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F5 Networks racconta le 5 sfide dell’innovazione con The Future of Multi-cloud

The Future of Multi-cloud è un imponente report, presentato da F5 Networks nel 2018 per la prima volta, che analizza il ruolo che la strategia di multi-cloud ha avuto, ma soprattutto avrà nei prossimi anni e come approcciarsi ad essa in maniera migliore. Stando ai dati raccolti questo tipo di operazioni sono attuate già dall’81% delle aziende globali e il numero è in crescita.

La metodologia di “The Future of Multi-cloud”

Questa prima edizione del report ha visto la collaborazione di F5 Networks, tra le maggiori compagnie del campo degli application services, con Foresight Factory. La banca dati di quest’ultima ha permessi di accedere a decine e decine di ricerche condotte in più di 20 Paesi, tra cui l’Italia. Tutto è stato integrato con interviste esclusive a esperti di cloud, strategia aziendale o consulenza tecnologica provenienti dal top management di aziende come Deloitte Consulting, Cloud Advisors, CitiLogik e molte altre ancora.

Il Country Manager per l’Italia e Malta di F5 Networks Maurizio Desiderio ha descritto così il report: “The Future of Multi-cloud offre uno spaccato unico su come le organizzazioni, anche nel nostro Paese, possano affrontare con successo uno scenario sempre più complesso e incentrato sul cloud. La posta in gioco è sempre più elevata e le aziende che oggi sottovalutano il potenziale del multi-cloud potranno incontrare delle difficoltà nei prossimi cinque anni”.

Ma quali sono quindi le tematiche centrali riguardanti il multi-cloud emerse dall’analisi di F5 Networks? Vediamole insieme.

1) Sarà la nuova era di innovazione di business

La tendenza emersa, come anticipato in apertura del pezzo, è che sempre più aziende sceglieranno un approccio multi-cloud nei prossimi anni. Non solo, ma le compagnie che ritarderanno troppo l’adozione di sistemi di questo tipo diventeranno sempre meno rilevanti sul mercato.

La maggiore diffusione dell’approccio multi-cloud potrà portare a un abbassamento dei prezzi, in quanto i cloud provider avranno la possibilità di mostrare casi più convincenti di utilizzo. Parallelamente strumenti come il machine learning e l’AI saranno utilissimi per l’automazione dei processi di transizione, favorendo ancora di più il trend.

Josh McBain, Director of Consultancy di Foresight Factory commenta così i dati: “Il multi-cloud rappresenta un punto di svolta sia per il business che per i consumatori. Le prospettive per i prossimi cinque anni sono brillanti e le potenzialità enormi: il multi-cloud aprirà la strada a un’innovazione senza precedenti, riunendo architetture cloud diverse, DevOps, NetOps e SecOps, in modo da rendere per primo possibili quei servizi di trasformazione che le infrastrutture tradizionali non sono in grado di offrire”.

2) L’agilità è un aspetto fondamentale

Il sistema di multi-cloud offre incredibili vantaggi, permettendo di sfruttare di volta in volta il servizio più adatto alle proprie necessità. Sono opportunità eccezionali, che però per essere sfruttate al meglio devono essere caratterizzate da adattabilità e agilità nei trasferimenti. Si tratta di un aspetto chiave, che F5 Networks cura sempre nei propri servizi.

Le imprese dovranno quindi fare scelte impegnative per bilanciare costi, flessibilità e complessità della struttura. Dipende ovviamente dalle singole circostanze, ma The Future of Multi-clouds riporta che è praticamente indispensabile avere almeno due provider di servizi cloud.

Come spiega Paolo Arcagni, System Engineer Manager di F5 Networks “Sfruttare con intelligenza e lungimiranza le opportunità offerte dal multi-cloud significherà trarne vantaggio in termini di profitti e guadagnare la fiducia dei clienti attraverso l’eccellenza del servizio”.

L’intero processo di digitalizzazione richiede la possibilità di spostare le risorse senza problemi tra le diverse forme di cloud, on-premise e non, nel cloud pubblico o privato” dichiara Arthur Goldstuck, esperto FOMC e Managing Director di World Wide Worx.

3) Affrontare lo skills gap è una priorità

Tra le sfide maggiori da affrontare già a partire da ora c’è sicuramente il problema del divario generazionale, con una forza lavoro che non sempre riesce a stare al passo con gli sviluppi tecnologici. Di conseguenza non è facile implementare nuovi strumenti per soddisfare al meglio le esigenze aziendali. Non solo: è anche importante colmare il gap tra chi ha competenze tecnologiche, ma non di settore e viceversa.

La soluzione può essere una promozione della collaborazione all’interno della propria compagnia. Un’altra possibilità è la creazione di strumenti automatizzati che richiedano minore impegno da parte dei dipendenti. I dati dello studio confermano l’interesse crescente delle aziende per quest’ultima strada, con percentuali superiori al 60% nei paesi europei.

Maurizio Desiderio ha commentato in merito a questa tematica: “Da questo punto di vista, il nuovo studio di F5 vuole essere un richiamo per i leader aziendali suggerendo loro di sfruttare il potenziale enorme dei giovani e promuovere la diversity; invita, inoltre, il settore IT a promuovere meglio l’utilizzo di soluzioni intelligenti, guidate dal contesto e automatizzate in grado di abilitare nuove e interessanti opportunità di carriera, oltre a rendere possibile per chi già opera in azienda il focalizzarsi su attività lavorative maggiormente strategiche e gratificanti”.

4) L’importanza della protezione dei dati e della sicurezza

La sicurezza è chiaramente uno degli aspetti più importanti (se non il principale) di cui tenere conto nella implementazione di nuovi sistemi informatici. Questo è ancora più vero nella creazione di un’architettura multi-cloud che, se gestita in maniera inadeguata, si traduce in un aumento delle applicazioni e potenzialmente dei rischi. Lo sviluppo del cybercrime procede a ritmi preoccupanti ed è importante essere sempre pronti a difendersi.

Se non si presta le dovute cautele, il risultato di un’espansione può essere quello di aprire solo ulteriori punti di attacco. Sono diversi i casi di gravissimi breach originati da applicazioni ritenute non critical e quindi non sufficientemente protette. È per questo che F5 Networks promuove sempre un’idea di sicurezza che coinvolga tutte le applicazioni aziendali, uno dei tre pilastri dell’approccio “Fast, Smart and Secure” della compagnia.

I dati di Foresight Factory riportano come l’81% dei consumatori a livello globale senta l’esigenza di un maggiore controllo sui dati personali, soprattutto in Spagna e Irlanda. Gli esperti che hanno contribuito a The Future of Multi-cloud hanno quindi sottolineato l’importanza di creare applicazioni scalabili su qualsiasi piattaforma. Infatti, implementare un ecosistema di soluzioni integrate di sicurezza e cloud affidabile permette di realizzare servizi IT end-to-end che offrano una maggiore visibilità delle minacce.

Più sono critical le applicazioni, più è necessario avere un protocollo di sicurezza” ha dichiarato Roy Illsey, Principal Analyst di Ovum.

5) Il ruolo chiave della regolamentazione

L’introduzione del General Data Protection Regulation, noto con la sigla GDPR, è stato un buon passo avanti nella regolamentazione della gestione dei dati. Tuttavia, per quanto sia considerata la normativa più completa vista finora, secondo gli esperti di The Future of Multi-Cloud nel lungo periodo si rivelerà insufficiente. Entro cinque anni sarà probabilmente necessario adottare uno standard globale per la protezione.

La collaborazione tra aziende e governi di tutto il mondo è al contempo una necessità e una delle sfide maggiori per riuscire a raggiungere una regolamentazione funzionale della materia nel futuro.

Riccardo Rolando, CEO di Upgrade, partner di F5 Networks Italy, ha aggiunto: “Nella nostra esperienza quotidiana vediamo come il mercato richieda competenze sempre più rare, specialistiche e trasversali, anche rispetto al multi-cloud; inoltre, settori per noi di riferimento come quello marittimo e avionico, coinvolgono un numero sempre maggiore di partner con specifiche differenti, come gli armatori, le università e gli enti di classificazione, che rendono lo scenario di business attuale sempre più complesso, tracciando allo stesso tempo la strada verso il mercato del futuro. In questo contesto, nel quale il multi-cloud e l’Intelligenza Artificiale guidano e plasmano il cambiamento, F5 rappresenta il collante capace di soddisfare le esigenze dei diversi stakeholder sostenendoli nel percorso di trasformazione in atto”.

Conclusioni

Nei prossimi cinque anni ci saranno diversi momenti chiave nel campo del multi-cloud, con nuove leggi e modifiche nell’industria. Ovviamente ci saranno differenze da regione a regione e da una Nazione all’altra, ma il trend è definitivamente in crescita.

In tutto questo giocherà un ruolo fondamentale la standardizzazione e l’automazione per centralizzare la gestione delle architetture. Parallelamente le skill dovranno crescere insieme al progresso e sarà necessario implementare strumenti che facilitino questo processo.

Insomma, The Future of Multi-cloud dipinge un panorama per i prossimi anni dove sistemi di questo tipo saranno fondamentali. È il momento di attivarsi per fare parte di questo grande futuro.

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