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Il futuro dei data center: le sfide sulla sostenibilità e sull’efficienza energetica

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Al giorno d’oggi non si può più transigere sulla sostenibilità ambientale, e raggiungere la piena efficienza energetica per i data center è imprescindibile. D’altronde, nessun’azienda al mondo potrebbe mai desiderare un data center con consumi troppo elevati o non efficienti. Eppure bisogna perseguire questo obiettivo soprattutto per il futuro, anche se non è semplice tanto quanto ottenere risultati con l’AI.

Queste sono alcuni dei concetti espressi da Alessandro Valenti, Senior Cloud Economist, Southern Europe, Nutanix nel suo lavoro. Valenti ha espresso i suoi pareri corredati da possibili soluzioni per raggiungere l’efficienza energetica dei data center.

L’efficienza energetica dei data center è necessaria per il futuro

Molti dati e recenti legislazioni stanno però facendo diventare il discorso sulla sostenibilità e sull’efficienza energetica una vera e propria priorità strategica. Anche perché il consumo energetico mondiale è in forte aumento, e nella sola Europa i Data Center rappresentano da soli il 3% della domanda.

Questo numero, come sostenuto nel suo studio da Alessandro Valenti, è destinato ad aumentare nei prossimi anni. Anche perché non in tutte le aree sono disponibili dati approfonditi sul consumo energetico dei data center.

Le azioni concrete

Cosa è possibile fare allora per progettare e mettere in funzione data center più sostenibili? Valenti nel suo studio pone l’accento sulla scelta tra un’infrastruttura on-premise, cloud o ibrida. La scelta non è per nulla scontata, perché ogni possibilità necessità di una gestione ingegneristica avanzata.

Un approccio on-premise permette il massimo controllo delle aziende sulla propria infrastruttura, ma a un costo energetico maggiore. Al contrario, l’infrastruttura cloud permette un consumo energetico decisamente inferiore, seppur con un minor controllo da parte delle aziende.

Con l'ottimizzazione energetica dei data center si risparmierebbero fino a 25 miliardi di euro

Anche le decisioni architetturali giocano un ruolo importante sul discorso dell’efficienza energetica dei data center. Il modello a tre livelli – ovvero server, storage e rete, è stato per lungo tempo lo standard, eppure è proprio il modello più dispendioso dal punto di vista energetico.

Una possibile soluzione complessiva sarebbe quella di dotarsi di un’infrastruttura iperconvergente o HCI. In questo modo si integrano i livelli di server e storage in un’unico, riducendo così il numero di apparecchiature presenti. E il risultato è che si risparmia molta energia, sia quella per alimentare il data center che quella per raffreddarlo.

I risultati

I vantaggi di un’infrastruttura di tipo iperconvergente, come dimostrato dagli studi della società di consulenza Atlantic Ventures, sono certi. La ricerca ha dimostrato che il passaggio da un’architettura tradizionale a tre livelli a una soluzione HCI comporta un miglioramento dell’efficienza energetica pari al 27%. Questa percentuale può crescere ulteriormente: del 13% se la soluzione HCI è implementata in un sito di co-locazione, o del 28% se si opta per il cloud pubblico.

Conti alla mano, per l’Europa ciò potrebbe rappresentare un risparmio di circa 91.7 TWh di elettricità tra il 2024 e il 2030, con una riduzione delle emissioni di CO2 quantificabile in circa 18.7 milioni di tonnellate. In termini economici invece il risparmio sarebbe di circa 25.1 miliardi di euro, sempre tra il 2024 e il 2030.

Il futuro sostenibile grazie a data center a piena efficienza energetica

Alessandro Valenti, Senior Cloud Economist, Southern Europe per Nutanix, giunge alla conclusione che la soluzione è l’investimento in strutture HCI. Questo non solo comporterebbe numerosi vantaggi energetici alle aziende, ma anche vantaggi di tipo economico e operativi.

Ma non solo. Le infrastrutture iperconvergenti, oltre che fonte di vari vantaggi energetici ed economici, permetteranno di gestire quantità di dati sempre maggiori e di avere una maggior capacità computazionale, necessaria per le tecnologie future e dispendiose come quella dell’Intelligenza Artificiale.

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