci proporrà anche la seconda sfida della nostra avventura, ovvero un minigioco che simulerà un attacco di phishing, in cui dovremo distinguere tra mail, messaggi e chiamate truffaldine da quelle reali.
La nostra demo finisce qui, ma il gioco continua! Vi invitiamo a provarlo voi stessi richiedendo una prova o il gioco completo direttamente a Gamedoo.
