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La startup Flex aiuta le aziende a creare le postazioni di smart working per i dipendenti

L’azienda francese rende più semplice dare ai dipendenti contanti per comprare scrivanie, periferiche, ecc.

La startup Flex rende più semplice per le aziende fornire ai lavoratori in smartworking i mezzi per un home office. La società francese, prima nota con il nome di Flexlab, permette di allocare risorse per acquistare scrivanie e sedie ergonomiche, monitor esterni e periferiche, e tutte quelle comodità che rende il lavoro da casa più efficiente e comodo. In sostanza, Flex aiuta a trasformare il una stanza di casa in un vero e proprio ufficio.

La startup Flex aiuta a creare postazioni per lo smartworking

Lavorare in un ambiente non adatto può essere complicato. Alcuni workflow rallentano vistosamente senza uno schermo secondario, il laptop senza dock station vi lascia senza periferiche, la schiena duole lavorando sulla sedia in cucina. Per questo motivo molte aziende (e molti lavoratori privatamente) stanno investendo per migliorare l’home office. Ma per una grande azienda gestire le richieste di tutti i dipendenti in lavoro remoto può essere complicato.

flex smartworking startup dotazione
Screenshot della home page di Flex

Come funziona Flex

Fleex permette di gestire queste cose in maniera più flessibile (come da titolo) e semplice. Infatti le aziende possono assegnare un budget mensile per i propri dipendenti. Le persone possono poi scegliere di spendere questo budget in prodotti o servizi. La startup è in contatto con i fornitori per presentare un catalogo. Per adesso permette l’acquisto di arredamento d’ufficio e materiale IT.

Una volta scelto il prodotto che può migliorare la vostra vita lavorativa fra le mura di casa, Flex compra per i dipendenti quello di cui hanno bisogno. E spedisce a casa dei lavoratori il tutto. Ma non solo: nel caso i dipendenti cambiassero lavoro, spedirebbero l’equipaggiamento a Flex per rimborsare l’azienda.

Questo approccio permette alle aziende di contenere i costi per le stazioni di lavoro remoto dei dipendenti: possono stabilire un budget preciso, per poi lasciare al lavoratore la possibilità di scegliere il materiale migliore per lavorare.

Al momento, Swile, Back Market e Shine hanno deciso di provare a lavorare con la startup. Hanno allocato in media 55 euro al mese per i dipendenti. La startup ha convinto gli investitori, raccogliendo 2 milioni di euro in un seed round. E si è iscritta a eFounders, uno startup studio focalizzato sulle compagnie SaaS.

Resta ancora da vedere se questo modello di business possa funzionare: la startup ha appena iniziato a fornire l’home office ai dipendenti. Ma molte aziende hanno dimostrato il proprio interesse. Potete approfondire sul sito ufficiale di Flex.

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Source
Tech Crunch

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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