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E-ssence, la startup per il boat sharing elettrico

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Una startup italiana promette di lanciare il mercato del boat sharing elettrico: E-ssence rende semplicissimo solcare le onde. Grazie all’app dedicata, gli utenti possono localizzare la barca elettrica più vicina e avvicinarsi per sbloccare il timone con un semplice click. Questo permette loro di godere della libertà di navigare senza la necessità di una patente nautica e senza contribuire all’inquinamento.

E-ssence, la startup italiano del boat sharing elettrico

Questo innovativo progetto, denominato E-ssence, nasce dall’idea di due giovani imprenditori italiani: Michele Lauriola, proveniente da Manfredonia, e Leonardo Caiazza, originario di Parma. Entrambi con un forte background nell’ambito delle energie verdi e del business sostenibile. E hanno sviluppato il concetto durante il loro percorso alla Bologna Business School, dove hanno conseguito un MBA in green energy e sustainable business nel 2023.

Spiegano: “Annunciamo l’arrivo della web App, a breve sarà disponibile la versione mobile. Il nostro sistema è completamente automatizzato. Si sblocca la barca, si naviga anche con l’assistenza di un virtual skipper che suggerisce itinerari e mete da visitare, poi si ormeggia e si blocca ma non prima di aver messo in carica la barca. Questo è l’unico obbligo per l’utente”.

La start-up, che ha creato sia il software che l’hardware necessario per la gestione delle operazioni, ha già lanciato l’iniziativa con due barche elettriche prodotte dal cantiere svedese Nimbus. Una è ormeggiata al porto di Mirabello a La Spezia, mentre l’altra opera sotto licenza sul Lago di Garda, a Lonato del Garda.

Le prime settimane di operatività sono andate molto bene: sold out nei week end”, commentano i fondatori. “Ma molte richieste stanno arrivando dalle 22 aree marine protette italiane, ecosistemi fragili da salvaguardare dove muoversi con barche a scoppio danneggia gli equilibri naturali. Lì vorremmo orientare il nostro business”.

Un nuovo modello di boat sharing

Questo modello di boat sharing ha dimostrato un successo in Austria, in particolare in Carinzia, e rappresenta un’idea pionieristica in Italia. A livello europeo, sistemi simili operano ad Amsterdam. Le proiezioni di crescita per il mercato delle barche elettriche sono del 5% a livello globale entro il 2027. Raggiungendo i 20 miliardi di dollari, e 6,5 miliardi di dollari nel mercato europeo nello stesso periodo, secondo il report di Mordor Intelligence. Attualmente, in Italia, il settore rappresenta un giro d’affari di 60 milioni di euro, ma le potenzialità di crescita e successo sembrano essere ampie e promettenti.

Lauriola e Caiazza spiegano: “A breve sarà offerta in sharing anche l’attrezzatura per fare snorkelling. Si tratta di pacchetti con l’indicazione di itinerari e punti di attrazione subacquea. Una nicchia molto interessante perché la silenziosità del motore elettrico non spaventa i pesci ed è possibile ammirarli con più facilità. In più offriamo un servizio meteo e SOS bottom per i casi di emergenza. Attraverso l’app il cliente può geo-localizzare le imbarcazioni, prenotare e sbloccare i natanti. Non solo, a breve vogliamo estendere l’intermodalità, coordinandoci con aziende che affittano biciclette e auto elettriche. E magari espanderci all’estero, ad esempio in Austria o sul lago di Lugano, in Svizzera per partecipare al progetto teso ad aumentare la mobilità sul lago riducendo quella su gomma”.

Potete trovare maggiori informazioni sul sito di E-ssence, se volete puntare sul mondo del boat sharing elettrico.

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