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C’è un nuovo Tech Hub eDreams ODIGEO e Milano

Ne parliamo con in CTO Carsten Bernhard

Il 24 gennaio 2023 eDreams ODIGEO ha aperto a Milano il suo nuovo Tech Hub. Il Tech Hub, per l’azienda è un centro di innovazione dove far convergere talenti locali e inserirli in una realtà internazionale per creare innovazione in ambiti tecnologici complessi. Il Tech Hub, lo si vede appena entrati è si un posto di lavoro ma non lo si può definire un ufficio. Ci sono ampi spazi aperti e una predominanza di zone comuni. Posti a sedere per chi deve fare office automation, ma si capisce che l’obiettivo principale è quello di fare squadra e condividere idee per creare nuove soluzioni.

eDreams ODIGEO ha già aperto degli hub a Porto, Palma di Maiorca e Alicante. Tutti con lo spirito di promuovere un nuovo modello di lavoro più flessibile e stimolante per i dipendenti. Tant’è vero che l’azienda è stata nominata da Forbes tra le migliori realtà per cui lavorare nel 2022.

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Ma, esattamente, qual è la filosofia che sta dietro ai Tech Hub e dove mira ad arrivare eDream ODIGEO? Per saperlo, siamo andati a chiederlo a Carsten Bernhard CTO del gruppo.

Intervista al CTO di eDreams ODIGEO, Carsten Bernhard

Buongiorno Bernhard, piacere di conoscerla e grazie per averci concesso questa intervista.

Iniziamo parlando di lei. Potrebbe presentarsi ai nostri lettori e parlarci del percorso professionale che l’ha portata a ricoprire la sua attuale posizione?

Ho lavorato nel campo della tecnologia fin dai tempi dell’università. Ho sempre avuto la forte convinzione per cui (come si dice in Germania) la vita sta nel mezzo. Ovvero, c’è una continua tensione tra tecnologia e business; e questa tensione rappresenta una interessante opportunità. Personalmente, mi vedo come un tramite tra questi due mondi; e questo è quello che mi ha sempre motivato in passato anche quando lavoravo in altri ambiti.

In passato ho avuto la possibilità di lavorare in grandi realtà con vari ruoli. Ho coperto per la prima volta il ruolo di CTO nel 2006 in un’altra azienda e poi, dopo un periodo come CIO sono diventato CTO di eDreams sei anni fa.

La nostra sede principale è in Spagna, a Barcellona, ma abbiamo centri dislocati in vari paesi del sud Europa. Perché è nei posti interessanti, come Milano, dove possiamo prendere i migliori talenti.

Quanti Hub come questo contate di aprire in Europa?

In questo momento abbiamo già quattro hub aperti e stiamo pensando di aggiungercene altri due.

Sono convinto che per far funzionare un hub come questo non bisogna concentrarsi sullo spazio di lavoro ma sul fatto di mettere insieme le persone e farle interagire tra loro. Infatti, questo posto è stato progettato, con uno spirito post-COVID, per riunire i dipendenti; qui non abbiamo posto a sedere per tutti, ma ampi spazi comuni per i vari gruppi di lavoro. Bisogna raggiungere una certa massa critica perché nasca qualcosa di innovativo, e non è possibile fare un discorso del genere se si hanno giusto cinque persone che fanno una riunione.

Avere un numero sufficiente di persone in gamba crea un polo di attrazione. Nel caso di Milano siamo partiti con quindici persone l’anno corso e oggi siamo già a sessanta.

Non mi interessa avere venti sedi piccole ma piuttosto molte meno che però abbiano raggiunto la massa critica e che siano in grado di generare la gravità necessaria per attrarre altre persone capaci.

Lavoriamo tutti da remoto; è una cosa positiva ma non può essere l’unica soluzione. Nessuno vuole stare seduto a casa in una stanza scura per sempre. Vogliamo tutti tornare alle nostre vecchie abitudini; perché siamo tutti esseri umani. [E poi, palesemente scherzando, in chiusura] Persino noi, che ci occupiamo di informatica, vogliamo entrare in contatto con altre persone.

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Che cosa ci può dire di eDreams ODIGEO? Che tipo di prodotti e servizi offre la vostra azienda ai suoi clienti?

eDreams ODIGEO è uno dei più grandi venditori di viaggi aerei del mondo occidentale. Esiste un’azienda cinese più grande di noi, ma per quanto riguarda l’ovest del mondo siamo la realtà più grande. Siamo presenti in più di 40 paesi e in Italia abbiamo iniziato nel 1999. Quello che facciamo è aiutare le persone a volare prenotando loro il viaggio migliore. La nostra attività principale riguarda i voli; ma, ovviamente, vendiamo anche molti altri prodotti ai nostri clienti.

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Le nostre infrastrutture hanno a che fare con dei carichi di lavoro molto alti; siamo soggetti a qualcosa tipo cento milioni di interrogazioni ogni mese. Ed è per questo che la nostra attività rappresenta una sfida anche dal punto di vista ingegneristico. Dobbiamo riuscire a processare tutte quelle richieste dando risposte veloci ma anche appropriate (personalizzate) in base al cliente.

Da quello che si legge di voi siete un’azienda che sta attraversando una doppia trasformazione digitale. Oltre che trasformare i vostri processi, state anche cambiando da un’azienda che vende viaggi a una che si occupa di tecnologia. Ha voglia di farci qualche commento a riguardo?

La cosa certa è che stiamo intraprendendo più di una trasformazione. Quello che penso è che all’inizio, dal unto di vista tecnologico, eDreams era molto focalizzata sulle transazioni. Quando sono arrivato, sei anni fa, era già in corso una prima trasformazione per poter fornire anche dei prodotti digitali. Questo perché è stata capita l’importaza della customer experience e si è deciso di investire di più nello sviluppo di prodotti. Ora siamo impegnati in una seconda ondata di trasformazione: non possiamo limitarci a prenotare il viaggio ma dobbiamo offrire anche una serie di servizi correlati. E questo è possibile solo impiegando le giuste tecnologie.

Giusto ieri ho avuto una discussione con un gruppo di lavoro in cui si diceva che in Italia siamo una realtà molto conosciuta per i viaggi ma pochi ci conoscono come un’azienda che fa tecnologia. Stiamo quindi intraprendendo una trasformazione anche per ottenere un cambiamento a livello di percezione. Questo perché siamo convinti di poter offrite interessanti sfide ingegneristiche e ora stiamo cercando persone interessate a lavorarci sopra.

Oggi eDreams ODIGEO inaugura questo Tech Hub a Milano. Qual è il suo obiettivo e che cosa vi aspettate di ottenere nel medio-lungo periodo?

Questo hub è stato concepito per produrre innovazione con cui rafforzare le nostre tecnologie. Abbiamo dei gruppi che lavorano qui ma che si confrontano con gli altri hub europei. La nostra intenzione non è quella di usarlo solo per il mercato italiano ma di creare sinergie per soluzioni a livello globale.

Quello che mi aspetto è di continuare ad accumulare persone tecnicamente eccellenti e aumentare la forza di attrazione di cui stavamo parlando prima. Ciò che spero è che questo hub diventi famoso a Milano e in Italia come un buon posto dove lavorare in ambito tecnologico e dove possono nascere idee nuove ed eccitanti.

Edreams Hub Milano Team

Con questo hub avete costruito un ambiente molto interessante. Ci sono consigli che le va di dare ad altre aziende intenzionate a intraprendere una iniziativa simile?

La cosa migliore è partire chiedendosi cosa si vuole ottenere. Alcune aziende hanno un approccio molto tradizionale e vogliono semplicemente che i loro dipendenti lavorino in ufficio. Noi pensiamo che la flessibilità del lavoro sia davvero importante. Quello che serve è trovare i migliori talenti. Talenti che vogliono lavorare, ma anche trovare il giusto bilanciamento con il resto della loro vita. Io credo che per tutte le aziende sia importate avere dipendenti che entrano in contatto tra loro.

Durante questo progetto abbiamo imparato molte cose. Una di queste è che i team trovano giovamento dall’avere uno spazio loro, una casa, da personalizzare e in cui riconoscersi. Per questa ragione, lo spazio, nonostante rimane aperto, è stato suddiviso in zone ad uso dei vari gruppi.

C’è qualcosa che vuole aggiungere per i nostri lettori, anche se non strettamente attinente al tema di questa intervista?

Detto in maniera molto sintetica, viviamo un momento storico in cui ogni azienda ha bisogno di ri-inventarsi. Questo vale sia per il modo di lavorare sia per quanto riguarda la trasformazione dei modelli di business. Ognuno di noi deve fare del suo meglio per guidare il cambiamento; è il nostro compito il qualità di manager. Vorrei incoraggiare tutti quanti a fare la stessa cosa, in base alle proprie mansioni e nel proprio ambiente. Perché è questo che caratterizza la leadership; esercitarla vuol dire re-inventarsi ogni giorno.

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La redazione ringrazia Carsten Bernhard per questa interessante intervista in bui abbiamo parlato non solo del nuovo hub di eDreams ODIGEO a Milano, ma anche di una visione innovativa di lavoro e collaborazione. Questa visione fa parte della strategia con cui l’azienda intende farsi conoscere sul territorio non solo per il servizio che offre ma anche per la tecnologia che adotta e su cui fa innovazione.

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Dario Maggiorini

Si occupa di tecnologia e di tutto quello che gira attorno al mondo dell'ICT da quando sa usare una tastiera. Ha un passato come sistemista e system integrator, si è dedicato per anni a fare ricerca nel mondo delle telecomunicazioni e oggi si interessa per lo più di scalabilità e sistemi distribuiti; soprattutto in ambito multimediale e per sistemi interattivi. Il pallino, però, è sempre lo stesso: fare e usare cose che siano di reale utilità per chi lavora nel settore.

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