Streparava Holding S.p.A. ha deciso di investire in e-Shock, società che nel corso degli ultimi anni ha potuto contare una stretta e continuativa collaborazione con il Politecnico di Milano e l’Università di Bergamo. L’operazione di investimento di Streparava inietta subito due milioni di euro, che diventeranno sei entro i prossimi due anni e che serviranno a dare vita ad un digital chassis, un “telaio digitale” che integra funzionalità legate a guida autonoma, connettività e digitalizzazione. Un prodotto destinato ai veicoli leggeri che operano in contesti urbani, privati o industriali.
“I macro-trend che stanno attraversando il mondo automotive (elettrificazione, guida autonoma, auto connessa, gestione dei dati) avranno un altissimo impatto sia a livello di prodotto finito che di filiera, cambiando radicalmente le necessità degli utilizzatori e quindi quelle degli OEM (original equipment manufacturer). Con questo importante investimento Streparava vuole rispondere alle future sfide del mondo automotive facendo leva sulla conoscenza tecnologica di e-Novia ed e-Shock e sulla sua sessantennale esperienza nel settore, diventando fornitore di soluzioni innovative chiave per la mobilità del futuro“, ha commentato Paolo Streparava, Ceo del Gruppo Streparava.
“Si tratta di un’operazione di grande importanza, non solo per e-Shock ed e-Novia, che nella combinazione di ingegneria, digitalizzazione e automazione veicolare esprime una delle sue capacità distintive, ma anche per l’evoluzione del tessuto industriale italiano che investe in tecnologie di frontiera come la guida autonoma – commenta Vincenzo Russi, Ceo di e-Novia, l’Enterprises Factory di cui e-Shock fa parte – e-Shock è ora pronta a compiere un importante salto in avanti grazie alla scelta strategica compiuta proprio da uno dei soci di e-Novia: con questo investimento Streparava scommette con noi su un progetto che coniuga visione e concretezza del mercato. Questa operazione, come altre in e-Novia, sono la dimostrazione dell’approccio allo sviluppo dell’impresa innovativa che non guarda solo agli aspetti finanziari, ma vede nel continuo investimento tecnico, scientifico ed industriale uno dei percorsi più attraenti per l’ecosistema italiano”.