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Dynatrace, i CIO chiedono osservabilità e sicurezza

Ecco i risultati dell'indagine con CIO e senior DevOps manager

Dynatrace ha condotto un sondaggio globale che ha interrogato 1.300 CIO e senior DevOps, di cui 100 provenienti dal nostro Paese. Tutti professionisti che lavorano in grandi organizzazioni e che riportano come osservabilità e sicurezza siano le più importanti priorità in questo momento.

Dynatrace: quello che pensano i CIO e senior DevOps Manager

Il digitale diventa sempre più importante per le aziende, tanto che il 90% (99% in Italia) delle organizzazioni afferma che la trasformazione digitale ha subito un’accelerazione negli ultimi 12 mesi. Con un ritmo davvero sostenuto: pensate che secondo l’indagine il 78% (73% in Italia) delle organizzazioni rilascia degli aggiornamenti software in produzione ogni 12 ore o meno. Oltre la meta, il 54% (44% in Italia), afferma di farlo almeno una volta ogni due ore.

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Il lavoro quindi non manca di certo. Ma l’indagine svela anche che quasi un terzo (31% a livello globale, il 27% in Italia) della giornata lavorativa i team DevOps la dedicano ad attività manuali per rilevare problemi di qualità del codice e vulnerabilità. Il tempo dedicato all’innovazione, quindi, diminuisce.

Osservabilità e sicurezza

Oltre la metà dei CIO, secondo Dynatrace, scende a compromessi di qualità, sicurezza o esperienza utente per garantire un’innovazione rapida: parliamo del 55% (51% per l’Italia). Ma secondo l’88% di loro (il 76% di quelli italiani) c’è la necessità di puntare pratiche di osservabilità e sicurezza. E per farlo, serve costruire una cultura DevSecOps. La chiave di volta per aumentare queste pratiche, secondo il 90% (83% in Italia) si chiama AIOps.

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Bernd Greifeneder, fondatore e Chief Technology Officer di Dynatrace, spiega: “È difficile per i team accelerare il ritmo dell’innovazione e allo stesso tempo mantenere i più alti standard di qualità e sicurezza. La distribuzione di software più frequente, combinata con architetture cloud-native complesse, rende più facile la possibilità di lasciarsi sfuggire errori e vulnerabilità in produzione, con un impatto sull’esperienza del cliente e creando dei rischi. Semplicemente, i team non hanno abbastanza tempo a disposizione per testare il codice in modo approfondito come quando avevano un’unica distribuzione mensile, ma non c’è margine di errore nell’economia ultra-competitiva e always-on di oggi. Qualcosa deve cambiare”.

La spesa dovrebbe aumentare, ma serve puntare sulla cultura

Un altro dato che emerge chiaramente dallo studio di Dynatrace sui CIO e senior DevOps manager, riguarda la spesa dedicata. Automatizzare sviluppo, sicurezza e operazione risulta fondamentale. Per questo le organizzazioni prevedono di aumentare del 35% la spesa in queto ambito entro il 2024. Per il 54% cresceranno le risorse per il test continuo della qualità software. La sicurezza in produzione invece sarà al fondamentale per il 49% a livello globale, 34% in Italia. Ma dovrebbero aumentare anche gli investimenti nel rilevamento e blocco automatico delle vulnerabilità (41%, 44% in Italia) e nell’automazione della convalida dei rilasci (35%, il 25% in Italia).

Il 70% dei CIO (64% di quelli italiani) pensa di dover aumentare la fiducia nell’accuratezza delle decisioni AI, prima di poter automatizzare le pipeline CI/CD. Infine, altro dato importante riguarda l’estensione della cultura DevSecOps: sarà fondamentale per il 94% (99% in Italia) dei CIO.

Dynatrace e i CIO : la strategia per l’automazione

Greifeneder conclude dicendo: “Le organizzazioni sanno che gli approcci manuali non sono scalabili. I team non possono permettersi di perdere tempo per inseguire falsi positivi, cercare vulnerabilità ogni volta che viene lanciato l’allarme su una nuova minaccia o condurre analisi forensi per capire se i dati sono stati compromessi. Devono lavorare insieme per promuovere un’innovazione più rapida e sicura. L’automazione e le moderne pratiche di delivery, come DevSecOps, sono fondamentali a questo scopo, ma i team devono potersi fidare del fatto che la loro IA stia giungendo alle giuste conclusioni sugli impatti, in termini di rischio, correlati a una particolare vulnerabilità

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E spiega che “Per raggiungere questo obiettivo, le organizzazioni necessitano di una piattaforma unificata in grado di far convergere i dati di osservabilità e sicurezza per eliminare i silos tra i team. Riunendo i dati e conservandone il contesto, i team DevOps e di sicurezza possono ottenere gli insights di cui hanno bisogno grazie all’IA causale. Questo consente loro di sfruttare l’automazione intelligente per fornire rapidamente applicazioni sicure e ad alte prestazioni che soddisfino gli utenti”.

Maggiori informazioni sul sito di Dynatrace.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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