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Eurovision 2023: come la tecnologia multi-cloud garantisce un’esperienza di visione unica

12 punti al multi-cloud!

Questa settimana la città di Liverpool è al centro dell’attenzione mondiale, anche più del solito. La città che diede i natali ai Beatles sta infatti ospitando l’Eurovision Song Contest 2023, l’evento televisivo non sportivo più seguito al mondo. Oltre ai fan in città, ci sono infatti gli oltre 161 milioni di spettatori televisivi. L’obiettivo dell’EBU (l’unione dei broadcaster europei che promuove l’evento) è offrire un’esperienza di visione senza precedenti, che soddisfi le aspettative del pubblico ovunque e comunque lo guardi. Questo implica una grande sfida tecnologica per l’Eurovision 2023, che deve gestire una enorme quantità di dati per garantire una trasmissione fluida e coinvolgente, con una tecnologia multi-cloud all’avanguardia.

La tecnologia multi-cloud si mette al servizio dell’Eurovision 2023

I dati sono la chiave per creare un’esperienza universale che non faccia perdere la magia dell’evento. Del resto noi, come spettatori, vogliamo sentire la connessione e l’emozione dei grandi eventi. Anche se non possiamo essere presenti fisicamente, vogliamo vivere lo spettacolo in prima persona. Questo richiede agli organizzatori di essere pronti a tutte le situazioni e le esigenze di continuità. Pensiamo, ad esempio, a quanti spettatori guarderanno lo spettacolo in streaming sui loro dispositivi mobili. Considerando il consumo medio, questo potrebbe corrispondere a più di 1,9 milioni di TB di dati.

Per far fronte a questa domanda di dati e offrire una connessione eccezionale è necessario usare più cloud, che lavorino in armonia tra loro, con applicazioni e carichi di lavoro archiviati, spostati e gestiti attraverso tutti i cloud, fino al dispositivo.

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In che modo?

In un report firmato da Richard Bennett, Head of Industry Solutions & Strategy, EMEA, VMware, si spiega come e perchè la tecnologia multi-cloud viene utilizzata nella produzione dell’Eurovision Song Contest 2023. Vediamo cinque casi specifici.

  1. Migliora l’esperienza multimediale: Il multi-cloud consiste nell’utilizzare diversi tipi di cloud, come quelli privati, pubblici o edge, per gestire al meglio le diverse esigenze dei contenuti e degli utenti. Chi assiste all’evento dal vivo può, ad esempio, usufruire di una rete pubblica locale per scaricare app, condividere momenti e rivedere le scene più emozionanti. Chi invece segue lo streaming da casa può sfruttare gli edge cloud, che elaborano i dati vicino alla fonte, per interagire con gli altri spettatori e accedere a contenuti extra. Inoltre il multi-cloud garantisce una qualità ottimale dello streaming, adattandosi alle diverse larghezze di banda e ai diversi dispositivi degli utenti.
  2. Utilizzo di droni: I droni sono diventati protagonisti dei grandi eventi, offrendo ai fan una visione spettacolare e innovativa di ciò che succede sul palco e oltre. Ma per garantire la qualità e la continuità delle riprese e delle trasmissioni in diretta, necessitano una tecnologia cloud all’avanguardia che li supporti.
  3. Gestione dell’aspetto organizzativo: Organizzare un evento di grandi dimensioni richiede una grande capacità di coordinare e comunicare con centinaia di appaltatori, che si occupano di diversi aspetti della produzione, dalla tecnica alla sicurezza, dal catering alla pulizia, dai media all’intrattenimento. Ogni appaltatore ha bisogno di essere al posto giusto al momento giusto e di collaborare con gli altri in modo efficace. Tuttavia, questa sfida diventa ancora più complessa quando ogni appaltatore usa la propria infrastruttura digitale, che può essere diversa da quella degli altri. Come si può garantire una logistica e una pianificazione senza soluzione di continuità in queste condizioni? La risposta, ancora una volta, è la tecnologial multi-cloud.
  4. Performance ancora più spettacolari: L’Eurovision è amato dai fan per lo spettacolo che caratterizza le performance degli artisti. Grazie alla combinazione di cloud pubblici e cloud edge, le esibizioni possono essere coreografate. In tal modo si può avere sempre la telecamera giusta al momento giusto.
  5. La sicurezza prima di tutto: Gli organizzatori devono poter contare su una rete affidabile che non possa essere sabotata da hacker o malintenzionati. Per questo motivo, è necessaria una sicurezza più avanzata, basata sull’intelligenza artificiale e sul contesto di consumo e di integrazione dei contenuti. Solo così si può monitorare il comportamento delle reti e dei dati e intervenire tempestivamente in caso di anomalie. Per gestire i diversi cloud che collaborano tra loro, i produttori devono adottare una soluzione di sicurezza integrata e basata sul software, in grado di scalare e adattarsi a ogni dispositivo e a ogni scenario di utilizzo dei dati. Ad esempio, i cloud privati permettono di proteggere al meglio i carichi di lavoro più importanti e delicati. Un edge cloud, invece, offre una protezione efficace ai dispositivi degli utenti, ovunque si trovino nel mondo, in modo che possano fruire delle applicazioni e dei contenuti con fiducia e sicurezza.

Tirando le somme: è il multi-cloud il vero vincitore dell’Eurovision 2023

Per via della sua portata globale, l’Eurovision Song Contest rappresenta al meglio il ritorno ai grandi eventi dal vivo dopo un lungo periodo di restrizioni. Questo comporta una trasformazione dei consumi, delle esigenze dei fan e delle soluzioni tecnologiche per un settore sempre più dinamico e competitivo. 

L’obiettivo degli organizzatori, ma anche dell’intera macchina produttiva, è creare esperienze magiche che generino valore e fidelizzazione. Per farlo, però, non basta l’IT tradizionale. Serve una strategia intelligente basata sul multi-cloud. Solo così è possibile garantire la continuità la qualità della visione e l’emozione dello spettacolo.

Il multi-cloud offre anche la robustezza necessaria per gestire enormi quantità di dati e garantire la sicurezza, senza compromettere l’immersione del pubblico in queste esperienze multimediali sempre più innovative. In questo scenario l’Eurovision 2023, che terminerà con la Grand Finale di sabato 13 maggio, rappresenta un esempio di uso efficace della tecnologia multi-cloud.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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